Il fantasma di Ash Manor

Che cosa sono i fantasmi? Questa è una domanda molto semplice che però riceve quasi sempre risposte difficili da comprendere, sempre ammesso che si creda che esistano i fantasmi. Oltre alle teorie secondo cui siano anime bloccate tra due piani di esistenza, che siano allucinazioni o che siano residui spirituali di persone defunte, c’è quella secondo cui possano essere proiezioni psichiche di persone particolarmente provate mentalmente o particolarmente sensibili.
Quest’ultima ipotesi fu formulata dallo psicologo Nandor Fodor che riteneva di aver risolto il mistero del fantasma di Ash Manor, in Inghilterra, che nel 1934 terrorizzò un’intera famiglia.
Il 24 giugno del 1934 i coniugi Keel, la loro figlia di 16 anni e la servitù si trasferirono in una casa ad Ash Manor, nella contea di Sussex. Il prezzo era davvero conveniente, la casa molto grande, ma i Keel non si preoccuparono del fatto che potesse esserci qualcosa di strano e conclusero quell’affare con grande entusiasmo. L’unica cosa che vennero a sapere del terreno fu che la casa era stata costruita con parti di una costruzione risalente addirittura al XIII secolo.
Non passò molto tempo che nella casa iniziarono a capitare cose strane: i primi ad accorgersene furono la figlia dei Keel e la servitù, che più volte riportarono rumori inspiegabili nel sotterraneo e nella mansarda, fenomeni luminosi nei corridoi, porte che vibravano e fruscii nelle camere da letto.
I Keels sminuirono la cosa e, nonostante anche loro furono testimoni di ombre e rumori per la casa, si convinsero che fosse solo suggestione e stress. Questo fino al 23 novembre.
Quella notte il signor Kell si svegliò in piena notte e vide sulla porta della camera un uomo anziano vestito con pantaloni e camicia verde, scarpe coperte di fango, un cappello sulla testa e un fazzoletto intorno al collo. La prima cosa che pensò fu che fosse un vagabondo infiltratosi in casa e si precipitò in piedi. La figura non si mosse e lui, prima di colpirlo, gli chiese chi fosse. L’uomo non rispose e Keel provò ad afferrarlo, ma si accorse che la sua mano attraversava la figura.
A quel punto il signor Keel svenne e il tonfo che fece svegliò la moglie che chiamò i servi e corse a prendere del brandy per rianimarlo. In quei momenti concitati anche la signora Keel vide la figura, questa volta in fondo al corridoio del piano, e gli lanciò un bicchiere, che però attraversò l’uomo e si schiantò contro il muro. A quel punto la figura scomparve.
Da quella notte lo spettro si manifestò molte altre volte, quasi sempre nei pressi o all’interno della camera dei coniugi Keel. Gli strani rumori continuavano, e “l’uomo verde”, come lo chiamavano Keels, continuava a apparire in maniera talmente vivida da sembrare una persona in carne ed ossa. Nonostante la loro paura iniziale, la coppia si rese ben presto conto che la figura era tranquilla e che spariva solo quando la signora Keel la sfiorava: il signor Keel ne era terrorizzato, ma quell’uomo si presentava sempre di notte e restava lì davanti a loro fino a quando non era lei a farlo sparire cercando di toccarlo. Sia la figlia che i servi furono testimoni di quel fantasma e dissero che sembrava crearsi in fondo al corridoio del piano per poi camminare fino alla stanza dei coniugi Keel e lì attendere, come se si aspettasse qualcosa da loro.
Il fantasma fece più di 20 apparizioni e una volta terrorizzò davvero i Keel: la figura alzò la testa mostrando il collo tagliato, come se una lama avesse provato a decapitarlo ma si fosse fermata a metà dell’opera. I Keel conclusero che si trattasse dell’anima di un uomo ucciso sul loro terreno e che forse il suo scheletro era nascosto nei pressi della casa.
Ai Keels venne consigliato di far esorcizzare la casa e di pubblicizzare la loro situazione sul giornale. Molti curiosi giunsero con intrugli e strani riti, ma nessuno di loro ottenne il risultato sperato.
All’inizio di luglio del 1936 Nandor Fodor fu invitato a indagare sul fantasma di Ash Manor e rimase in casa per dei Keel per diverse notti, senza però che ci fossero manifestazioni. Per cercare di chiarire la situazione Fodor interpellò la famosa medium Eileen Garrett, che si presentò il 25 luglio.
La donna, dopo aver visitato la casa accuratamente, disse di aver avuto l’impressione che vi fossero due anime in pena al suo interno, una viva e una morta. Dopo diverse sedute la medium decise di eseguire una seduta spiritica nella quale entrò in trance e rivelò l’identità del fantasma: si trattava di un certo Charles Edward, figlio di Lord Henley e addirittura fratellastro di Edoardo IV; durante una ribellione di alcuni popolani venne chiuso in un sotterraneo, torturato e ucciso con una falce. Parlando attraverso Eileen Garrett, il fantasma annunciò disse di essere vissuto nel 1500, di essere stato derubato delle sue terre dal conte di Huntingdon e tradito da un amico chiamato Buckingham che lo consegnò agli agricoltori affermando che aveva sperperato tutti i soldi delle tasse che loro pagavano. Chiese poi ai testimoni di aiutarlo a vendicarsi sui suoi nemici.
All’entità rispose Fodor che gli disse che era morto già da molto tempo e che come lui anche i suoi nemici erano morti; pertanto lo invitò a desistere e unirsi agli spiriti dei suoi cari. Il fantasma, riluttante, accettò di farlo e la medium riprese i sensi.
Ma le apparizioni non smisero affatto e allora Fodor decise di fare un’altra seduta assieme alla medium, questa volta senza la presenza dei Keel. Ancora una volta il fantasma si presentò e chiese aiuto per ottenere la vendetta e quando Fodor gli ripetè che doveva trovare la sua strada per l’Aldilà l’entità gli rispose che i Keel non glielo permettevano e che usavano la loro infelicità come gabbia per tenerlo sul nostro piano di esistenza.
Quando Fodor indagò la signora Keel gli confessò che il marito era omosessuale e che tra di loro esisteva da tempo una grande tensione. In un’ennesima seduta i coniugi Keel ammisero i loro problemi e quella sembrò essere l’ultima volta che il fantasma si presentò nella casa di Ash Manor.
Nel 1959 Fodor riportò quel caso nel libro “The Haunted Mind” e affermò che Charles Edward non sia mai esistito, ma che piuttosto considerava il fantasma come un’invenzione della mente subcosciente del signor Keel, che Garrett aveva sfruttato per “ricamarci” sopra una storia.
A suo parere il fatto che in molti videro l’uomo verde potrebbe significare che la figura avesse un certo grado di realtà fisica, anche se non era da escludere che lo spettro fosse solo una proiezione mentale del signor Keel sufficientemente vivida perché anche la moglie potesse condividerla.
Siamo quindi noi a creare i fantasmi?

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere