tsunami del marzo 2011Le storie dei passeggeri fantasma dei tassisti giapponesi, dopo il terribile tsunami del marzo 2011

Per molti decenni ci sono state segnalazioni di autostoppisti fantasma. In queste storie in genere, un persone sta guidando in auto (di solito di notte), incontra un’autostoppista (quasi sempre una bella ragazza), che poi sparisce o dalla macchina o dopo che il conducente l’ha accompagnata a destinazione, per poi scoprire che la povera ragazza era morta alcuni mesi o anni prima.

Ci sono tantissime storie di autostoppisti fantasma e i dettagli variano di poco tra di loro ma il tema è sempre lo stesso: il conducente che da un passaggio ad un fantasma.

Questi avvenimenti a quanto pare, stanno accadendo da qualche anno molto di frequente in Giappone, a detta di molti conducenti di taxi.

All’indomani del devastante tsunami che ha colpito il paese nel marzo del 2011, molti tassisti hanno raccontato di aver fatto salire sul proprio taxi diverse persone, che poco dopo sono misteriosamente scomparse nel nulla. In tanti credono che si tratti dei fantasmi delle vittime dello tsunami.

Nell’estate del 2011, un tassista ha preso un passeggero di sesso femminile, che indossava un cappotto, cosa molto stana visto la stagione.

La donna gli chiese di essere accompagnata a Ishinomaki, una zona duramente colpita dalla catastrofe di qualche mese prima. Il tassista gli chiese se era sicura, ricordandole che quella zona era quasi deserta. La donna rispose con voce fremente: “Lì sono morta”. Quando il tassista si voltò a guardarla, sul sedile posteriore non c’era più nessuno.

Un altro tassista racconta di aver preso un passeggero intorno alle 20:00. L’uomo era molto silenzioso, disse solamente che doveva andare a “Hiyoriyama”, arrivato a destinazione il passeggero era scomparso nel nulla.

Yaka Kudo, laureato in Sociologia alla Tohoku Gakuin University, ha deciso di condurre un sondaggio su alcuni tassisti giapponesi.

7 su 100 affermano di aver avuto almeno un incontro, come quelli descritti sopra, nei mesi e anni successivi allo tsunami mortale.

I tassisti in Giappone hanno regole molto rigide, per quanto riguarda tariffe e destinazioni. Viene tutto registrato in degli appositi registri. Yaka Kudo, ha controllato proprio questi registri, ed ha scoperto che nei giorni e negli orari in cui i tassisti hanno raccontato di aver dato “un passaggio” ad un fantasma, risultano tariffe non pagate.

Purtroppo per i tassisti, il fisco giapponese non transige ed anche su questi viaggi dovranno pagare delle tasse, quindi risulta improbabile che gli autisti di taxi si “autotassino” solo per raccontare delle storie non vere.

Altri fantasmi sono stati visti vagare dove un tempo sorgevano molte case, nelle città costiere devastate dal mare.

15.983 persone sono morte a causa del terremoto e dello tsunami. Ben 2.500 corpi non furono mai ritrovati.