bambina-fantasmaLa bambina fantasma della scuola di Gorman

Nell’anno 2000 un censimento svolto su tutte le scuole americane portò alla luce una lista degli istituti più illustri e con il rendimento più alto nell’ultimo secolo degli studenti dell’ultimo trentennio. Per quanto riguarda le scuole elementari, assieme a molti istituti scolastici di rilievo e di alto prestigio, una delle “Scuole Illustri della California” risultò quella della piccola comunità di Gorman.
Gorman è una comunità di origine spagnola alla base delle montagne Tehachapi, a circa 100 km a nord di Los Angeles. Nel 2005 Gorman aveva solo 15 case e circa una dozzina di elettori registrati e proprio per questo la scuola oggi non è più attiva ed è in stato di abbandono.
Sin dal 1940 quella scuola accoglieva gli studenti delle circostanti fattorie e quelle dei paesini limitrofi, ma la sua storia è macchiata da uno sconcertante mistero e da fenomeni paranormali che hanno fatto scappare negli anni decine di studenti e insegnanti.
La scuola elementare di Gorman infatti ha la fama di essere un edificio infestato dal fantasma di una bambina di nome Harriet che nei periodi scolastici ci teneva a far sentire la propria presenza: porte che si aprivano e chiudevano da sole, banchi rovesciati, libri strappati nei corridoi, lamenti, pianti e ovviamente apparizioni di ombre, nebbioline e persino figure intere di una bambina dell’età di circa 10 anni erano quasi una consuetudine, anche in orario di scuola.
La storia di Harriet precede quella della scuola esattamente di 10 anni. Nel 1930 l’edificio era una fattoria di piccolo proprietario terriero che coltivava i campi proprio nei suoi pressi. L’uomo era sposato ed aveva una bambina di nome Harriet, che però una mattina di settembre rimase schiacciata dal trattore del padre: per fargli uno scherzo si era nascosta nel fienile e l’uomo non si accorse di lei quando andò a depositare una pesantissima balla di fieno che la uccise sul colpo.
Sconvolto dalla tragedia l’uomo volle seppellire Harriet nel cortile della sua proprietà, ma il senso di colpa lo accompagnò per il resto della vita, che durò poco più di un paio di anni. La vedova, anch’ella provata dalla perdita dell’unica figlia, decise di regalare la proprietà alla comunità e si trasferì facendo perdere le sue tracce.
Per il bene comune si decise di trasformare la fattoria in una scuola elementare e i lavori terminarono alla fine degli anni ’30. Nel 1940 la scuola venne aperta e negli anni subì diverse modifiche e ampliamenti; uno dei lavori fu la costruzione di un auditorium per i saggi di musica e fu allora che la tomba della piccola Harriet venne alla luce. Nonostante la tomba non fu mossa o profanata fu da allora che il fantasma di Harriet iniziò a manifestarsi nei locali della scuola e iniziarono ad accadere molte cose strane.
Nei primi anni l’auditorium venne spesso utilizzato anche da un gruppo di femministe e fu proprio una di loro, un’anziana signora di nome Marie Ralphs, a portare forse la testimonianza più antica del fantasma della bambina. La donna disse che dopo una delle solite riunioni si era trattenuta un po’ di tempo a fare un po’ di ordine e risistemare i banchi per gli studenti. Ad un tratto alle sue spalle apparve una bambina dai lunghi capelli scuri e dalla carnagione bianchissima che le consigliò di uscire dalla porta sul retro e non da quella principale. L’anziana, credendo fosse la figlia di una delle donne venute alla riunione le fece due smancerie e poi le disse di uscire perché stava per chiudere l’auditorium a chiave. Non badò molto alla bambina e quando finì uscì dalla porta principale, ma inciampò su uno scalino di pietra traballante e si ruppe l’anca un due punti. Chiese aiuto per diversi minuti, ma nei pressi della scuola non c’era nessuno, nemmeno quella bambina un po’ troppo invadente.
Da quella segnalazione molti insegnanti, studenti e custodi dissero di aver visto il fantasma di Harriet aggirarsi nella scuola nel corso degli anni. Le descrizioni erano sempre le stesse: una bambina vestita con un camicino blu, con capelli lunghi sciolti di colore nero e la pelle bianca come il gesso che veniva usato per le lavagne. Ci fu chi affermò che il fantasma non era malvagio e che addirittura era desideroso di amicizie e di passare un po’ di tempo a parlare. I custodi dissero che di notte spesso tenevano la luce accesa in almeno una classe perché Harriet aveva paura del buio e se non c’era la luce nei corridoi si sentivano lamenti e pianti disperati di una bambina in tutta la scuola.
Nei primi anni ’80 giunse alla scuola l’ennesima maestra d’infanzia, Joanne Yolton, una donna tutta d’un pezzo che si rifiutava di credere alle storie sul fantasma. Proprio lei fu testimone di uno degli episodi più significativi della storia della scuola elementare: la sua classe comprendeva 19 bambini e la donna amava stimolare la loro fantasia e creatività con i disegni; un giorno disegnò un grosso albero sul un cartellone e lo appese in aula e poi chiese ad ogni bambino di disegnare una mela e scrivere al suo interno il proprio nome.
Una mattina, mentre era seduta alla sua scrivania, alzò gli occhi a guardare l’albero e le mele appese con le puntine e contò 20 mele, non 19. Si avvicinò e contò di nuovo, fino ad accorgersi che c’era una mela in più con il nome “Harriet” scritto su di essa. Nessuno dei suoi scolari sapeva nulla di quella mela e la donna inizialmente pensò ad uno scherzo di qualche studente di un’altra classe, così rimosse la mela in più e la mise sulla scrivania. Quando la campanella suonò e tutti i bambini uscirono la donna, rimasta sola in classe, vide entrare nell’aula una bambina dalla pelle pallidissima che le chiese come mai avesse tolto la sua mela. La figura era semitrasparente e la bambina fluttuava a pochi centimetri da terra. La maestra si sentì male e svenne e da allora non volle più tornare ad insegnare in quell’istituto urlando come una matta
Altri insegnanti affermarono più volte di subire scherzi da parte di Harriet, come accorgersi di essere state chiuse a chiave nella loro aula, o trovare le borse rovesciate o i loro appunti scarabocchiati; gli studenti nel corso degli anni hanno riportato diverse volte di aver subito spintoni, schiaffi e graffi e di aver intravisto una bambina in un abito blu in fondo ai corridoi sorridere subito dopo aver subito lo scherzo.
Due istruttrici, Lisa Graham e Stacey Hoosier dissero che un pomeriggio, dopo aver passato più di un’ora ad impilare libri ordinatamente in una bacheca, videro quegli tesis libri volare fuori da essa e spargersi ovunque sul pavimento. Per coincidenza Marie Ralphs, la donna che si ruppe l’anca, era la zia di Stacey.
Anche la preside Mary Jane Fuller affermò più volte di essere stata in qualche modo vittima degli scherzi del fantasma, che però con lei si limitava solo a sbattere le porte o far sentire la sua presenza alle spalle della donna.
Oggi la scuola elementare di Gorman è chiusa e in attesa di essere destinata ad un altro utilizzo, ma sono ancora in molti ad affermare che quando si passa nei suoi pressi avvengono cose strane, come finestre che vibrano, lamenti e pianti provenire dall’interno dell’edifico e addirittura che si può a volte intravedere un volto che appare dietro le persiane a spiare il mondo esterno.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere