La casa stregata di Surry HillsLa casa stregata di Surry Hills

Sidney è la più popolosa città dell’Australia ed è diventata un centro culturale ed economico globale. A guardarla oggi sembra una cartolina futuristica, con palazzi e costruzioni fantascientifici che anticipano ciò che tra non molto diventeranno tutte le grandi metropoli mondiali, ma la regione attorno a Sydney è stata abitata dagli aborigeni per millenni. I primi coloni britannici arrivarono nel 1788 con il Capitano Arthur Phillip e fondarono la città come colonia penale.
Questi presupposti lasciano immaginare un passato di misticismo e grande dolore, storie dimenticate di sacrifici e morti innocenti in omaggio agli dei e a qualche essere umano. Proprio in uno dei quartieri più antichi della città sorge la casa vittoriana di Surry Hills, esattamente al 139 di Kippax Street. Una casa come tante altre, bella a vedersi e curata nei particolari, ma fino al 2011 pressochè anonima; oggi invece è considerata l’abitazione più infestata dell’Australia.
La casa apparteneva ad una anziana signora di nome Natalie Jean Wood, che però non si vedeva da molto tempo nel quartiere, esattamente dal 30 dicembre del 2003 ( tra breve chiarisco perchè la data esatta) ed in Australia esiste una sorta di legge secondo cui le case sono date in “affido” alle famiglie e, a meno che non vengano acquistate pienamente, dopo un certo periodo tornano allo stato che a modiche spese le assegna ad altri bisognosi.
Erano oltre 7 anni che non venivano pagate bollette, che la donna non faceva la spesa, che non andava in farmacia e che nessuno la vedeva apparire alle finestre della casa, ma come ho detto per alcune famiglie, sopratutto quelle meno abbienti, lo stato chiude un occhio sulle fatture e attende pazientemente che esse possano permettersi di pagare; quanto ai parenti e agli amici, beh, in effetti non si spiega la loro indifferenza. Sta di fatto che alla fine la polizia decise di fare irruzione all’interno dell’appartamento e capire quale fosse la situazione.
All’interno la casa sembrava vuota e reduce da un’incuria di molti anni; disposta su due piani era diventata una specie di magazzino, quasi una discarica, tanto che le autorità inizialmente la definirono l’ “inabitabile casa di Surry Hills”. Ma non era affatto così: gli antichi pavimenti in legno, una scala interna, il bellissimo balcone in stile vittoriano, il delizioso portico in legno erano pressochè intatti, anche se ricoperti da centimetri di polvere e ragnatele. Era successo qualcosa all’interno della casa, qualcosa che aveva sepolto la sua bellezza nell’attesa di un nuovo padrone di casa.
Durante il sopralluogo del 2011 la polizia trovò scatole di cibo ( ovviamente scadute) e disordine un dappertutto, sia sopra che sotto; gli agenti stavano per andarsene e dichiarare la casa abbandonata, quando la trovarono sul pavimento nascosta sotto il letto: da quel giorno i media parlarono di Natalie Jean Wood, “la donna che Sidney ha dimenticato”.
Fu quindi per puro caso che al piano superiore, proprio mentre una gente stava richiudendo gli scudi delle finestre che in quegli anni erano sempre rimasti chiusi, uno degli agenti addetti al sopralluogo vide spuntare da sotto il letto un piccolo mucchio d’ossa, che inizialmente scambiò per parte della spazzatura che riempiva la casa. Si chinò per osservarle meglio e alzando le coperte potè vedere meglio sotto il letto: quelle piccole ossa appartenevano in realtà a Natalie Jean Wood, una donna che il mese dopo il sopralluogo avrebbe compiuto 87 anni. Gli animali avevano rosicchiato i suoi organi e la sua carne in decomposizione, lasciando quel mucchio di ossa quasi irriconoscibili, ma indubbiamente umane.
La povera Natalie Jean Wood vene trascurata e dimenticata da tutti: l’ultimo ricordo che se ne aveva risaliva al 30 dicembre del 2003, quando si era recata in farmacia per compilare dei documenti per la prescrizione di alcune pillole per la pressione sanguigna di cui aveva bisogno, ma che non era mai passata a prendere. Nessuno l’aveva più vista, nessuno l’ha cercata, nessuno le ha fatto visita negli ultimi otto anni.
Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna era stata in ospedale accusando dei capogiri, ma era stata rilascia il 1° dicembre 2003. Secondo il medico legale Natalie Wood morì poco dopo, un mese o due più tardi, dopo essere caduta a terra vicino al suo letto ed aver tentato di rialzarsi. La causa non è mai stata identificata esattamente per il troppo tempo trascorso, ma si suppone che le venne un ictus fatale.
I parenti di Natalie Jean Wood ( aveva dei cugini e una cognata) appresero della sua morte solo cugina tramite i notiziari nel 2011, e solo allora si fecero vivi per compiangere la parente deceduta. Un funerale vero e proprio però non venne mai celebrato e lo scopo di quella “corsa” a Sidney fu ovviamente di iniziare una disputa sulle proprietà di Natalie Wood; la donna non aveva fatto alcun testamento, ma le proprietà ammontavano a ben 800.000 dollari australiani.
La casa di Natalie Wood andò alla cognata della donna, che prontamente se ne sbarazzò per intascare più soldi possibile. La proprietà fu venduta all’asta per poco più 1.105.000 dollari.
L’attuale proprietario però è deciso a rivenderla al più presto e afferma che la casa sia ancora la dimora dell’anziana Natalie: il suo fantasma si aggirerebbe ancora nella casa e si mostrerebbe anche a figura intera durante la notte. L’uomo, che ha voluto rimanere anonimo, afferma di aver eseguito una ristrutturazione e una pulizia accurata degli interni, ma ogni nuovo mobile od oggetto che ha provato a portare in casa ha subito strani “incidenti”. Piatti che escono dalla credenza e si rompono al suolo, ante che si staccano dalle cerniere, vetri in frantumi e quadri strappati sono lo scenario a cui tutte le volte si trova davanti quando fa ritorno alla casa di Surry Hills.
Temendo l’ingresso di barboni o di ladri l’uomo ha istallato alcune telecamere che hanno più volte ripreso una figura biancastra passeggiare per la casa o una nebbiolina vagare a mezz’aria. Spesso sono state immortalate ombre vagamente umanoidi muoversi lungo i muri e sopratutto un’intensa attività “poltergeist” pur non essendoci nessuno. Infine pare che lo spirito di Natalie Wood, oltre a non gradire il gusto del nuovo proprietario in fatto di arredi, ci tenga in modo particolare alla sua privacy: se gli scudi delle finestre vengono lasciati aperti, anche legati con dello spago, la notte si richiudono da se e le telecamere all’interno si danneggiano nel giro di pochi giorni diventando quasi sempre inservibili.
Pare proprio che il prossimo acquirente della casa di Surry Hills dovrà essere simpatico alla vecchia Natalie, altrimenti la casa continuerà ad essere definita “inabitabile”.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere