Manigunda: la principessa fantasma

Nelle vicinanze di Varese, la città lombarda famosa tra le altre cose per il bellissimo lago, ci sono molti edifici antichi ricchi di tradizione, leggende e cruente vicende storiche. Tra di loro uno dei più belli è sicuramente il monastero dell’Assunta in Cairate, che risale addirittura alla prima metà dell’VIII secolo.
Oggi è aperto al pubblico e al suo interno custodisce importanti opere d’arte come gli affreschi di Bernardino Luini. Questo monastero però oggi è anche famoso per un fantasma inquieto che sembra aggirarsi all’interno delle mura e che si pensa sia l’anima della sua fondatrice, la principessa Manigunda (a volte si dice che fosse regina).
Manigunda in effetti viene definita “principessa dei goti”, ma non è chiaro il suo ruolo: la storia non riporta nessuna regina longobarda con tale, quindi se è stata una principessa non è mai salita al potere effettivo. La credenza che sia stata una donna di stirpe reale si deve al fatto che la sua tomba venne rinvenuta durante i restauri del monastero tra il 1545 e il 1563 e oltre alle sue ossa furono riportati oggetti tipici di una donna di stirpe reale.

Pare che i fenomeni paranormali all’interno del monastro siano iniziati proprio allora e si siano protratti fino al giorno d’oggi.

Ma andiamo alla vicenda. Qui purtroppo la storia si confonde con la leggenda perché di documenti riguardo la vita di Manigunda ne sono giunti pochi e per lo più riportano gli eventi dopo la fondazione del monastero: in ogni caso quella tracciata degli storici sembra una biografia piuttosto verosimile.

La principessa Manigunda era figlia del re Longobardo Liutprando e visse nell’VIII secolo. Purtroppo era tanto bella quanto sfortunata: soffriva di una patologia ai reni ed era molto fragile; per questo era solita a lunghi periodi a letto. Il suo stato cagionevole era motivo di timore da parte degli ospiti che si presentavano la padre come pretendenti e per questo la ragazza non ebbe modo di trovare il vero amore, ma solo pena e diffidenza.
Le sue giornate passavano sempre uguali e le poche passeggiate che poteva permettersi le faceva accompagnata dal suo fedele cane, descritto come di grande stazza e dal pelo bianco. Manigunda era solita soffermarsi ad ammirare le coppie di innamorati e di sposi che passavano nelle vicinanze del castello e sospirare amaramente per la sua fragilità.

Si crede che in seguito ad un malore la ragazza abbia fatto voto alla Madonna affinchè la guarisse e che un giorno venne condotta a Cairate dove bevve da una sorgente che aveva la fama di essere curativa; secondo la leggenda grazie a quell’acqua miracolosa la principessa non solo guarì dal suo malore momentaneo, ma riacquistò forza e vitalità.

Per mantenere il suo voto nel 737 d.C. fondò a Cairate un monastero dedicato a Santa Maria Assunta e si fece monaca; lì rimase per tutto il resto della sua vita e sempre lì venne sepolta alla sua morte. Secoli dopo il monastero subì dei massicci restauri e tra il 1545 e il 1563 il suo sarcofago tornò alla luce: i resti della principessa e altri corpi trovato in loco furono sepolti nel cimitero locale e da allora pare che il fantasma della bella Manigunda non riesca più a trovare pace.

Manigunda si aggirerebbe ancora tra le mura del Monastero sotto forma di fantasma, a volte apparendo a figura intera, a volte sotto forma di nebbiolina indistinta; si dice che spesso si possano udire voci e passi e che di tanto in tanto si intravedano lunghe trecce e svolazzanti scomparire dietro gli angoli.
Prima ho parlato di un cane bianco che seguiva la principessa quando era in vita: a questa conclusione si è giunti poiché nelle fugaci apparizioni del fantasma di Manigunda spesso sembra esserci un secondo spettro che assomiglierebbe in tutto e per tutto ad un grosso cane bianco. Le apparizioni avverrebbero in particolare nelle ore notturne. o al tramonto, quando un tempo molti contadini si ritiravano dai campi assieme alle loro amate
Una delle apparizioni più recenti e anche più discusse si è verificata nel 2012, quando durante alcuni lavori di ristrutturazione un operaio ha scattato una fotografia piuttosto misteriosa: la figura che appare è eterea ma piuttosto nitida e ricorderebbe la bella Manigunda, proprio come viene descritta nei documenti storici. Se in un primo momento è sorto il dubbio che si trattasse di un falso, a diffonderla è stato il sindaco Paolo Mazzucchelli, che afferma la sua genuinità.

Molte persone oggi visitano il monastero dell’Assunta in Cairate nella speranza di intravedere qualcosa che confermi la leggenda e la presenza del fantasma, ma pare che Manigunda non ami mostrarsi ad occhi curiosi e soprattutto apprezzi il silenzio, cosa che è raro ottenere dai turisti, anche quando si tratta di un luogo sacro.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere