Il vortice dimensionale del Thompson Park

Da anni sensitivi, parapsicologi, ma anche studiosi come biologi e geologi parlano di “linee sincroniche”, ovvero linee ideali sul nostro pianeta attorno alle quali si concentrano le energie del pianeta e la spiritualità: in pratica ci sarebbe un “sistema nervoso” del pianeta e i neuroni sarebbero dei punti dove l’energia si accumulerebbe generando tra l’altro, anche fenomeni paranormali.

Si dice che uno di questi punti o “nodi” si trovi nel Thompson Park di Watertown, dove la gente che ci passa sopra a volte sparirebbe nel nulla. Non preoccupatevi: solitamente chi scompare lo fa solo per pochi istanti per poi riapparire confuso e frastornato poco lontano. C’è chi ha affermato addirittura di aver viaggiato nel tempo.
Il Thompson Park si trova nello stato di New York ed è stato inaugurato nei primi anni del 1900. Sin dalla sua apertura in molti hanno testimoniato eventi anomali, strane visioni e sensazioni di smarrimento in alcuni punti di esso. Negli anni ’30 la maggior parte delle segnalazioni indicava come punto focale degli eventi paranormali la base di una collina, ma con il tempo sembra che si sia spostato in diverse posizioni. Più recentemente, negli anni ’80, il “vortice dimensionale” (come è stato chiamato dai mistici della regione) era tra lo zoo del parco e il campo da golf, ma oggi sembra si sia nuovamente spostato in una zona meno frequentata in mezzo alla boscaglia.
Le testimonianze a riguardo sono davvero molto varie: c’è chi dice di aver visto immagini di altri tempi (sia del passato che del futuro), chi di aver visto Bigfoot, chi gli alieni, chi gli spiriti dei defunti; ma la più stupefacente attività paranormale sembra essere la sparizione delle persone che vengono ritrovate a metri di distanza dopo alcuni istanti.
Se le testimonianze fossero vere, non solo le persone svaniscono e riappaiono altrove, ma addirittura viaggerebbero nel tempo o in altre dimensioni. Infatti le vittime del vortice vengono ritrovate in stato alterato di coscienza o catatoniche e quando si riprendono affermano spesso di essere state in luoghi che non conoscono, con scenari irreali e creature mai viste prima.
Ad alimentare le dicerie sulle attività paranormali del parco ci sarebbe anche una strega locale che afferma di aver usato le sue capacità per collegarsi al vortice e vedere “oltre”: secondo lei siamo di fronte ad un portale oltre il quale il tempo e lo spazio non sono le grandezze principali, ma esisterebbero altre dimensioni della realtà che ancora l’uomo non sarebbe in grado di comprendere.
A queste “leggende” si sono interessati anche gruppi di ricercatori del paranormale e molti di loro hanno riscontrato livelli di energia insoliti; ciò ha spinto gli scienziati ad interessarsi della cosa e incredibilmente hanno confermato alti campi elettromagnetici in diversi punti del parco.
Poiché di questi fenomeni si sa tutto e nulla (le testimonianze sono facilmente confutabili) si è giunti a due teorie, una scientifica e una paranormale:

– Nel parco ci sarebbero linee sincroniche che si intersecherebbero in un vortice dimensionale indebolendo i legami dello spazio e del tempo; l’essere umano attraversandolo vivrebbe un’avventura unica di cui ricorderebbe poco e nulla perché il cervello non riuscirebbe a concepire pienamente ciò che gli accade e per questo motivo molti rimarrebbero frastornati quando apparirebbero nuovamente.

-In alcune zone del parco ci sono campi elettromagnetici anomali: ciò sarebbe dovuto alla presenza di elevate concentrazioni di alcuni minerali e rocce metallici che possono interessare e alterare il campo elettromagnetico normale della zona. Elevati campi magnetici sono anche causa di allucinazioni e visioni e per questo ciò che affermano di aver visto o sentito i testimoni non sarebbe altro che uno scherzo del cervello.

Il Thompson Park oggi è un luogo curioso che attrae molti curiosi e turisti alla ricerca dei fenomeni paranormali di cui si sente tanto parlare e alcuni già gli hanno affibbiato l’appellativo di , “Area 51 di Watertown”.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere