Clemente Alvarez: l’ospedale infestato

Molti ricercatori del paranormale sono d’accordo che le entità ultraterrene tendono a restare nei pressi dei luoghi in cui doveva avvenire il trapasso (quindi per una morte improvvisa o una lunga malattia) oppure in un luogo particolarmente caro quando erano creature viventi. C’è poi chi pensa che i classici “fantasmi” siano residui spirituali delle persone e non proprio entità senzienti. Tutto questo ovviamente presuppone che si creda ai fantasmi.
Tra i luoghi in cui le anime o i residui spirituali sarebbero più frequenti ci sono ovviamente quelli che hanno visto la morte di molte persone, quindi cimiteri, campi di battaglia e ospedali. Questo è uno di quei casi.
Siamo a Rosario, una piccola città della provincia di Santa Fe (Argentina) e da molti anni nell’Hospital de Emergencias Clemente Álvarez (HECA) si vocifera non di una, ma molte entità nei corridoi, nei sotterranei e nelle camere dei degenti.
A corredo di questo articolo vi riporto un’immagine scattata nel 2012, ma come di consueto non mi baso solamente su questa, anche perché come scrivo spesso, oggi siamo in grado di creare al computer ottimi falsi e lei potrebbe essere benissimo uno di quei casi. Vi parlo quindi di eventi paranormali testimoniati anche da dottori e infermieri, oltre che da pazienti e familiari.
L’ospedale di Clemente Alvarez, stando allo staff medico, è teatro di molti fenomeni anomali, come ascensori che si attivano da soli durante la notte, magazzini spesso ritrovati sotto sopra anche se chiusi a chiave, ombre nei corridoi del piano interrato anche di giorno, sussurri e nebbioline vaganti.
Il personale interno e quello delle pulizie sono talmente abituati a questi fenomeni che ci scherzano sopra: pare che tra i molti spiriti dell’ospedale ci siano quelli di due bambini che si rincorrono al piano terra e che appaiono all’alba nei pressi dell’entrata; ci sarebbe quello di un’infermiera che si suicidò negli anni ’70 per pene d’amore e quello di un’anziana donna che negli anni ’90 fu dichiarata morta per ben 4 volte prima che fosse giunto veramente il suo momento: la donna due volte si svegliò in obitorio e le altre due dopo che venne steso il lenzuolo bianco sul suo volto.
Ecco, proprio l’ultimo fantasma sembra essere l’oggetto della foto scattata nel 2012: due infermieri l’8 maggio del 2012 erano in pausa quando ebbero l’impressione che una sedia a rotelle nel corridoio si muovesse, anche se di pochi centimetri. Se al primo movimento si convinsero che fosse suggestione, al secondo dovettero constatare la stranezza. Non era la prima volta che succedeva: tutti gli infermieri sapevano che al secondo piano della struttura c’era una sedia a rotelle che si muoveva da sé in diversi corridoi e in diverse occasioni anche molti parenti dei pazienti si trovarono a segnalare la cosa.
Uno dei dipendenti, di nome Diego (il cognome non è noto), ha preso lo smartphone e ha deciso di scattare alcune foto alla sedia e una di esse sarebbe quella che metto qui nell’articolo: una forma eterea dall’aspetto chiaramente umano se ne stava placidamente seduta sulla carrozzina. Ovviamente la foto, pubblicata su facebook e su altri social networks, ha causato stupore e controversie tra gli internauti.
L’infermiere dell’HECA ha assicurato che la foto è reale e che non c’è alcuna manipolazione, ma di lui non si sa praticamente nulla e non e facile risalire ad ulteriori informazioni riguardo lo scatto. Ciò che si sa è che molti medici e infermieri sono certi che l’ospedale accolga non solo malati, ma anche pazienti che probabilmente non sanno di essere morti.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere