La Red House di Singapore

A Pasir Ris, un’area a nord-est di Singapore, si ritiene che ci sia uno dei luoghi più infestati e spaventosi dell’Oriente. Si tratta di una casa conosciuta come “Red House” perché sia le inferriate esterne del grande giardino, sia le recinzioni che le pareti esterne sono di colore rosso intenso.
La Casa Rossa oggi è in stato di abbandono, sebbene i proprietari ci tengano molto alla privacy e abbiano messo cartelli piuttosto espliciti di divieto di ingresso. Come ogni luogo che si crede infestato, anche la Red House è spesso assaltata da curiosi e investigatori del paranormale: per questo motivo è stato richiesto l’intervento della polizia che, specialmente di notte, pattuglia spesso la zona e si trova a dover cacciare o fermare ragazzini in vena di sfide di coraggio o addirittura gruppi di ghost hunters con tanto di attrezzatura professionale.
La Red House sarebbe infestata da almeno 3 entità, di cui una molto malvagia che attirerebbe e farebbe del male agli intrusi. Ma per capire quante a quali siano le entità che governano l’edificio e il giardino dobbiamo partire da circa 80 anni fa.
Fino a metà della seconda guerra mondiale la Casa Rossa era una scuola per infermieri adibita anche a ricovero per i primi soccorsi. Quando i giapponesi invasero Singapore assaltarono l’edificio credendo che tra i degenti ci fossero nascoste spie e politici e le cronache del tempo riportano un vero e proprio massacro di innocenti, alcuni dei quali furono addirittura bruciati vivi. Chi si è intrufolato nella Red House ha affermato che se si osserva attentamente si può ancora vedere le impronte carbonizzate sulle pareti interne.
Fino all’inizio degli anni ’70 la casa restò abbandonata, ma poi una famiglia decise di restaurarla e andarci a vivere. Alcune voci (perché non ci sono documenti a conferma) dicono che l’uomo, in grave stato di depressione per esser stato licenziato, uno giorno uccise la moglie e i due figli e li seppellì sul retro della casa ai piedi di un albero. Da allora le tre anime inquiete infesterebbero al tenuta e spaventerebbero tutti coloro che si intrufolano nella proprietà.
Torniamo alle cose tangibili. Tra le cose più inquietanti che si possono vedere dall’esterno ci sono due statue di leoni davanti al cancello principale. Le pietre “Qi Ling” sembrano a guardia dell’ingresso e in molti hanno affermato di averle viste muoversi per seguire con lo sguardo chi passa nei pressi del cancello. Si crede che per entrare in sicurezza bisogna pagare un dazio posando davanti ai due leoni del cibo o un oggetto personale; non facendo questa offerta si verrebbe maledetti, anche senza l’intervento dei fantasmi della Red House.
Si pensa anche che per poter entrare non bisogna mai indossare capi di colore rosso, nemmeno accessori, e che sia molto meglio entrare in numero pari perché se si entra in numero dispari sul terreno si conterebbero comunque un numero pari di ombre, di cui una dall’aspetto mostruoso.
Chi afferma di essere stato all’interno della Casa Rossa, dice anche che al suo interno sembra una casa come tante altre, con mobili e suppellettili ormai rotte e coperte da uno spesso strato di polvere. In particolare ci sarebbe una sedia a dondolo sulla quale giacerebbe una bambola di pezza rovinata e lacerata, i cui occhi risplenderebbero di rosso al buio. Sempre la leggenda vuole che se qualche coraggioso osasse prendere la bambola si sentirebbe nell’aria il pianto di un bambino o addirittura delle urla disumane e una forza invisibile che aggredirebbe il ladro.
L’idea che molti si sono fatti è che la Red House sia infestata dai fantasmi di una donna, una bambina e un bambino e che mentre i due piccoli si manifesterebbero nei pressi del grande albero sul retro della casa sotto forma di nubi biancastre e orbs, la madre si mostri spesso a figura intera con occhi rossi e con un sorriso diabolico sul volto. Sarebbe anche la causa di spintoni, sgambetti, graffi agli intrusi e di risate diaboliche in tuta la tenuta.
Molte della persone che affermano di aver scavalcato il cancello o la recinzione dicono di aver dovuto affrontare terribili conseguenze, come una febbre inspiegabile, dolori e ferite di cui non ricordano le causa e terribili incubi che sono andati avanti per diverse settimane.
Forse oggi le leggende metropolitane e le creepypasta sulla Red House hanno preso il sopravvento sulla verità, ma ogni anno decine di adolescenti cercano di sgattaiolare al suo interno di notte ed esplorarla: è diventata un test di coraggio per molti giovani e la polizia è diventata molto rigida sulla questione, spesso arrestando anche i curiosi poco più che bambini.
La Red House è il classico esempio di luogo che fa talmente paura da non poter fare a meno di osservarla da vicino.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere