La magia bianca

Per magia bianca si intende una pratica esoterica, formata da un complesso di rituali che permette di intervenire sui fenomeni della natura e sulle leggi universali per ottenere degli scopi positivi, come il benessere fisico e mentale e la serenità.
La magia bianca si distingue nettamente dalla magia nera, in quanto la prima permette al mago di operare nell’armonia delle leggi della natura e del cosmo, mentre il secondo tende a voler prevalere sulle leggi universali per poter acquistare maggior potere.
Non a caso nella tradizione la magia bianca è ritenuta la magia ‘positiva’, mentre quella nera viene considerata una magia ‘negativa’, oscura e pericolosa, proprio perché dettata dall’orgoglio e dalla volontà di potere e dal voler sovvertire le leggi naturali. Il colore bianco è legato alla positività, alla tranquillità, alla pulizia, mentre il colore nero ricorda l’oscuro, l’arcano, il malefico, il male.
La magia bianca opera armonicamente nel cosmo e con le forze naturali, dato che crede che ogni soggetto abbia un suo post ed un suo scopo nel disegno che Dio ha fatto del mondo. Chi fa la magia bianca, quindi, sottomette la propria volontà alle leggi del cosmo e a quelle divine; chi fa magia nera, vuole sovvertire le leggi divine e mettersi al posto di Dio, commettendo così un grave errore. Dato che si riteneva che la razionalità coincidesse con la volontà divina, il mago di magia bianca era colui che voleva preservare la razionalità e la perfezione, senza sovvertirla.
L’uomo, infatti, in questo disegno, tende alla divinizzazione, e quindi al bene. La Magia bianca è un’alleanza fra l’uomo e la natura e aiuterebbe l’uomo rispettando le leggi divine. 

La storia della magia bianca

La magia affonda le sue radici nell’antichità. Già nelle prime civiltà, si credeva che si potesse interferire sulla natura e sui fenomeni naturali per mezzo di alcuni rituali.
Nella tradizione ebraica venne sviluppato un alfabeto, secondo lo studioso John Dee creato dal patriarca Enoch, il cui scopo era proprio quello di comunicare con le c.d. entità buone, cioè con gli angeli e con gli spiriti buoni.
Per quanto concerne il proseguo, nel Quattrocento fu il mago Abramelin nel suo libro ‘La magia sacra’ a spiegare la differenza fra la magia bianca e quella nera, e a dire che il demonio poteva essere comandato grazie all’aiuto del proprio angelo custode.
Nel corso del Medioevo la magia, sia bianca che nera, venne osteggiata dal Cristianesimo. Si riteneva che ogni tipologia di rituale magico infatti fosse rivolto a sovvertire l’ordine naturale delle cose e per questo motivo fosse da disprezzare e da mettere al bando, come intervento dell’uomo nelle leggi divine. Quindi per il corso del medioevo e anche del Rinascimento, la magia fu appannaggio di pochi e veniva praticata di nascosto, segretamente.
Nel XIX secolo un impulso allo studio della magia in generale, ed anche della magia bianca, venne dallo studioso Eliphas Lévi. Questo celebre occultista nato l’8 febbraio del 1810 e morto nel 1875 studiò l’occultismo e l’esoterismo, e stabilì un rapporto fra le 22 lettere dell’alfabeto ebraico ed i 22 trionfi dei tarocchi. Scrisse diversi libri sull’argomento e divenne un importante punto di riferimento per lo studio della storia della magia.
Nel 1900, fu Mikhael Aianhov a sostener che bisognasse distinguere la magia dall’occultismo, che invece si interseca col male. Infatti secondo Aianhov la vera magia è essenzialmente divina, è buona, e consiste nell’usare i poter per realizzare il progetto divino; quindi il mago è per definizione buono ed illuminato ed adopera i poteri per il bene delle creature tutte. 

I rituali della magia bianca

Come abbiamo detto nell’introduzione, la magia bianca si pone degli scopi benefici: agire all’interno delle leggi naturali, rispettando le norme e l’ordinamento divino, ed agire sempre e solo per il bene delle persone e delle creature e quindi senza nuocere ad alcuno.
Anche questa magia ha i suoi incantesimi ed i suoi rituali, che possono utilizzare formule precise, ingredienti (i 4 elementi naturali) e amuleti.
La magia bianca propone sia degli incantesimi che servono per allontanare il malessere, le paure e le insicurezze, sia incantesimi d’amore che mirati a trovare un lavoro o comunque a raggiungere una discreta situazione di benessere.
Elemento fondante della magia bianca è la Luce, che agisce per spazzare via le energie negative, per calmare la mente e aiutare lo spirito ed il corpo.
Alcuni incantesimi sono invece di difesa, in particolare per difendersi da malocchi e fatture della magia nera. Essa si usa comunque in genere in caso di problemi di salute, di amore, di lavoro e studio, di sfortuna e via dicendo.
Spesso viene utilizzata una bacchetta magica, che viene prodotta dallo stesso mago, in legno diverso a seconda del tipo di rituale che deve essere fatto.
Altri strumenti che si usano nei rituali di magia bianca sono il bulino, strumento che incide simboli, la campana, la coppa, che rappresenta l’elemento dell’acqua, la Daga, o coltello da stregone, il Paiolo ed il pentagono. 

La Magia Bianca e la Religione 

Anche la magia bianca non è accettata dalla religione Cattolica. Infatti nel corso del Medioevo e del Rinascimento, la chiesa cattolica mise al bando ogni tipo di magia, senza fare alcuna distinzione fra quella bianca e quella nera, in quanto entrambe erano avvertiti come rituali oscuri, nei quali il fedele si sovrapponeva a Dio. Non era lecito sovvertire l’ordine divino cercando di controllare i poteri o l’ordine della natura, per questo motivo durante l’era medioevale e rinascimentale, la magia bianca – così come quella nera – venivano messe al bando e praticate in gran segreto. Anche oggi la Chiesa Cattolica insegna ai fedeli di non ultilizzare in nessun caso la magia, che è vista come demoniaca.
A riguardo di tutte le pratiche di magia, sia rossa che bianca che nera, il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna: “sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancora più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni”.
Anche ogni tipo di amuleto viene quindi bandito, così come la divinazione, lo spiritismo, ed il tentativo di contattare spiriti dei morti, visto sempre come un modo da parte dell’uomo di sovvertire l’ordine naturale delle cose ed il disegno divino.