Marie Laveau: la regina del voodoo

Quando si parla di voodoo ci si trova per forza di cose ad affrontare sia fatti storici sia leggende perché il culto per noi occidentali non è molto chiaro e spesso siamo portati a traviarne il vero significato. Quello che vi sto per raccontare ne è un chiaro esempio: la storia di questa donna è stata completamente stravolta nei siti di creepypasta e perfino al suo cognome nei vari “passaparola” è stato modificato. Marie Laveau è vissuta veramente ed è stata un personaggio di spicco si New Orleans, divenendo ricercata in quasi tutti gli Stati Uniti per le sue pratiche voodoo, che lei svolgeva a fina di bene.

Su molti siti troverete il nome “Marie Thibodeaux”, nata lo stesso anno, morta lo stesso anno, anch’ella sacerdotessa voodoo, vissuta nello stesso luogo e assassina dello stesso uomo… ecco, quando ho letto le due versioni della storia ho capito la confusione fatta da molti che probabilmente hanno tradotto male dai documenti in lingua inglese. Ciò non significa che non ci sia mistero nella vita della donna, anzi: proprio la morte di uno dei suoi mariti è al centro di un macabro segreto legato alla sua fede.
Marie Laveau (alla nascita Marie Laveaux) nacque il 10 settembre 1801 come donna di colore libera, figlia di Marguerite D’Arcantel, già creola, e Charles Laveaux. Benchè fossa mulatta, era solo per un quarto africana e perciò la comunità non fu affatto intollerante nei suoi confronti.
Crebbe a New Orleans, fu battezzata come cattolica nonostante la fede voodoo della madre e, a differenza di molti altri creoli, imparò a leggere e scrivere (grazie alle influenze del padre). Marie ad ogni modo subì la forte influenza della madre che la iniziò alle pratiche voodoo sin da bambina.
Divenuta adolescente, si guadagnò da vivere facendo la parrucchiera, ma ben presto tra le sue conoscenze erboristiche e i suoi riti purificatori iniziarono ad attirare più gente di quella che voleva farsi tagliare i capelli. A New Orleans divenne molto famosa tra la gente comune come sacerdotessa voodoo e ben preso la voce si allargò anche alle caste più alte che iniziarono a richiedere i suoi servigi alla ricerca di fortuna, per problemi d’amore, per una benedizione o unguenti portentosi contro i dolori.
A soli 19 anni Marie Laveau era uno dei personaggi più ricercati della città: era una confidente, leader della comunità creola di New Orleans, gestiva le organizzazioni caritative e di beneficenza.
Nel 1819 giunse a New Orleans Jacob Parrish, un uomo molto ricco originario di Santo Domingo che, pur essendo molto religioso, si presentò alla ragazza per ricevere una sorta di aiuto per la sua impresa: l’uomo infatti aveva assoldato un piccolo plotone di 15 ex soldati per fronteggiare un nuovo attacco degli inglesi dopo la guerra di secessione ed aveva intenzione di estirpare tutti gli inglesi ancora presenti sul suolo americano.
Da qui parte la leggenda. Le storie parlano di uomo rude e autoritario che però scelse di sedurre Marie per carpirne i segreti oscuri e farsi concedere uno dei suoi intrugli leggendari che gli permettessero di sopravvivere se colpito a morte. Parrish infatti aveva sentito che la sacerdotessa voodoo era a conoscenza di un rituale che garantiva la sopravvivenza per un periodo di 50 anni in condizioni disperate e di morte certa: quel rito avrebbe concesso al beneficiante l’immunità alle malattie e alle lesioni, ma passati i 50 anni il soggetto sarebbe morto senza possibilità di evitare la sua sorte.
Parrish non volle lasciarsi sfuggire l’opportunità, ma Marie si rifiutò di concedergli quell’onore, così l’uomo puntò sul sedurla e nello stesso anno (1819) la sposò nella cattedrale di St. Louis, la più grande e più antica chiesa della città (fu concesso perchè anche l’uomo era creolo). Il loro matrimonio però fu breve: sempre secondo la leggenda Parrish convinse sua moglie a formulare il rito e, una volta ricevuta la benedizione, volle liberarsi della donna scomoda; ordinò ai suoi uomini di uccidere Marie Laveau e, per crearsi un alibi, andò qualche giorno a casa di un proprietario terriero molto famoso di New Orleans.
Torniamo alla semi-storia (i ritrovamenti sono documentati, le cause e le conseguenze sono frutto delle superstizioni locali). Marie sventò l’attentato perché il giorno stabilito da Jacob Parrish era andata a casa di una donna aristocratica del tempo a consegnare delle erbe medicinali; al suo ritorno trovò la sua bottega completamente devastata dagli uomini di Parrish e su di loro lanciò una terribile maledizione.
Durante la notte decine di persone affermarono di aver visto un “branco ombre mostruose” in strada penetrare negli alloggi dove erano ospitate le guardie e la mattina seguente i 15 uomini furono trovati massacrati e con il collo spezzato; anche Parrish fu trovato morto nel letto dell’albergo, si dice con gli occhi spalancati e un’espressione di terrore terrificante. La sua gola era stata strappata via e l’unica giustificazione che riuscirono a fornire le autorità della Louisiana fu che un orso fosse entrato nella sua stanza chiusa a chiave, al secondo piano e lo avesse ucciso. Gli abitanti di New Orleans non ebbero dubbi: era opera della magia nera di Madame Laveau.
I 16 corpi corpi furono sepolti al Magnolia Cemetery e in città tornò la tranquillità.
Nel 1821 Marie Laveau si accompagnò al capitano Christophe Glapion, un rampollo di una delle famiglie aristocratiche di New Orleans, ma dal momento che i matrimoni interrazziali erano ufficialmente banditi in Louisiana, i due dovettero accontentarsi di vivere insieme per i successivi 34 anni fino alla morte di Glapion nel 1855. Ebbero comunque tre figlie e due figli.
Marie Laveau continuò sia a lavorare come parrucchiera, sia a prestare i suoi servigi magici e riuscì nel tempo a garantirsi anche una clientela tra l’elite bianca di New Orleans. Divenne una donna influente e venne spesso soprannominata la “regina del voodoo”,
Ancora oggi, secondo gli abitanti di New Orleans, Madame Laveau ha sempre celebrato riti voodoo per promuovere la buona salute e la fortuna tra i suoi clienti. Marie Laveau alla sua morte, avvenuta il 15 giugno 1881, era diventata il più famoso praticante di voodoo nella città di New Orleans.
Termino la storia tornando alla leggenda del rito di “immortalità” lanciato su Jacob Parrish: perché l’uomo morì e non guarì dalle ferite come promesso da Marie? A questo sono proprio i seguaci del voodoo a dare una risposta. Madame Laveau non diceva mai bugie, ma questo non significa che abbia detto sempre tutta la verità: ciò che lei non rivelò a Parrish era che la maggior parte dei riti voodoo (vedi la zombificazione) iniziano ad avere effetto sono dopo qualche giorno dalla celebrazione, di solito tre; l’uomo volle sbarazzarsi troppo presto della consorte e in cambio ottenne la peggiore delle punizioni. Infatti quando il cadavere di Parrish fu riesumato per la rilocazione nel 1953, i custodi del cimitero rimasero a bocca aperta notando profondi graffi sul lato interno del coperchio della bara, segno che l’uomo si era risvegliato, ma sotto tre metri di terra e in un luogo dove nessuno potè sentire le sue urla disperate.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere