congelier-mansionCongelier Mansion, il covo del male

Le case stregate o infestate occupano una porzione piuttosto consistente del mondo del paranormale e praticamente in tutto il mondo si racconta di abitazioni terrificanti in cui sono avvenuti e avvengono fatti spaventosi.
E’ difficile fare un elenco degli edifici più infestati, ma molti amanti del paranormale e ghost hunters sono solitamente d’accordo su alcuni luoghi e quindi sui giornali di misteri, nei documentari o in rete appaiono quasi sempre gli stessi edifici. Per molti anni la casa di cui sto per parlarvi è stata considerata la più infestata degli Stati Uniti: scrivo “è stata” perché ora l’edificio non esiste più e la via dove sorgeva ha lasciato spazio ad una statale, ma ancora oggi si parla di spettri e fenomeni paranormali lungo la strada là dove sorgeva la casa covo del Male.
A Pittsburgh, in Pennsylvania, una delle più grandi arterie è Ridge Avenue e lo era anche nel 1860, quando era poco più che una via di paese. Al tempo però lungo Ridge Avenue vennero costruititi palazzi e case ( che oggi sono stati demoliti per rendere la via una statale ad alta frequentazione) e tra questi c’era la famosa Congelier Mansion, una delle più belle e ricche case della città.
Charles Wright Congelier nel 1860 non badò a spese quando la commissionò: in fondo era un uomo d’affari che aveva fatto fortune in Texas durante la guerra civile e poteva permettersi un certo sfarzo. Lo stesso Congelier e sua moglie Lyda furono per diverso tempo al centro della società cittadina e spesso organizzavano feste e ricevimenti nel loro lussuoso palazzo per aggraziarsi la gente che contava.
Si dice che Lyda si ammalò e la sua bellezza iniziò a sfiorire velocemente, nonostante le premurose cure della giovane domestica Essie e i migliori medici pagati dal marito. Ma man mano che il tempo passava la donna diventava sempre meno attraente e Charles iniziò a rivolgere le sue attenzioni alla più attraente serva e alle procaci fanciulle dei locali notturni nei vicoli di Pittsburgh.
La svolta nella Congelier Mansion si ebbe nel 1871, quando la relazione dell’uomo con la domestica fu scoperta: la moglie Lyda colse i due in flagrante e meditò una fredda vendetta. Una notte accoltellò entrambi durante il sonno, prima la domestica e poi suo marito, che però venne colpito di striscio e riuscì a scappare di casa.
Congelier tornò a casa dopo qualche giorno assieme ad alcune guardie e una volta entrati in casa si trovarono davanti ad una scena agghiacciante: Lyda era nel soggiorno che si cullava al buio su una sedia a dondolo mentre cantava una nenia sottovoce e stringeva al seno la testa della sfortunata cameriera. La donna venne processata e giustiziata e la casa rimase vuota fino al 1892, quando tutte le costruzioni di Ridge Avenue vennero espropriate e trasformate in appartamenti per le famiglie di operai che costruivano la ferrovia.
I primi anni intere famiglie scapparono terrorizzate da Congelier Mansion dicendo che nell’edificio risuonavano di urla e pianti di donna; molti testimoniarono inquietanti ombre vagare lungo i corridoi anche di giorno, il cigolio di una sedia a dondolo e addirittura una voce mostruosa che cantava antiche ninnananne. Ogni persona che provò ad abitarvi fu vittima di incidenti più o meno gravi, come spinte dalle scale da forze invisibili, mobili che cadevano senza apparente motivo, finestre che si rompevano ferendo i malcapitati e crolli dei soffitti.
Non ci fu nulla da fare e nuovamente nel giro di cinque anni la casa fu di nuovo abbandonata: nonostante in città la gente si accalcasse per l’enorme sviluppo industriale, Congelier Mansion era sinonimo di male e morte e la voce si propagò a tal punto che nemmeno i più bisognosi accettavano di andarci ad abitare.
Finalmente nel gennaio del 1901 la casa trovò un acquirente: si trattava di Adolph C. Brunrichter, un medico di una certa fama famoso per essere razionale e scettico perfino verso la religione. L’uomo non si curò affatto della macabra fama dell’edifico e fece un ottimo affare comprandolo a prezzo super svalutato.
Sin dal suo insediamento nella casa, Brunrichter iniziò a comportarsi in modo molto strano: viveva isolato da tutto e tutti, spesso attardandosi in ospedale o addirittura non presentandosi nemmeno; conduceva una vita quasi da eremita e usciva quasi solo dopo il tramonto avvolgendosi in abiti lunghi e pesanti anche d’estate; divenne scorbutico e aggressivo e più volte venne visto parlare da solo seduto nella veranda o affacciato alla finestra.
Dopo appena 7 mesi che il dottore era venuto ad abitare a Congelier Mansion la casa fu teatro di un altro evento macabro. Era il 12 agosto 1901 e di notte tutti il vicinato udì un urlo prolungato e spaventoso provenire dalla casa; molte famiglie si precipitarono in strada e furono testimoni di una luce rossa intensissima che illuminò l’intera struttura dall’interno; i vetri delle finestre esplosero e l’aria si riempì dell’odore di ozono. Nessuno vide uscire il medico di casa e il suo corpo non venne mai trovato; in compenso la polizia chiamata a controllare trovò in casa il cadavere in decomposizione di una donna legato ad un letto e privo della testa. Le indagini durarono alcuni giorni e vennero trovati altri 5 corpi senza testa e inseriti in sacchi di iuta; le loro teste furono trovate immerse in vasi di vetro in una stanza-laboratorio nei sotterranei.
L’ipotesi più plausibile è che Brunrichter avesse ucciso le 6 sfortunate cavie per interesse scientifico: era un periodo in cui tutti i dottori tentavano di scrivere la storia con esperimenti su malati terminali o persone insane di mente abbandonati dalle famiglie, ma la “materia prima” era di difficile reperimento e i controlli sulle morti sempre più serrati; ciò probabilmente spinse il medico ad attirare a casa girovaghi e sbandati allo scopo di sperimentare la sua idea di mantenere in vita il cervello di una persona se privato del corpo. Per questo motivo il medico attirava le persone a Congelier Mansion per anestetizzarle, decapitarle e cercare di riportare in vita le loro teste nel suo laboratorio.
Il medico non fu mai rintracciato, ma nel 1927 a New York venne arrestato un barbone per ubriachezza e schiamazzi e alla centrale dichiarò di chiamarsi Adolph Brunrichter. Addirittura parlò di suoi esperimenti per tentare di prolungare la vita, ma nona vendo alcun riscontro gli agenti lo ritennero innocuo e lo rilasciarono.
Come si può ben immaginare la casa rimase nuovamente senza un proprietario per molti anni. Nuovamente in mano al comune, nel 1924 molti edifici del quartiere furono destinati agli operai della Equivale Gas Company, per lo più immigrati italiani giunti a sostituire quelli americani che erano stati licenziati perché pretendevano salari troppo alti. Gli italiani che andarono a colonizzare Ridge Avenue però iniziarono ben presto a lamentarsi di fatti strani e inspiegabili che avvenivano nei pressi di Congelier Mansion, come sagome scure che entravano e uscivano dai muri, sussurri nel vento davanti alla casa, apparizioni di pezzi umani, strani rumori, scricchiolii e versi provenire dall’interno dell’edificio.
La storia di Congelier Mansion sta per volgere al termine ma c’è ancora spazio per altre 3 morti. Due avvennero nel 1926, quando nella casa, che al tempo ospitava almeno 15 operai, due fratelli furono trovati dai compagni nel seminterrato senza vita. Uno era impiccato ad una trave e l’altro aveva un palo di legno conficcato nel petto. La polizia chiuse in fretta e furia la vicenda e riuscì ad archiviare le due morti come accidentali, dovute ad un caduta contemporanea dalle scale dei due operai (come uno dei due si sia impiccato mi piacerebbe capirlo).
Infine il 14 novembre 1927 nella Ridge Avenue avvenne una tremenda esplosione causata da tre serbatoi di stoccaggio di gas difettosi: in tutta la strada sembrò scatenarsi l’inferno e le fiamme raggiunsero centinai di metri di ampiezza. L’esplosione devastò il quartiere e provocò decine di morti e centinaia di feriti. Molte case tra cui Congelier Mansion vennero rase al suolo, solo che la casa infestata” nuovamente si distinse dalla normalità: l’incidente non solo al fece crollare, ma la fece addirittura sprofondare in un crepaccio (fu l’unica a cui capitò quella sorte in tutta la strada), come se fosse stata risucchiata dalle profondità dell’inferno. Nei suoi pressi perse la vita una donna il cui corpo venne trovato mummificato dal calore.
Dopo quel disastro l’intera zona venne nuovamente spropriata e sfruttata per la costruzione della statale che oggi attraversa Pittsburgh. La casa maledetta di Ridge Avenue non esiste più ma la strada continua ad affascinare gli amanti del paranormale, secondo i quali gli spiriti delle persone morte nella casa si aggirerebbero ancora lungo di essa.
La fama di Congelier Mansion non si è mai spenta e negli anni ha alimentato storie e leggende horror in tutti gli Stati Uniti.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere