goblin-ed-extraterrestriGoblin ed extraterrestri, il casi di Kelly-Hopkinsville

I goblin sono creature del folclore di molti paesi europei e americani. Vengono inseriti nella grande famiglia del Piccolo Popolo e sono spesso descritti come malvagi e burloni. Il mito dei goblin è nato in Francia ed è molto antico: inizialmente erano il capro espiatorio dei molti furti che avvenivano nei villaggi da parte dei briganti, ma più avanti vennero anche accusati di rapire durante la notte i neonati e di sostituirli con i propri mostruosi figli: le donne erano costrette ad accudire i piccoli goblin come loro figli, pena la morte dei neonati.
Generalmente descritti come umanoidi di bassa statura, esili e dai tratti spigolosi, hanno le orecchie sono appuntite come quelle degli elfi, un cranio allungato e grandi occhi neri sormontati da folte sopracciglia. Il colore della pelle può invece variare dal verde, al rosso, al marrone.
Negli Stati Uniti i goblin sono stati oscurati dal mito dei gemlins, molto più recente: i gremlins hanno un aspetto molto simile ( per questo le due creature vengono confuse), di indole malvagia e durante la seconda guerra mondiale vennero accusati di manomettere strumentazioni, veicoli ed aeroplani e ancora oggi si tirano in ballo ogni qual volta qualche congegno meccanico o elettronico va in avaria senza apparente motivo.
Ma torniamo ai goblin. Esiste una strana teoria secondo cui il Piccolo Popolo in realtà siano diverse razze aliene che di tanto in tanto visitano il nostro pianeta e quindi non si tratterebbe di creature fatate, ma di extraterrestri evoluti giunti per studiare le specie viventi terrestri. Il caso di cui sto per parlarvi sembra esserne una dimostrazione.
Era il 21 agosto del 1955 e due famiglie, i Langford e i Sutton si godevano un soleggiato pomeriggio in una fattoria a qualche chilometro dalla città di Hopkinsville, in Kentucky. A casa dei Sutton c’erano 10 persone, 7 adulti e 3 bambini e assieme trascorrevano la giornata tra un’occhiata al bestiame e uno spuntino.
Verso le 19 il poco più che 20enne Billy Ray Taylor si allontanò dietro la fattoria per prender dell’acqua dal pozzo e al suo ritorno gli altri lo videro piuttosto turbato in volto. Interrogato sul motivo il ragazzo disse di aver visto un oggetto metallico luminoso scendere da cielo e atterrare con tutta probabilità nei pressi del fiume a circa 200 m di distanza. Disse che l’oggetto aveva forma discoidale delle dimensione di una decina di metri ed emanava luci di tutti colori, dal rosso al violetto.
Faceva caldo e nessuno aveva voglia di verificare quell’affermazione davvero assurda; Billy poi era un noto burlone e tutti sapevano che si divertiva spesso a prendere in giro amici e familiari con uscite bizzarre.
Verso le 20 però il cane dei Sutton iniziò ad abbaiare insistentemente, alternando guaiti a latrati. Qualcosa lo spaventava e ben presto il suo comportamento attirò Elmer Sutton che chiese a Billy Ray di ispezionare assieme il cortile della fattoria. I due temevano che nelle vicinanze ci fosse un coyote così uscirono armati di fucile e si avvicinarono al recinto degli animali.
Cono loro incredibile stupore videro nel campo di fronte una creatura umanoide alta circa un metro di colore verde fosforescente che si avvicinava alla casa con le braccia alzate. I due si fecero prendere dalla paura e nel vedere quell’essere avanzare verso di loro Elmer perse la calma e gli sparò con il suo fucile da caccia calibro 12. La creatura era a meno di 20 m e il colpo lo prese in pieno, ma differenza di quanto si aspettava Elmer, l’impatto ebbe l’effetto sonoro come se avesse sparato contro “un secchio di metallo. Convinti che l’essere fosse morto i due si avvicinarono per controllare, ma all’improvviso dall’erba la creatura fece un balzo e saltò addosso ad Elmer afferrandolo per i capelli. I due sempre più spaventati iniziarono a dimenarsi e a correre verso casa quando videro sul tetto una seconda creatura fissarli. Ray Taylor le sparò con una rivoltella calibro 22 e di nuovo il colpo ebbe un impatto metallico.
Rientrati in casa i due allertarono tutta la famiglia e si barricarono in casa chiudendo ogni porta e ogni finestra. Tutti i componenti della famiglia poterono osservare attraverso le fessure almeno una decina di creature che a gruppi di due o tre pattugliavano la fattoria. Le luci di tanto in tanto illuminavano quegli esseri che sembravano di colore argentato, ( i testimoni non riuscirono a capire se avessero un abito oppure fosse la loro stessa pelle), con una testa piuttosto grande, calva e dai tratti spigolosi. Gli occhi erano brillanti e gialli e sul volto spiccava un’enorme bocca, sproporzionata rispetto alla fisionomia delle creature. I loro corpi erano esili e le braccia erano così lunghe da toccare il suolo. Infine a lato della testa spuntavano lunghe orecchie appuntite, decisamente troppo grandi per quei corpi magri e minuti.
Già spaventati a morte per quella visione, i Sutton videro una di quelle creature avvicinarsi e affacciarsi alla finestra da dove Ray Taylor le stava spiando; nuovamente preso dall’agitazione il ragazzo sparò con la sua arma contro quello che descrisse come “goblin”, facendolo scappare e mandando in frantumi la stessa finestra.
Anche Elmer sparò alcuni colpi alle creature di ronda e alla fine i due ebbero l’effetto sperato: gli ospiti indesiderati si allontanarono nei campi e sparirono nelle tenebre. Quella”visita” era durata quasi tre ore, ma i Sutton rimasero barricati in casa fino all’alba, quando Elmer e Bill andarono al posto di polizia più vicino.
Nella zona non era mai capitato nulla di eclatante, a parte qualche furto di bestiame o l’attacco dei coyote, così lo sceriffo impiegò tutti i suoi uomini per indagare sulla vicenda della fattoria assediata dai goblin.
I poliziotti raccolsero anche la testimonianza degli occupanti di una fattoria a tre chilometri di distanza, i quali dissero che durante la notte erano stati svegliati da due fasci di luce sulla loro proprietà e d’aver udito un rumore acuto e persistente. Il capo della polizia Russell Greenwell dichiarò alla stampa che i testimoni erano molto spaventati e che avevano sparto almeno 50 colpi di fucile e di pistola. Gli agenti fotografarono una strana chiazza luminosa lungo una recinzione della fattoria, nel punto dove i Sutton dissero di aver sparato e colpito una delle creature. Alcuni contadini del luogo affermarono di aver visto un’intensa luce verde proveniente dal bosco che perdurò fino all’alba per poi scomparire improvvisamente.
La notte dopo verso el 2.30 del mattino Glenie Langford, vicino dei Sutton, vide due spaventosi occhi gialli alla sua finestra e poco dopo sentì di nuovo Elmer Sutton sparare ad un umanoide nella sua proprietà.
Dopo quelle due notti di terrore nei dintorni della fattoria dei Kelly-Hopkinsville tornò la tranquillità, anche se tempo dopo la vicenda si arricchì di una altro particolare: pare che due notti prima l’incontro con i goblin un ufficiale di polizia riferì che nei cieli di Hopkinsville vide un meteorite cadere nei pressi del fiume.
La descrizione dei Sutton e di Glenie Langford delle creature che fecero loro visita assomiglia in maniera incredibile a quella dei goblin delle leggende, ma analizzando la vicenda sembra più probabile che fossero degli alieni atterrati nei pressi del fiume. Una cosa esclude per forza l’altra? O forse finora abbiamo confuso alcune creature del Piccolo Popolo con razze aliene un po’ inusuali?

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere