KARMA NEGATIVOIl karma negativo: inventori uccisi dalle loro stesse scoperte

Nella storia dell’uomo ci sono state persone che si sono distinte per la loro genialità e che hanno contribuito all’evoluzione sia fisica che psicologica con invenzioni e scoperte. Menti geniali che hanno dedicato la propria vita alla ricerca di nuove soluzioni per portare la tecnologia un passo avanti e migliorare l’esistenza delle persone.
Per un’invenzione che funzioni ci vuole tanto impegno, ma sicuramente anche tanta, tanta fortuna. La storia però ci racconta che alcuni inventori sono rimasti uccisi dalle loro stesse creazioni. I loro decessi infatti sono stati in qualche modo causati o legati al prodotto, al processo o all’innovazione che li ha resi prima (o poi) famosi.
Una vita dedicata e a volte anche sacrificata alla scienza, come nel caso degli inventori che sono stati uccisi dalle loro invenzioni. Eccovi i più famosi inventori vittime delle loro stesse invenzioni.
– KALER SOUCEK: Karel Soucek era un canadese nato in Cecoslovacchia che si procurava di che vivere mettendo costantemente a rischio la sua pelle. Faceva di professione lo stuntman per circhi e manifestazioni , morì a causa dello sganciamento anticipato della capsula che usava per i suoi spettacoli. Il 20 gennaio 1985 a Houston morì a causa dello sganciamento anticipato della capsula che usava per i suoi spettacoli.
– OTTO LILIENTHAL: Fu il primo uomo al mondo a planare nei cieli con un rudimentale deltaplano costruito con tela e legno. La sua invenzione divenne quello che oggi chiameremmo “virale”, grazie alle foto dei suoi voli sperimentali che hanno stuzzicato la fantasia di altri inventori e scienziati. E’ morto nel 1896 durante un’esibizione, cadendo da circa 17 metri di altezza e rompendosi la spina dorsale.
– ISMAIL IBN HAMMAD AL-JAWHARI: Così come Lilienthal il volo era un sogno anche per questo insigne letterato vissuto a cavallo dell’anno 1000. A lui si deve la realizzazione di un importante dizionario di lingua araba, ma anche il primo tentativo documentato di volo umano. Documentato perché gli è costato la vita nel 1008: ha cercato di prendere il volo dal tetto di una moschea a Nishapur utilizzando due ali di legno ricoperte di tessuto, ma si è schiantato al suolo, ovviamente senza più rialzarsi.
-JIMI HESELDEN: Jimi Heselden fu un imprenditore inglese e proprietario del Segway. Heselden, nel 2010, a 62 anni, morì in un incidente stradale, poco dopo aver rilevato l’azienda che produce la famosa “biga elettrica”. In effetti il Segway, veicolo rivoluzionario che si si mantiene in equilibrio grazie ad un innovativo sistema giroscopico, fu in realtà inventato da Dean Kamen, ma Heselden aveva rilevato l’azienda con l’intento di rilanciare il prodotto. L’incidente accadde nei pressi di Wetherby, nel West Yorkshire. Il corpo senza vita di Heselden ed il suo Segway modello fuoristrada furono trovati nel fiume in fondo al dirupo. Da una prima ricostruzione pare che l’imprenditore abbia perso il controllo del mezzo e sia precipitato.
– HENRY SMOLINSKI: Era un ingegnere della Northrop che ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi allo sviluppo di veicoli nuovi, una società focalizzata sul portare una macchina volante nel mercato. Nel 1973 la società ha costruito i suoi primi due prototipi realizzati fondendo la parte posteriore di un aereo Cessna Skymaster con una Ford Pinto. Smolinski doveva iniziare la produzione per il commercio dell’anno successivo, ma l’11 Settembre 1973 andò su un volo di prova con il pilota Harold Blake ed è stato ucciso, insieme a Blake, quando un puntone dell’ala si staccò dalla macchina. Le saldature fatte male furono la causa dell’incidente.
– MARIE CURIE: Questo nome da solo dovrebbe dire qualcosa a tutti noi: è un personaggio molto famoso che sicuramente a scuola almeno un insegnate ha anche solamente accennato. E’ stata una delle prime donne scienziato, vincitrice di ben due premi Nobel (nel 1903 per la fisica e nel 1911 per la chimica) grazie ai suoi studi sulla radioattività. E’ morta nel 1934 a causa di un un’anemia aplastica contratta a causa dell’esposizione prolungata alle radiazioni, fulcro del suo lavoro ma di cui all’epoca si ignorava la reale pericolosità. Ancora oggi tutti i suoi appunti di laboratorio successivi al 1890, persino i suoi ricettari di cucina, sono considerati pericolosi a causa del loro contatto con sostanze radioattive.
– THOMAS ANDREWS: Era un irlandese con il ruolo di Amministratore Delegato della società di costruzioni navali Harland e Wolf di Belfgast. Due società che vi diranno ben poco, ma ben più famosa è la nave di cui è stato progettista capo: RMS Titanic. Ovviamente è morto il 15 aprile 1912 nel naufragio della nave, avvenuto durante il suo viaggio inaugurale.
– ALEXANDER BOGDANOV: Una mente davvero brillante, si stima che il suo QI fosse fuori dal comune. Era un fisico, filosofo, scrittore di fantascienza e rivoluzionario vissuto in Russia tra il 1873 e il 1928. Tra le sue passioni c’era uno dei sogni che accompagna l’uomo sin dalla sua creazione, ovvero la ricerca dell’eterna giovinezza. Per questo obiettivo è stato il primo ad effettuare trasfusioni di sangue, utilizzando il plasma di persone giovani su corpi anziani. E’ morto proprio a causa del sangue infetto iniettato nelle sue vene, proveniente da un giovane affetto da malaria e tubercolosi.
– SIEUR FREMINET: Nel 1772 il francese Sieur Freminet ha cercato di inventare un dispositivo di respirazione a circuito chiuso per le immersioni subacquee che riciclasse l’aria espirata dall’interno della canna. Purtroppo, l’invenzione di Freminet si è rivelata un insuccesso e l’inventore è morto per mancanza di ossigeno dopo aver utilizzato il suo dispositivo per 20 minuti.
– MAX VALIER: Scienziato tedesco vissuto tra il 1895 e il 1930, fu l’inventore del motore a propulsione alimentata da liquidi per i razzi. Nel 1928 e nel 1929, Valier lavorò con Fritz von Opel su una serie di razzi per vetture aeromobili. Verso la fine del 1920, Valier stava concentrando i suoi sforzi sui razzi a combustibile liquida. Membro della società di studiosi Verein für Raumschiffahrt, nella Germania degli anni ’20, è morto il 17 maggio 1930 quando un motore alimentato ad alcool è esploso durante una fase di test a Berlino. Non voleva perdersi il momento di gloria, così decise di sperimentare di persona la sua invenzione di fronte a migliaia di spettatori.
– WILLIAM BULLOCK: Inventore della rotativa per la stampa, che dal 1863 hanno rivoluzionato il mondo dell’industria e della cultura (contribuendo alla diffusione dei quotidiani su larga scala). Purtroppo questa macchina innovativa è costata la vita al suo inventore: rimasto incastrato con la gamba in uno dei meccanismi durante una fase di pulizia, è stato costretto ad amputarla ed è morto di cancrena solo due settimane dopo l’operazione.
– HENRY FLEUSS: Nel 1876 l’inglese Henry Fleuss inventò un respiratore a ossigeno a circuito chiuso, una specie di tuta che utilizzava ossigeno compresso invece di aria compressa. La sua invenzione era originariamente destinata ad essere utilizzata nella riparazione della porta di ferro della camera di una nave allagata. Il suo inventore però decise di utilizzarla per un’immersione subacquea ad elevata profondità. L’uomo è morto proprio a causa dell’ossigeno puro, in quanto, sotto pressione, è tossico.
– THOMAS MIDGLEY: Un altro degli studiosi che ha fatto fare all’umanità un balzo in avanti: senza la sua invenzione oggi andremmo in giro con macchine a vapore. Chimico americano degli anni ’20, a lui si deve l’invenzione della benzina al piombo e dei clorofluorocarburi. Oggi però la sua invenzione è messa in disparte e su di lui si riversano le responsabilità del buco nell’ozono e dell’inquinamento su vasta gamma. E fu proprio a causa del piombo che ha contratto la poliomielite negli anni ’40. Bloccato a letto, ha trovato comunque il modo di costruire un complesso sistema di cavi e carrucole che gli permetteva di alzarsi senza bisogno di aiuto. Il 2 novembre 1944, all’età di 55 anni, Midgley morì di strangolamento quando rimase impigliato nelle corde del dispositivo da lui stesso creato.
– LOUIS SLOTIN: Slotin era uno scienziato che nel 1942, sotto il patrocinio del professor William D. Harkins dell’Università di Chicago, venne coinvolto nel Progetto Manhattan, ovvero il progetto della prima bomba atomica. A Los Alamos, il compito di Slotin era di eseguire delicatissimi test di criticità, prima negli esperimenti condotti sull’uranio da Otto Frisch, e quindi su nuclei di plutonio. Il 21 maggio 1946 Slotin rimosse gli spessori di sicurezza sugli strumenti con cui lavorava e utilizzò l’estremità di un cacciavite su un’emisfera di berillio, provocando una reazione “prontocritica” e una scarica di radiazioni ad alta energia. Fu esposto a una dose mortale di neutroni e radiazioni gamma, la stessa dose che avrebbe assorbito se, per ipotesi, si fosse trovato a 1500 m dall’esplosione di una bomba atomica. L’agonia di Louis Slotin durò nove giorni: morì il 30 maggio, portandosi dietro successivamente tre dei suoi collaboratori.
– AUREL VLAICU: Pioniere dell’aviazione rumena, nato nel 1882, tra il 1907 e il 1908 costruì il suo primo aliante che pilotò personalmente nel 1909. In quello stesso anno si trasferì a Bucarest, dove si dedicò alla costruzione dell’aeroplano “Vlaicu I”. Il pilota si alzò in volo su di esso il 17 giugno 1910. Con il successivo modello, il “Vlaicu II” del 1911, Aurel Vlaicu vinse nel 1912 diversi premi partecipando ad un concorso aereo ad Aspern, nei pressi di Vienna, al quale parteciparono altri 42 aviatori incluso Roland Garros. Morì a soli 31 anni durante il tentativo di attraversare i Carpazi con il suo “Vlaicu II”, schiantandosi su un versante dei monti.
– FRANZ REICHELT: Volare è sempre stato uno dei sogni dell’essere umano e questo sarto austriaco non fece eccezione. Oggi è considerato il padre del base jumper perché, tra fine ’800 e inizio ’900, ha tentato più volte salti nel vuoto armato di tuta alare. Il suo esperimento più noto è quello che ha portato alla sua morte: un salto dal primo piano della Torre Eiffel a Parigi il 4 febbraio del 1912. Erano 60 metri di caduta libera, armato di cappottone che doveva consentirgli di planare ma che, in realtà, lo fece schiantare al suolo. I medici dissero che era già morto d’infarto prima dell’impatto.
– VALERIAN ABAKOVKY: Valerian Abakovsky fu un inventore russo nato nel 1895, che morì quando la sua invenzione, l’Aerowagon, deragliò durante una corsa di prova. Si trattava di un vagone ferroviario ad alta velocità sperimentale, munito di un motore aero ed elica di trazione. Originariamente era destinato a portare funzionari sovietici in viaggio. Il 24 luglio 1921, un gruppo guidato da Fyodor Sergeyev condusse l’Aerowagon da Mosca alle miniere di carbone di Tula per testarlo. Sulla via del ritorno l’Aerowagon deragliò a causa dell’alta velocità, uccidendo tutti a bordo, compreso Abakovsky, allora 25enne.
– SYLVESTER H. ROPER: La sua ossessione era la sostituzione del cavallo come mezzo di trasporto e si dedicò allo sviluppo di qualcosa do motorizzato che permettesse all’uomo una maggiore velocità e un minor sforzo possibile. Inventore di una macchina a metà tra bicicletta e un velocipede alimentato a vapore, è morto nel 1896 durante una dimostrazione pubblica della sua creazione in Massachusetts. Raggiunta la velocità incredibile (per l’epoca) di 64 km/h la macchina si schiantò contro una recinzione. Non è ancora chiaro se lui sia morto di infarto a causa dell’incidente o sia stato proprio un infarto a causare l’incidente.
– WILLIAM NELSON: Quest’uomo fu un altro pioniere dei motori con camera a scoppio, padre di della motocicletta che ancora oggi ci permette gli spostamenti su due ruote. per un malfunzionamento dell’alimentatore del combustibile William Nelson morì nel 1903 nel corso del collaudo della sua invenzione, prendendo fuoco in sella alla sua motocicletta.
– HORACE LAWSON HUNLEY: Creò il primo esempio di sottomarino a trovare impiego con successo nel corso di un conflitto, la CSS H. L. Hunley che era un battello appartenente alla Marina degli Stati Confederati d’America. L’Hunley passò alla storia come il primo sottomarino ad affondare una nave nel corso di un’azione di guerra, fatto eccezionale per l’epoca, mai più verificatosi sino alla prima guerra mondiale. Horace Lawson Hunley morì a bordo del suo sottomarino, affondato nel corso della Guerra Civile statunitense nel 1863.
– PERILLOS DI ATENE: Di tutti gli inventori di questo elenco, questo ragazzo potrebbe essere quello che più meritava di morire per mano della sua invenzione. Attorno al 550 A.C. Périllos era un colatore di bronzo che ha progettato un dispositivo chiamato “il toro di bronzo”, studiato per essere utilizzato sui criminali. La sua “opera” era un toro finto in bronzo con alcuni incavi al suo interno che permettessero di far passare l’aria surriscaldata e i vapori che circolavano al suo interno. I prigionieri venivano rinchiusi dentro e tostati a morte da un fuoco accesso sotto la struttura. Il dispositivo è stato anche progettato per incanalare le urla del prigioniero che bruciava facendole uscire dal naso come se fosse il respiro del toro. Périllos ha proposto la sua invenzione a Falaride, un signore tiranno di Agrigento in Sicilia. A seguito di questa realizzazione l’ideatore è stato messo dentro con il fuoco acceso. L’esperimento fu un vero successo e piacque davvero molto al sovrano che utilizzò il toro moltissime volte nella sua vita, ovviamente a scapito di Périllos e di tutte le persone scomode.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere