La strega di Chesterville

Avete mia visto il film The VVitch? Personalmente ho visto molti film sulle streghe, ma questo mi ha davvero colpito per la storia, il realismo senza grandi effetti speciali e soprattutto il fatto di essere in un certo plausibile (ovviamente riportandolo alle credenze del periodo in cui è ambientata).
La storia è molto semplice: nel New England William, un religioso predicatore, viene allontanato dalla comunità puritana in cui vive per il suo estremismo nell’interpretazione della parola di Dio e assieme a lui viene allontanata anche la sua famiglia. Costretto a rifugiarsi ai bordi di un bosco, vedrà svilupparsi l’odio tra i membri della famiglia, che vengono messi l’uno contro l’altro da bugie, omissioni, superstizioni, reciproche accuse, fino all’accusa verso la figlia adolescente di essere una strega.
La cosa curiosa di questo film la si legge alla fine nei sottotitoli: il film è tratto da «giornali, diari e resoconti giudiziari del tempo (XVI secolo)».
Il film merita davvero e in questo articolo l’ho preso come esempio proprio perchè la vicenda che voglio raccontarvi ci assomiglia molto. Siamo però in Illinois, in una cittadina chiamata Chesterville, ancora molto legata al passato e alle tradizioni. Lì vi risiede una comunità Amish che da secoli tramanda le tradizioni del loro rigido pensiero: il tempo a Chesterville sembra essersi fermato e la gente preferisce muoversi a cavallo, illuminare la notte con i lumi ad olio, vivere senza tecnologia e di cose semplici reperibili in natura.
Non molto distante da Chesterville c’è un piccolo cimitero, appositamente isolato dagli abitanti e difficilmente raggiungibile per chi non sa come muoversi lungo i sentieri; lì, tra le tante tombe, ce n’è una molto particolare sopra la quale è cresciuto un albero imponente: quella è la tomba della Strega di Chesterville!
La sua storia si tramanda di generazione in generazione, ma il suo nome è stato dimenticato e anche la lapide è talmente erosa da rendere le incisioni impossibili da leggere. Per comodità la chiameremo Lucy.
Nel 1600 Lucy era una ragazzina schietta, ribelle e a volte irrispettosa; era in pratica un’adolescente di 15 anni che voleva vedere il mondo e non restare confinata nella piccola e rigida comunità. Quei suoi atteggiamenti di certo non contribuirono a renderla piacevole agli anziani del villaggio, che spesso si trovavano a discutere sulle punizione da infliggerle per il suo carattere troppo anticonformista.
Il culmine della tensione lo si raggiunse quando la ragazza sfidò apertamente l’autorità degli anziani protestando vibratamente per i loro modi ingiusti di trattare le mogli e i figli: probabilmente volarono parole grosse e la sua irruenza fu tale che il piccolo villaggio la etichettò come una strega, e gli Amish anziani decisero di bandirla dalla comunità. Assieme a lei il paese bandì anche la sua famiglia che fu costretta a rifugiarsi in una vallata non molto distante e vivere in una capanna di pietra e fieno usata dagli allevatori in estate.
Pochi giorni dopo quella decisione il corpo senza vita della 15enne venne trovato da un contadino in un campo vicino a Chesterville; i genitori di Lucy pregarono gli anziani del villaggio di darle una degna sepoltura nel cimitero della comunità, ma loro si rifiutarono e decisero di seppellire la strega durante la notte e di piantare un grande albero sulla sua lapide per intrappolare la sua anima nel terreno in modo che non potesse tornare indietro e cercare vendetta.
Secondo i racconti Amish il costruttore di bare e becchino della comunità vide più volte il fantasma della ragazza davanti alla sua porta di casa e gli anziani, il giorno prima della sepoltura, ebbero terribili incubi riguardanti il diavolo e un sabba di streghe.
Quando Lucy venne seppellita, tutti erano timorosi perché temevano che sarebbe tornata dall’Aldilà per portare sfortuna e sciagure alla comunità che l’aveva abolita, così permisero alla famiglia di tornare tra di loro e, oltre all’albero, fecero una recinzione in ferro battuto per tenere la gente lontano dall’albero e non disturbare la sua anima.
Ancora oggi la lapide e la pianta sono visibili, ma sul tronco dell’albero c’è un profondo e antico taglio trasversale che la comunità Amish ha interpretato come l’azione di qualcosa di sovrannaturale che abbia voluto liberare lo spirito della strega. La comunità non osa nominarla perchè ha paura che lo spirito un giorno torni per vendicarsi.
Molti raccontano di strani rumori nel cimitero e di figure femminili vicino la tomba durante il plenilunio. Anche molti curiosi si sono addentrati nel bosco a osservare la tomba e hanno riferito di aver visto sfere incandescenti nel bosco ed aver ascoltato suoni provenienti dall’albero e dalla lapide.
Nella comunità Amish c’è una forte convinzione che se l’albero dovesse morire o essere rimosso l’ira di Lucy si abbatterà su Chesterville e tutti si adoperano per scacciare chiunque si avvicini alla lapide della strega e ad aggiustare periodicamente l’inferriata attorno alla tomba in modo che il suo spirito resti sempre confinato al suo interno.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere