Le Red Rooms del Deep Web

Questo argomento sembra talmente semplice da essere quasi scontato, ma vi accorgerete che è tutt’altro che così. Molti di noi, anche solo per curiosità, abbiamo cercato di informarci su internet se esiste veramente il deep web e fino a che punto i siti scendono nell’illegalità. Le Red Room sarebbero “l’apoteosi dell’illegalità”, dove attraverso un live streaming gli spettatori possono decidere il destino di una vittima, fino ad arrivare perfino alla sua morte.
Ma esistono davvero siti del genere o sono un leggenda metropolitana? Cercherò di arrivarci per passi.
Il termine “Red Room” deriva dalla leggenda metropolitana giapponese “Red Room Curse”, che sua volta si rifà ad un’animazione horror creata in Adobe Flash del 2000 in Giappone. Quindi, se proprio vogliamo essere pignoli, non troveremo mai un sito chiamato “Red Room” nel deep web (a meno che gli autori non siano molto, molto stupidi).
Fino a qualche anno fa le stanze rosse erano considerate una bufala inventata da qualche individuo perverso e con una pessima morale, ma oggi, pur non avendo prove inoppugnabili dell’esistenza di questi siti, la gente è portata a pensare che esistano e che abbiano anche molti iscritti.
Prima di parlarvi delle Red Room dovrei descrivervi cosa è il deep web, ma anche quest’argomento richiederebbe molto spazio dell’articolo (ho scritto un articolo sul deep web che vi invito a consultare); semplificando possiamo dire che il deep web è il 98% del web a cui noi non possiamo accedere con i normali motori di ricerca, sebbene qualcuno di tanto in tanto riesca a raggiungere siti illegali che ne fanno parte. Il deep web non è tutto “malvagio”, ma man mano che si va in profondità i siti illegali aumentano e aumentano anche i problemi per chi ci naviga. Pedofilia, traffico di droga e armi, video di squartamenti, chat di persone cannibali o perverse, assassini a pagamento… nel deep web di può davvero trovare di tutto, compresi hacker e criminali che potrebbero rovinarvi la vita.
Per ora parliamo di leggenda: facciamo finta che le Red Room non esistano e che siano solo nei sogni perversi di qualche pazzo.
Delle Red Room nessuno ne vuol parlare apertamente e chi lo fa vuol passare per anonimo: ecco parchè sono andato a cercare notizie su siti come 4chan e reddit (dove gli utenti sono anonimi). Lì si racconta la leggenda di siti in cui c’è il video in diretta di una stanza, solitamente spoglia ed essenziale in modo da non lasciare indizi che ne facciano rintracciare il luogo, in cui c’è un prigioniero (solitamente una ragazza, un bambino o un animale). La vittima viene brutalmente picchiata, torturata, stuprata e talvolta uccisa di fronte agli occhi degli spettatori che possono anche decidere il destino o le azioni che deve eseguire il “boia”.
Perché, direte voi… Per soldi da una parte, per piacere perverso dall’altra.
Esiste gente così malata da voler vedere torturare o morire una bambina o una giovane ragazza? Beh, se avete letto qualche mio articolo sui serial killer saprete la risposta.
Sempre secondo la leggenda chi ha “l’onore” di entrare in una Red Room (ci sarebbe un’accurata selezione per evitare che si introducano agenti dell’FBI o autorità di sicurezza) può semplicemente assistere a ciò che succede o digitare in chat e pagare affinché alla vittima succeda qualcosa: si usano i bitcoin (la valuta in rete, poco rintracciabile e più sicura) e a seconda dell’azione che si vuole far eseguire al torturatore si paga una cifra.
Nelle stanze rosse i video sono generalmente molto espliciti: si va dalle molestie, alla tortura e allo stupro; se uno spettatore volesse (ad esempio) che la vittima venga frustata paga la cifra richiesta in chat e vedrà in diretta esaudita la sua richiesta…
Capirete anche voi che se le Red Room fossero reali sarebbero video di crimini talmente gravi che perfino assistere vorrebbe dire esserne complici, figuriamoci commissionare dolore, sevizie o peggio ad una vittima.
Come si entra in una Red Room? Sempre secondo ciò che dice la gente anonima, navigando nel dark web (la parte oscura del web) si possono fare moltissime cose e una di queste è entrare in chat private di persone dai gusti un po’ “particolari” e si entrerà in contatto con utenti che inizialmente testeranno la vostra personalità e cercheranno di informarsi su chi siete. Se passerete il primo “test” qualcuno potrebbe proporvi altre pagine nascoste, dandovi indirizzi privati sempre più particolari e e che propendono per le vostre richieste… fino a chiedervi un l’id-mail a cui vi scriverà il proprietario del sito web che state cercando.
Inserisco qui una piccola curiosità: Armin Meiwes, vi dice niente questo nome? Anche su di lui ho scritto un articolo tempo fa; ad ogni modo Meiwes nel 2001 inserì un annuncio sul sito web “The Cannibal Cafè” (un sito di centinaia di persone che raccontavano l’esperienza o la voglia di mangiare carne umana) in cui esprimeva il desiderio di mangiare una persona e gli risposero diversi utenti fin quando non trovò quello giusto che si fece uccidere e divorare!
Ma andiamo avanti. Una volta contattati dal proprietario della Red Room questo invierà i dati dove pagare l’entrata al sito e le eventuali richieste di azione sulla vittima; infine invierà il link e abiliterà lo spettatore permettendogli l’accesso alla stanza rossa. L’utente generalmente può dar sfogo alle più perverse fantasie (perché tutto ha un prezzo) e può fare richieste come torture specifiche, taglio di parti del corpo e perfino la morte. Spesso ci sono più spettatori e a quel punto le richiesta andranno fatte a turno.
Ok, potrei raccontarvi tante altre “dicerie” sulle Red Room; ma alla fine, esistono o sono solo fantasia?
Io non so rispondervi in maniera definitiva perché non ho mai avuto il coraggio nemmeno di accedere al deep web, ma ci sono due casi emblematici di cui si racconta in tuta la rete che sembrano dimostrare che questa cose siano reali:

– Il primo è un video di alcuni soldati dell’ ISIS che decapitano un soldato turco: le immagini meno crude di questo video vennero date qualche tempo fa ai telegiornali e si seppe successivamente che l’esecuzione venne preannunciata sul web (deep web ovviamente) fornendo agli spettatori data e ora del’esecuzione in modo da vederla in diretta su un indirizzo abilitato solo per l’occasione.

– Il secondo è opera di uno dei peggiori esseri umani mai nati su questo pianeta: si chiama Peter Gerard Scully, un australiano che si era trasferito nelle Filippine per creare un sito pedopornografico segreto chiamato No Limits Fun”, per il quale gli utenti pagavano anche 10.000 $ per vedere stuprare delle bambine da lui, dalla sua fidanzata e da altri mostri mascherati. Il peggiore dei video registrati da Scully è “Daisy’s Destruction” in cui una bambina di circa 2 anni viene stuprata fino alla morte. Peter Scully è stato processato per la tortura e l’abuso sessuale di almeno 8 bambine, tra cui una di appena 18 mesi, e la creazione diffusione e commercio di materiale pedopornografico per un giro di milioni di dollari.
Sono ancora delle leggende le Red Room?
Dopo tutto ciò che vi ho raccontato non posso comunque darvi la certezza che esistano o meno, ma mi sento di dire che la cattiveria umana non ha limiti e che, visto ciò che la cronaca nera di tanto in tanto porta a galla, credo che certi siti esistano, purtroppo.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere