Ruby: la bambola posseduta

Tempo fa accennai ad una coppia di investigatori del paranormale molto famosa in America che viaggiano in tutti gli stati per compiere studi su fenomeni e oggetti misteriosi. Si chiamano Greg Newkirk e Dana Matthews e negli Stati uniti godono di un’ottima reputazione. I due hanno anche instituito il “Traveling Museum of the Paranormal”, un museo nel quale ripongono tutte le reliquie e gli oggetti donati loro o trovati durante le loro investigazioni. Tra le molte centinaia di oggetti c’è anche Ruby, una bambola ritenuta tra le più infestate del pianeta.
Ruby è stata donata al museo da una donna di nome Meghan che la trovò nel 2010 nella vecchia mansarda della casa ereditata dai genitori. Meghan sapeva dell’esistenza della bambola e le era stato anche detto che per molti anni era stato oggetto di contesa tra i parenti, ma la contrario: ognuno di loro voleva sbarazzarsene e si arrivò anche a litigi e dispute. Perché allora non gettarla o venderla? Perché erano tutti convinti che la bambola fosse posseduta da uno spirito vendicativo legato alla famiglia e che se avessero tentato di liberarsene avrebbero scatenato le sue ire.
A Meghan sin da piccola venne spiegato che Ruby apparteneva alla famiglia e che era al centro di una storia complicata e scomoda, al punto che nemmeno seppellendola o eseguendo un esorcismo si sarebbero liberati dell’entità che la governa.
La bambola apparteneva ad una parente paterna di Meghan che morì da bambina di tubercolosi agli inizi del 1900. A Meghan venne detto che la bambina morì tenendo in braccio Ruby, a cui era attaccatissima, e che probabilmente lo spirito della bambina si è trasferito nel fantoccio per continuare a sopravvivere e restare con i familiari. Da piccola Meghan chiese alla madre di vedere la bambola e poter giocarci, ma lei le disse che il suo posto era in soffitta e che non doveva essere disturbata per nessun motivo.
La madre era solita raccontare che la famiglia aveva scelto di nasconderla in soffitta perché la bambola, oltre ad non essere bella di suo, terrorizzava chiunque le stesse vicino facendo accadere cose molto strane, come mal di testa, stanchezza, nausea e addirittura allergie; non solo: la cosa più spaventosa era che chiunque la toccasse e ci giocasse per qualche minuto finiva per ammalarsi con febbre alta nel giro di qualche giorno.
La famiglia di Meghan, molto religiosa e superstiziosa, si affidò anche ad un medium negli anni ’60 per scacciare l’entità che sembrava infestare la bambola, ma al posto di un miglioramento per un lungo periodo le cose in casa peggiorarono e Ruby, sballottata da casa a casa, portava con sé malesseri, malattie e sfortuna. Nei suoi pressi accadevano anche fenomeni paranormali di levitazione, rumori nelle pareti, strani lamenti nella notte, pianti e sensazioni di essere spiati; si decise così di chiuderla in una scatola e metterla in soffitta lontano dalle persone.
Quando Meghan ha ritrovato la bambola, conoscendo la fama di Greg Newkirk e Dana Matthews (che hanno anche una rubrica alla radio), ha chiesto ai due di investigare su Ruby e alla fine l’ha donata al museo del paranormale della coppia.
In un primo momento Ruby nella sua nuova sede non ha mostrato nulla di speciale e si è pensato che attorno a lei fossero stati orditi dei racconti basati su coincidenze o false credenze, ma gli effetti del contatto con la bambola sono venuti a galla man mano che passava il tempo.
Molti che entrano in contatto con Ruby, pur non manifestando alcun malessere o malattia, iniziano a comportarsi in modo molto strano e sin dai primi minuti: si è notato che quasi la metà delle persone che hanno preso Ruby in braccio sono state sopraffatte da sentimenti materni, iniziando a dondolarla avanti e indietro come se fosse un bambino; alcune addirittura hanno versato lacrime a causa di un “travolgente e improvviso affetto per lei”.
Alcuni visitatori del museo, oltre ad avvertire queste sensazioni materne senza rendersene conto, hanno riportato una sensazione molto strana, come un messaggio telepatico al loro cervello che dice: “Non sono spaventosa, non voglio fare del male”.
Anche Greg e Dana sono convinti che l’entità che risiede dentro Ruby non si malvagia: nonostante i vestiti macchiati e il volto incrinato, Ruby non ha mai fatto nulla di particolarmente spaventoso, al massimo ha fatto provare emozioni di pena o di amore materno.
Una delle testimonianze più celebri riguardo a Ruby giunge da Lisa Taylor-Horton, autrice e organizzatrice della Haunted America Conference: la donna scattò molte fotografie ad oggetti considerati infestati e tra queste ne fece una a Ruby; quando riguardò la fotografia sul suo telefono la bambola Ruby sorrideva.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere