È possibile parlare con l’aldila? Esiste davvero un telefono spiritico?

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Thomas Edison aveva provato a costruire un telefono che permetteva la comunicazione con l’aldilà

Edison, è noto per l’invenzione e lo sviluppo di dispositivi come il fonografo e la lampadina ad incandescenza. Tuttavia, l’inventore è meno noto per essersi dedicato alla creazione di un dispositivo, che permetteva la comunicazione con l’aldilà, dando quindi la possibilità di parlare con i defunti.

Non si è saputo nulla sullo “Spirit phone” fino al 1948.

16 Anni dopo la sua morte, viene scoperto, tradotto e pubblicato, il suo diario originale.

L’ultimo capito del memoriale, era intitolato “Spiritismo”, una raccolta di saggi in cui Edison parla delle sue credenze nell’aldilà e in un modo per comunicare con i morti.

In alcune tracce Edison dice:

“Credo, a torto o a ragione, che la vita è indistruttibile… io sono propenso a credere che la nostra personalità in seguito sarà in grado di influenzare la materia. Se questo ragionamento è corretto, allora, siamo in grado di evolvere uno strumento così delicato da essere interessati a manipolare e muoversi nello studio, e credere fermamente che la nostra personalità può sopravvive nell’altra vita, tale strumento, messo a disposizione, dovrebbe registrare qualcosa… Sono stato al lavoro per qualche tempo alla sua costruzione, un apparato per vedere se è possibile contattare le persone che hanno lasciato questa terra e comunicare con noi”.

L’inventore comincio a lavorare al progetto del “Telefono spiritico”, verso la fine del 1870. Amplificando il suono da uno dei suoi fonografi, nella speranza che nel rumore di fondo avrebbe contenuto le voci degli spiriti. Sicuro che avrebbe funzionato fece un patto con uno degli ingegneri, William Walter Dinwiddie, secondo cui il primo dei due che sarebbe morto, avrebbe tentato di contattare l’altro dall’aldilà.

Se Edison sia riuscito a comunicare con gli spiriti rimane ancora un mistero.

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