L’uragano Ike e il mistero della casa superstite

Tra i modi più devastanti con cui la natura può manifestarsi ci sono sicuramente gli uragani. Dalle nostre parti ci colpiscono relativamente poco, ma negli Stati Uniti sono artefici di disastri incredibili.

Una volta agli uragani veniva dato esclusivamente nomi femminili, ma nel 1979 in seguito alle proteste del movimento femminista si è deciso di alternare nomi femminili e maschili a rotazione seguendo le lettere dell’alfabeto.
Uno dei più catastrofici degli ultimi anni è stato Katrina che nel 2005 ha ucciso quasi 2.000 persone e ha causato danni per oltre 82 miliardi di dollari. Non a caso è entrato a far parte dei cinque uragani più devastanti della storia degli Stati Uniti. Si è formato sopra le Bahamas il 23 agosto 2005, raggiungendo la categoria 5 sulle coste statunitensi (la massima intensità) e radendo al suolo intere città sia sul mare che nell’entroterra. Delle molte cittadine colpite da Katrina io vi parlo di quella più devastata, al punto che si stimò la perdita del 98% delle costruzioni sulla terra ferma: Gilchrist, in Texas.
Gilchrist si trova nella contea di Galveston e quanto ad uragani non è di certo una cittadina fortunata: dopo che Katrina l’ha rasa al suolo non è bastato armarsi di pazienza e olio di gomito (e molti soldi) per ricostruirla perché tre anni dopo, il 16 settembre 2008, arrivò Ike che fece nuovamente strazio delle costruzioni e le distrusse completamente. Completamente tranne una casa.
La tempesta colpì e spazzò via tutto quello che c’era sul suo cammino fino all’autostrada della baia di Galveston, ma la casa di Warren e Pat Adams rimase quasi illesa, con danni rimediabili con una minima spesa.
Ma come è possibile? Vi riporto la spiegazione scientifica e quella che tira in ballo il paranormale, ma per forza di cose devo iniziare dalla seconda.
Iniziamo dal fatto che le foto della casa apparse sui giornali di tutta America sono vere, certificate e confermate da tutti: quella fu l’unica casa a resistere all’uragano Ike in tutta la baia; chiunque, anche il più scettico, vedendo quelle foto sarebbe portato a pensare che non sia solo questione di fortuna, ma ci sia qualcosa di più.
Le voci degli abitanti ritornati a Gilchrist vogliono che quella casa sia stata il sito di un grande esorcismo effettuato nel 1988, dopo che un’entità malvagia afflisse per diversi mesi sia la famiglia che ci abitava al tempo, sia la stessa costruzione. Stando sempre a ciò che si racconta, la casa era di fianco alla chiesa battista (e lo era effettivamente fino al 2005 quando Katrina si portò via tutto, compreso casa e chiesa) ed era sorta sul terreno del vecchio cimitero, che con le leggi di tutela contro le epidemie venne trasferito nella periferia della cittadina.
Gli amanti del paranormale credono che l’edificazione della casa abbia risvegliato un’entità demoniaca e che questa venne scacciata da diversi esorcisti che crearono in essa una sorta di scudo protettivo contro altre eventuali entità; quello scudo avrebbe difeso e salvato la casa degli Adams.
La storia, che tutt’oggi viene raccontata in rete e in tutta la baia di Galveston, però ha un “neo”: Warren e Pat Adams fecero costruire la casa nel 2005 dopo che Katrina ebbe spazzato via tutto, quindi non si tratta della prima casa (quella in cui avvenne il fatidico esorcismo), ma di un edificio costruito successivamente. Posti davanti a questa osservazione gli abitanti della zona difendono il loro pensiero affermando che è molto probabile che i precedenti proprietari abbiano indebolito “lo scudo” con frequenti litigi in famiglia, reazioni eccessive anche in pubblico e un tangibile malessere che molti avvertivano quanso li incontravano; gli Adams, persone più socievoli e tranquille, avrebbero ristabilito la protezione spirituale che avrebbe salvato i loro averi.
Non bisogna essere degli scettici per capire che la versione sovrannaturale sia un po’ sospetta, ma nemmeno quella scientifica e più realistica è migliore.
Torniamo al fatto che la casa di Warren e Pat Adams fu una delle poche cose rimaste quasi intatte a Gilchrist (la seconda cosa più grande che fu miracolata dall’uragano fu il rimorchio del trattore di un certo Gary Jenkins, e ciò dovrebbe far riflettere): si giustifica il fatto che la costruzione si è salvata da Ike perché quando è stata costruita nel 2005 si è provveduto ad dotarla di tecnologie costruttive antisismiche e resistenti agli uragani. Bene, è un’affermazione plausibile, non trovate? La casa ha resistito perché sollevata dalle fondamenta, perché la diposizione dei ferri era secondo le nuove normative, perché i materiali non erano scadenti come molte altre case della baia…
Il fatto è che quella non fu l’unica casa costruita secondo quei criteri: tutti o quasi gli edifici innalzati dopo la devastazione causata da Katrina seguirono quelle normative, eppure solo una casa è stata risparmiata da Ike.
Allora si tira in ballo l’ipotesi della coincidenza: la casa ha retto perché si è trovata nell’occhio del ciclone, dove i venti viaggiano a velocità pressoché nulle. Anche questa ipotesi fa storcere il naso e per due motivi: primo, il tornado doveva arrivarci sopra la casa, non si è creato sopra di essa, quindi l’avrebbe spazzata via prima di farla entrare al centro dell’uragano; secondo, Ike non si è fermato sulla baia di Galveston ma molto più nell’entroterra quindi se davvero la casa è stata al centro della tempesta è stato per poco tempo (la velocità di Ike era di 180 km/h)
Che cosa è successo che ha salvato la casa degli Adams nel 2008? Perché solo lei e nessun’altra costruzione? Questo sì che è un vero mistero…

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere