strutture-sotto-terraQuelle enormi, colossali strutture sotto terra

Come è strutturato il nostro pianeta? La scienza afferma che la Terra, intesa come oggetto solido, è suddiviso in tre parti principali: la crosta che arriva ad una profondità variabile tra i 5 e i 70 km, il mantello ( si divide in esterno e interno ma non importa ora) che arriva fino a circa 3.000 km e poi il nucleo che riempie oltre metà della profondità del pianeta.
Ho scritto “riempie” per un motivo ben preciso: a parte alcuni insignificanti vuoti di caverne sotterranee, che in ogni caso non superano i 3 km di profondità, i geologi, i geofisici e tutti gli scienziati che si sono occupati di studiare la stratificazione della Terra sono convinti che il nostro pianeta sia un oggetto compatto molto simile ad un sfera.
La scienza, si sa, non è confutabile, anche se il foro più profondo mai effettuato ha raggiunto a malapena i 12 km di profondità, anche se le incertezze sono non di qualche chilometro, ma di centinaia di chilometri e non si sa nemmeno effettivamente dove finisca la crosta terrestre, anche se nelle più recenti misurazione sono state riscontrate anomalie immense rispetto al modello matematico del nostro pianeta.
E’ proprio di una recente anomalia che voglio parlarvi, ma prima lasciate che vi scriva l’essenziale sulla teoria alternativa a quella della Terra compatta.
Credo tutti abbiate sentito parlare di Agarthi ( o Agartha) e della teoria della Terra cava. Quest’idea è vecchia di secoli e perfino Platone la enunciò in alcuni suoi saggi. Questa teoria fu formulata in termini scientifici ( eh sì, proprio così) nel XVII secolo, ma come ho scritto la rigidità delle menti scientifiche del tempo e di oggi l’hanno relegata alla pseudoscienza, anche se oggi trova un certo seguito presso alcuni sostenitori di teorie del complotto.
Nel 1692 Edmund Halley fu uno degli esponenti dell’idea che la Terra fosse formata da un guscio esterno spesso circa 800 km, con due altri gusci interni concentrici e un nocciolo interno. Questi gusci avrebbero avuto all’incirca le dimensioni dei pianeti Venere, Marte e Mercurio e sarebbero separati da atmosfera vivibile per le specie viventi. Halley propose questa teoria per cercare di spiegare alcuni risultati anomali ottenuti dalla bussola.
Ad oltre 300 anni di distanza una clamorosa scoperta potrebbe rafforzare la convinzione di molti teorici del complotto: nel 2015 alcuni ricercatori dell’università dell’Arizona hanno trovato 2 strutture gigantesche situate 2.896 km sotto la superficie del nostro pianeta. Le strutture sono circa 100 volte più alte del monte Everest, e la loro origine e la composizione esatta è sconosciuta.
Le enormi strutture sono grandi come l’Europa, si trovano nell’emisfero australe e sono composte di un materiale diverso da quello del resto del mantello.
Oltre a queste due sono state rilevate numerose altre anomalie, come alcune cavità che si diramano all’interno del nostro pianeta per centinaia di chilometri, come se fossero ingressi che condurrebbero alle due strutture. Parallelamente a questa scoperta un’altro studio sulla stratificazione terrestre ha confermato l’esistenza di ossigeno libero sotto il mantello terrestre, oltre ad un enorme oceano situato a circa 700 km più in basso della superficie, precisamente sotto il Sahara.
Le due strutture sotterranee sono disposte sui lati opposti del nostro pianeta, una sotto l’Oceano Pacifico e l’altra sotto l’Oceano Atlantico e sembrano formate da materiali spinti verso il basso dal movimento delle placche tettoniche.
Secondo Edward Garnero, coordinatore dello studio presso il dipartimento Earth and Space Exploration dell’università, c’è ancora molto da scoprire sulle strutture misteriose, ma c’è un concreto sospetto che sorreggano enormi volte e che troneggino su ampi spazi vuoti al’interno del nostro pianeta.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere