I ragni paracadutisti australiani

La maggior parte degli esseri umani teme (forse si dovrebbe parlare di ribrezzo) molti piccoli animali con cui spesso è costretta a convivere: millepiedi, topi, serpenti, scarafaggi, zanzare, vespe, ragni…
Forse la ragione di queste fobie sta nel fatto che non è possibile sterminarli completamente, si muovono spesso nei nostri ambienti inosservati (sappiamo che ci sono, ma non sappiamo dove sono!), appaiono per pochi istanti e capita che provino a salirci addosso.
Per quelli come me che sono aracnofobici c’è una bella notizia: la famosa diceria secondo cui ogni anno ingeriamo almeno 8 ragni mentre dormiamo è falsa. Fu inventata nel 1993 e apparve su un giornale di elettronica solo per dimostrare che la gente è portata a credere a qualsiasi cosa.
Purtroppo però c’è qualcosa di molto, molto peggio: anche se molti lo sospettano già, ogni giorno ingeriamo insetti e ragni senza saperlo, o almeno parti di essi. La FDA (Food and Drug Administration) accetta la presenza nei cibi di un certo quantitativo di “impurità” come arti di insetti, ali e tutto il resto: oltre a non essere nocivi per l’uomo sarebbero addirittura una fonte proteica. Chi lavora o ha visto lavorare nelle campagne sa benissimo che quando si hanno imprese che vendono all’ingrosso non si va molto sul sottile e per i cibi che vengono tritati o ammassati di mezzo ci vanno ben più che qualche ragno: un esempio è il cacao per cui è stato stimato che ogni 100 g di prodotto ci siano oltre 50 piccoli resti di insetti.
Potrei andare avanti all’infinito, ma giusto per chiarirci ragioniamo su una cosa che abbiamo visto quasi tutti fare: secondo voi, quando si spreme l’uva per il vino (o le olive per l’olio, o si fa la passata di pomodoro, sempre all’ingrosso intendo) gli acini vengono puliti uno per uno? Questo è un esempio di come li mangiamo… e non mi dite che non lo sapevate!
Occhio non vede… sicuramente viviamo più a cuor leggero! Ma non è dei segreti del nostro cibo che voglio parlarvi, bensì di qualcosa visibile che farebbe venire sicuramente un malore a chi come me non ama particolarmente i ragni. Lo sappiamo tutti: ragni e insetti si insinuano nelle nostre case, nei nostri mobili e perfino nei nostri letti; ora partendo da questa consapevolezza immaginate di svegliarvi un mattino e di vedere dalla finestra milioni di ragnatele posate ovunque a perdita d’occhio… Succede quasi ogni anno a maggio in Australia, o almeno in alcune zone.
I ragni in questione fanno parte della famiglia della Linyphiidae: sono ragni piuttosto piccoli che anche da adulti non superano quasi mai il centimetro e mezzo; tuttavia questi aracnidi si sono specializzati nello spostarsi anche per lunghe distanze volando nel cielo e soprattutto in massa. L’entomologo Rick Vetter dell’Università di Riverside è convinto che questo fenomeno avvenga continuamente nei mesi più caldi, ma che passi quasi sempre inosservato perchè non tutti i ragni si spostano assieme: noi ci accorgiamo della migrazione quando vediamo immagini come quelle che vi metto a corredo del’articolo, ma non badiamo certamente al singolo ragno che plana dal cielo. Ad ogni modo, da un studio pubblicato sul Journal of Arachnology pare che l’invasione dei ragni “paracadutisti” che piovono dal cielo avvenga in prossimità o subito dopo un tornado, una tempesta molto potente o un’inondazione.
Il fenomeno è stato chiamato “mass ballooning event”, ovvero “evento aerostatico di massa”, e inizia quando milioni di ragni salgono fino al punto più alto del loro habitat (un albero, una roccia, un palo) e lanciano nell’aria decine di fili di seta a formare una sorta di vela con cui si lasciano trasportare dal vento verso zone più tranquille. Sono infatti le correnti ascensionali e i venti e trasportare i ragni e lo fanno per centinaia di chilometri. Sono stati osservati grandi quantità di questi ragni anche a 5 km di altezza e perfino molto a largo delle coste australiane.
Questo metodo ingegnoso permette ai ragni di viaggiare senza stancarsi fino a zone più sicure; lì, quando le ragnatele ricadono in terra, i ragni colonizzano la nuova regione e le loro ragnatele ricoprono tutto per ettari e ettari.
Secondo molti studiosi, tra cui Martyn Robinson, i ragni spostandosi con la “tecnica a mongolfiera” hanno colonizzato tutti i continenti e sono sempre tra i primi organismi a raggiungere isole sperdute, vulcani e luoghi normalmente irraggiungibili per tutti gli altri animali.
E ora veniamo alle invasioni vere e proprie. In molte zone del Texas, ma soprattutto in Australia, il fenomeno della pioggia di ragni avviene quasi ogni anno, ma sicuramente le più impressionanti avvenute di recente sono state due:

– Nel 2012 il Nuovo Galles del Sud era stato quasi completamente invaso dagli aracnidi: nell’aprile ci fu un’intensa alluvione che causò lo straripamento di diversi corsi d’acqua e la conseguente evacuazione di oltre 13.000 persone; tra tutte la città di Wagga Wagga fu quella maggiormente invasa dai ragni paracadutisti e nel giro di sole 24 ore si ritrovò totalmente ricoperta da una coltre bianca di seta.

– Nel maggio del 2015 il fenomeno si è ripetuto a Goulburn (sempre nel Nuovo Galles del Sud) e in Tasmania dove per chilometri e chilometri cittadine e campi vennero ricoperti di misteriose ragnatele, mentre milioni di piccoli ragni piovvero dall’alto per oltre tre giorni.

Che dire: sicuramente il fenomeno è tanto inquietante quando spettacolare; certo è che molti australiani ancora non si sono abituati all’idea dell’invasione dei ragni paracadutisti e quando avviene la loro discesa dal cielo se la danno a gambe lasciando perfino le loro case. Pensando a quelle scene sinceramente trovo la mia aracnofobia molto meno grave di quanto a volte mi pare.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere