La richiesta d’aiuto di Jennifer Groesbeck

Leggendo il titolo voi direte: “Cosa ci sarà di strano?”. Il fatto è che Jennifer chiese aiuto per la sua bambina quando lei era già morta!
Questa vicenda dimostra come l’amore sia così profondo da trascendere il velo che separa la vita e la morte: Jennifer Groesbeck, pur essendo deceduta da ore, ha tenuto abbracciata a se la sua bambina fino a quando sono giunti i soccorsi e addirittura il suo spirito ha invocato aiuto affinchè la sua piccola venisse salvata.
Jennifer Groesbeck era solita andare a visitare i suoi genitori a Salem e portare loro la sua bambina Lily di 18 mesi. Lei abitava a Springfield e suo marito faceva un lavoro che spesso gli impediva di seguirla, ma Jenny aveva una certa dimestichezza con l’auto ed era abituata a viaggiare. Quella strada l’aveva percorsa decine di volte, ma la sera del 6 marzo 2016 purtroppo fu l’ultima della sua vita.
Partì da casa dei genitori verso le 22 e probabilmente sapeva che l’asfalto era ghiacciato; le cause ancora oggi sono poco chiare, ma la polizia crede che sia stato proprio l’asfalto ghiacciato a farle perdere il contro del suv lungo lo Spanish Fork, un fiume a circa 50 km a sud di Salt Lake City. Secondo l’autopsia Jennifer è morta sul colpo sfondando il guardrail e facendo rovesciare il veicolo sulle rocce e poi nell’acqua ghiacciata del fiume.
La strada non era molto trafficata e fino alla mattina dopo nessuno si rese conto dell’incidente; fu una pescatore che verso le 11 vide la carcassa del suv semi-immersa e chiamò la polizia segnalando un possibile veicolo abbandonato nel fiume.
Ovviamente in questo caso gli addetti al recupero se la presero con comodo e fino a mezzogiorno non giunse nessuno, ma quando iniziarono le operazioni di recupero uno degli addetti si accorse che nell’abitacolo c’era qualcuno e chiamò d’urgenza i soccorsi e la polizia.
Alle 12.30, circa 14 ore dopo l’incidente, 4 vigili del fuoco si immersero nelle acque ghiacciate, guidate da una voce di donna che chiedeva aiuto disperatamente. Ci fu una corsa frenetica al veicolo, che venne agganciato e venne rotto il parabrezza per poter estrarre i corpi. I soccorritori trovarono le due persone a bordo: Jennifer Lynn Groesbeck, di 25 anni, era morta con una profonda ferita al capo e con il corpo per metà schiacciato tra le lamiere; in braccio teneva la piccola Lily per quanto possibile fuori dall’acqua gelida (e infatti il suo corpo era già in rigor mortis per il freddo). La piccola era addormentata e stava scivolando pian piano nel coma per l’ipotermia, ma per fortuna i soccorsi giunsero in tempo per salvarla.
Tyler Beddoes, uno dei soccorritori intervistati dalla CNN, disse di aver risposto alle suppliche della donna e le abbia addirittura detto:

«Stiamo cercando di fare il nostro meglio! Abbia solo qualche attimo di pazienza.»

Un abitante nella zona ha ammesso di aver sentito un forte rumore nei pressi del ponte verso le 23, ma di non essere riuscito a capire cosa l’avesse causato.
La piccola Lily ha passato diversi giorni in ospedale per il timore dei medici di danni cerebrali, ma il pericolo è stato scongiurato e pian piano si è riprese tornando la bambina vivace di sempre. Oggi vive assieme al padre e ai nonni paterni e sembra essersi completamente ristabilita.
La famiglia di Jennifer oggi, pur essendo ancora oggi afflitta dal dolore per la perdita della ragazza, non è rimasta sconvolta dalle affermazioni dei soccorritori ai giornali: sono certi che Jennifer sia stata la madre più amorevole del mondo e che il suo spirito oggi vegli sulla piccola Lily. A loro dire avrebbe fatto di tutto per la sua bambina, anche ritardare il trapasso pur di metterla in salvo.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere