I fantasmi di Villa Durazzo Pallavicini

“Ghost hunters” è il nome che molti gruppi di ricercatori del paranormale (in particolare fantasmi) hanno assunto negli ultimi anni dopo il successo planetario della trasmissione americana (Ghost Hunters appunto) nata il 6 ottobre 2004. Oggi dire “ghost hunters” è diventato talmente comune che è diventato quasi una moda e infatti si tende ad indicare tutte le associazioni che lavorano nell’abito del paranormale.

Personalmente ritengo che siano davvero poche le associazioni di ricercatori che operino scientificamente e con l’obiettivo reale di dimostrare l’esistenza di fantasmi; sono certo che molti, notando l’enorme successo (e il conseguente guadagno) della trasmissione, abbiano fiutato l’affare e giochino sulla convinzione di molte persone ingannandoli con video e immagini fin troppo eclatanti per guadagnarci ( se non materialmente in fama).
Ovviamente generalizzo, ma non faccio di tutta l’erba un fascio. La professione del ghost hunter si è molto affermata negli ultimi tempi e sono moltissimi i gruppi che scandagliano il territorio, anche italiano, alla ricerca di avvistamento scoop che li affermi in questo campo. Uno dei luoghi meno citato, ma che sembra essere infestato da almeno due fantasmi è Villa Durazzo Pallavicini, che si trova a Genova Pegli.

Il complesso formato dalla villa e dal parco venne commissionato nel 1837 da Ignazio Alessandro Pallavicini, nipote della marchesa Clelia Durazzo. L’intera opera richiese dal 1840 al 1846 e progettazione e realizzazione furono affidate a Michele Canzio, all’epoca scenografo del Teatro Carlo Felice.
La villa è corredata da un parco di quasi 10 ettari che è tra i maggiori giardini storici a livello europeo. L’intero parco è a pochi passi dalla passeggiata sul mare del quartiere di Pegli, e i suoi giardini sono di ispirazione romantica per chiunque.

Come ogni luogo storico, anche questo nasconde segreti e misteri e uno di questi sarebbero i fantasmi che ancora oggi si aggirano nel parco che è meta di migliaia di turisti ogni anno. Ho detto fantasmi perché ho trovato due fonti diverse che parlano di una fantasma, ma inequivocabilmente si tratta di due entità diverse.
Il più famoso, quello di cui hanno parlato anche i quotidiani, sarebbe lo spirito di Michele Canzio, proprio l’architetto che realizzò il parco. Secondo alcuni, l’uomo si impegnò a tal punto nella progettazione e realizzazione di Villa Durazzo Pallavicini da infonderci non solo la sua creatività, ma anche la sua stessa anima.
Lo scenografo morì nel 1868, lo stesso anno in cui nel parco avrebbe iniziato a manifestarsi un’entità traslucida ed eterea nei viali del parco. Pare che lo spirito di Cabzio si manifesti ad intervalli regolari e non a caso: ogni anno si mostrerebbe nelle domeniche primaverili e concentrerebbe le sue apparizioni anche in prossimità dell’anniversario della sua morte, una domenica di primavera appunto.

Le guide, i guardiani e il personale della Villa sono a conoscenza di questa presenza e molti di loro giurano di averla avvertita almeno una volta; i più fortunati affermano addirittura di aver visto il fantasma stesso, che si manifesterebbe come un uomo vestito in abiti ottocenteschi e che non sarebbe affatto disturbato dalla presenza di persone nel parco. Si dice infatti che le sue siano improvvise materializzazioni con l’intento di fare scherzi ai giardinieri e al personale che ci lavora; proprio per questo lo si definisce uno “spirito burlone”, simpatico e scherzoso quando era in vita: in alcuni scritti del tempo infatti si racconta della sua indole burlesca e dei molti scherzi che era solito fare ai teatranti.
Vi sarebbe però un secondo fantasma che di tanto in tanto apparirebbe nel parco della villa e di cui non si riesce a risalire ad un nome.
Tra le piante e le architetture che decorano i giardini di Villa Durazzo Pallavicini è stato più volte avvistato il fantasma di una ragazza dai lunghi capelli neri che a piedi nudi e con una lunga veste da notte bianca si soffermerebbe nei vialetti.
Le sue apparizioni sarebbero molto casuali, sia nei luoghi che nei periodi. La figura evanescente è stata vista molte volte ferma a fissare un punto indefinito davanti a se. A riportarne la presenza è stato qualche anno fa un gruppo di ragazzi che era andato a fare una passeggiata nel parco.

La figura è già lì al loro arrivo e la prima cosa che notarono tutti fu che era evanescente e che i suoi piedi non toccavano terra. Dopo i primi momenti di stupore, una delle ragazze del gruppo vinse la paura e si avvicinò lentamente alla figura per osservarla meglio. La ragazza disse che il fantasma non sembrava cosciente della presenza di altri e che continuava a guardare davanti a se muovendo la bocca come se stesse parlando con qualcuno, ma senza emettere alcun suono. L’impressione fu che la fanciulla fantasma fosse intenta in un discorso con qualcuno di invisibile di fronte a lei.
Oggi Villa Durazzo Pallavicini ha attirato l’attenzione di alcuni team di ghost hunter, sia liguri che piemontesi. Pare che qualcosa di strano sia effettivamente successo anche durante le indagini, ma ad oggi, oltre ai misteri del parco di Genova Pegli, c’è anche un profondo mistero riguardi i ridultati.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere