sfere verdi australianeLe misteriose sfere verdi australiane

I mari ricoprono il 71% della superficie terrestre ed in gran parte i loro fondali sono ancora inesplorati. Ciò lascia intendere che i misteri che essi nascondono all’uomo siano davvero tanti e ne sono una prova i frequenti ritrovamenti di oggetti sconosciuto e di creature non catalogate lungo le nostre coste.
Ogni anno vengono identificate centinaia di nuove specie marine, ma alcune lasciano i biologi davvero sconcertati perchè sembrano appartenere a mondi alieni e sono di difficile classificazione. Un esempio è stato il caso delle sfere verdi trovate sulle coste australiane nel 2014.
Il 22 settembre 2014 sulla spiaggia di Dee Why Beach, nei pressi di Sydney, sono apparse centinaia di palline verdi di dimensione di circa un pugno. Benchè non fosse periodo di balneazione ( in Australia inizia a novembre) c’erano molti testimoni quella mattina che facevano jogging o un semplice passeggiata sulla spiaggia e molti non poterono non notare quegli strani oggetti arenati un po’ ovunque.
Sia i bagnini, sia la gente comune affermarono di non aver mai visto nulla di simile e le descrissero come “oggetti galleggianti non identificati”. in effetti molte di queste piccole sfere di color verde intenso venivano scaraventate qua e la sul bagnasciuga e alcune erano ancora in balia delle onde e galleggiavano in attesa di giungere a riva.
Vennero chiamati gli studiosi dell’istituto di ricerca di Sidney che, dopo aver raccolto numerosi campioni fecero recintare la zona e mettere evidenti segnali di divieto di accesso. In realtà gli scienziati incaricati dello studio non avevano la più pallida idea di cosa fossero quelle sfere e si mostrarono piuttosto confusi alle domande dei giornalisti amatoriali e dei curiosi accorsi sulla spiaggia.
Il primo a notare le strane palline verdi fu Rae-Maree Hutton, un un membro del surf club locale che, intervistato dal Daily Telegraph, disse di essersi alzato verso le 5 del mattino per il suo solito giro di controllo sulla spiaggia. I giorni precedenti quell’evento c’era stata una tempesta piuttosto violenta e si prevedevano onde piuttosto interessanti per i surfisti, così il 22 settembre era stata organizzata una gara di surf a livello nazionale.
Rae però notò immediatamente le centinaia di sfere arenate e, non sapendo cosa fossero non le toccò e preferì avvertire le autorità di quel bizzarro fenomeno. Spiegò che avevano l’aspetto di spugne e che alcune di loro sembravano ” respirare”, contraendosi ed espandendosi con una certa regolarità. Rae poi si lasciò prendere dalle pressanti domande dei media è affermò che secondo lui erano uova di provenienza aliena.
Un altro testimone, Scarlett de Villiers, dichiarò che era una giornata molto ventosa ed il mare era molto mosso. Nonostante non sapesse la provenienza di quei misteriosi oggetti ne raccolse uno e lo osservò tra le mani: era molto morbido e confermava la natura spugnosa ipotizzata da Rae; era freddo e di forma quasi perfettamente sferica. Era la prima volta che vedeva una cosa del genere e ritenne che fosse un uovo pronto alla schiusa.
Durante la giornata moltissimi operatori in divisa prelevarono tutte le palline verdi sia sulla spiaggia che nei pressi della riva e un portavoce dell’istituto oceano grafico di Sidney svelò l’intrigato mistero: si trattava di “Aegagropila linnaei”, un’alga verde pluricellulare tipica delle coste del Giappone e che assume , appunto, una forma sferica di colore verde intenso. Questo tipo di alga è conosciuta più comunemente dei giapponesi come ” alga marimo”ed è venduta nei negozi di acquariofilia con il nome di “muschio a sfera giapponese “. Mistero risolto quindi… o quasi!
Il dubbio sulle dichiarazioni nacque nei giorni seguenti tra la gente del luogo, sopratutto per il fatto che la spiaggia continuò a restare recintata , con tanto di divieti di oltrepassare le barriere, divieti di toccare le palline verdi e addirittura la richiesta di segnalazione immediata di nuovi avvistamenti.
In effetti nei giorni seguenti sono state notate altre di queste palline verdi a forma di uovo e quello che ha attirato l’attenzione di tutti era il fatto che erano aumentate come dimensione, sebbene fossero molte meno che il 22 settembre.
Alcuni curiosi hanno cominciato ad indagare per conto proprio su internet sul fenomeno e hanno scoperto che quelle uova verdi sono apparse in seguito all’avvistamento di piccoli animali marini bioluminescenti che avevano “colorato” le acque di Newport nel mese di agosto.
Il Dr. Luke Hedge, dell’Istituto di Scienza Marina di Sydney, ha affermato che la luce blu presente nel mare proveniva da un gruppo di animali ancora non catalogati e che la bioluminescenza, comunemente di colore blu in superficie ( o rossa negli abissi), in quegli animali marini era di un intenso verde.
La comunità scientifica ovviamente non crede all’origine extraterrestre di queste sfere ed il professor Alistair Poore, uno scienziato dell’Università del New South Wales di Sydney, ha dichiarato che quelle palline potrebbero essere un tipo particolare e sconosciuto di alghe verdi.
Tuttavia la teoria del professor Poore non spiega la comparsa di queste sfere sulla spiaggia e che tale evento non sia mai avvenuto a memoria d’uomo in precedenza; inoltre molti studiosi del fenomeno hanno continuato a definire quelle sfere come “uova” che sembravano essere composte da materiale “vivo”.
Come ci si aspettava sulla cosa è calato un velo di silenzio e tutte le sfere verdi sono scomparse sia dalle spiagge che dai laboratori di ricerca di Sidney. Ufficialmente si è trattato di un’invasione di alga marimo, ufficiosamente… beh, dobbiamo fidarci di ciò che ci hanno detto.