Con il nome inglese Radium Girls, o Ragazze del radio, si identifica un gruppo di operaie statunitensi che nel 1917 vennero avvelenate dalle radiazioni del radio. Queste giovani donne lavoravano tutte nella U.S. Radium Corporation ad Orange, nel New Jersey.
La loro vicenda divenne tristemente famosa in quanto le ragazze vennero avvelenate dal radio, col quale lavoravano continuamente a contatto, in quanto nessuno dei datori di lavoro le avvertì della pericolosità di detta sostanza.
Le giovani lavoravano in questa azienda che si occupava di estrazione e purificazione dal radio dalla carnotite, allo scopo di realizzare poi delle vernici radioluminose che venivano messe in commercio per poter colorare orologi.

La US Radium Corporation, in particolare, produceva vernice per colorare gli orologi che erano poi forniti all’esercito americano. Nel loro stabilimento lavoravano circa cento operai, la maggior parte dei quali donne, che si occupavano appunto di dipingere gli orologi ed altri oggetti con la vernice ricavata dal radium.
Gli operai erano stati assicurati che si trattava di un lavoro sicuro. Negli USA e in Canada furono assunti in tutto circa 4mila lavoratori per svolgere questo impiego.

La US Radium assunse una settantina di donne per occuparsi della lavorazione del radio e degli orologi; invece i familiari del padrone della ditta, così come gli scienziati che ben conoscevano gli effetti del radio, si guardavano bene dall’avvicinarsi a questo materiale radioattivo. Addirittura, a testimonianza della malafede della Radium che sapeva bene che il radio era pericoloso, gli scienziati lavoravano con tenaglie e maschere, mentre aveva comunicato alla comunità medica gli effetti dannosi del radio.
Le donne in servizio dovevano mescolare il radio in polvere con colla ed acqua. Quindi con dei pennelli fatti da pelo di cammello applicavano questa soluzione al radio sugli orologi. I pennelli perdevano spesso i peli e per questo i gestori della US Radium invitavano gli operai a bagnare con le loro labbra i pennelli, per dargli quella forma a punta per farli andare meglio. Addirittura le ragazze, pensando che il radio fosse innocuo, usavano la vernice per dipingersi le unghie e le labbra. 

Accadde quindi che molte delle ragazze che avevano avuto contatti con il radio iniziarono ad ammalarsi. Alcune di loro, il numero ufficiale non è noto, morirono come conseguenza dell’esposizione al radio.
Una cassiera, Grace Fryer, si preoccupò quando si accorse che nel 1922 i denti le cadevano, senza che ci fosse un motivo specifico. Casi simili a quelli della giovane ex operaia cominciarono a diffondersi nella zona finché si comprese che tutte le donne che mostravano questi sintomi avevano avuto un tratto d’unione: avevano lavorato come operaie alla Radium. 

Il processo

Il processo che seguì i tragici eventi ebbe una risonanza storica, in quanto si trattava del primo processo proposto dalle lavoratrici contro il datore di lavoro per ‘abusi sul lavoro’, dato che nessuno aveva informato i lavoratori dei grossi rischi che comportava l’esposizione alla vernice al radio. Da quel momento, anche gli standard di sicurezza delle industrie cominciarono a migliorare.
I datori di lavoro vennero condannati al pagamento di risarcimento molto grandi per l’epoca e ad una rendita vitalizia per gli operai, oltre che al pagamento delle spese mediche e legali del caso. L’attenzione dei datori di lavoro alla sicurezza aumentò da quell’occasione in poi.
In questa occasione si parlò per la prima volta di ‘malattia professionale’.