Osimo e i suoi misteri

L’Italia è da sempre un luogo ideale per gli insediamenti umani: è al centro del Mediterraneo e delle vie di comunicazione, ha vaste pianure, fiumi e molte risorse utili allo sviluppo di fiorenti civiltà. Anche se a scuola si tende a sorvolare sulla preistoria, gli insediamenti umani sul nostro territorio hanno avuto inizio molto prima dei romani e di tanto in tanto se ne trova traccia nei reperti archeologici su tutto il territorio.
Una delle cittadine in cui questi reperti si sono mantenuti in condizioni tali da scrivere la nostra storia è Osimo, un comune di circa 35.000 abitanti in provincia di Ancona. Osimo domina le vallate dei fiumi Musone e Aspio ed è famosa per i suoi affascinanti sotterranei che appunto conservano sulle loro mura incisioni rupestri molto antiche, alcune risalenti al IX secolo a. C., quando i Piceni si stanziarono in zona.
C’è da dire che sono stati scoperti diversi strati sotterranei con tanto di cunicoli e camere, il che lascia pensare che probabilmente siano vissuti qui popoli ancora più remoti, ma per ovvi motivi non è semplice giungere a scavare così in fondo per accertare quali furono i primi insediamenti.
Ora io potrei parlarvi dei molti misteri storici di Osimo, dei templari che qui nel XVII secolo si spostavano grazie ai tunnel sotterranei, dei cunicoli usati durante le guerre mondiali per salvare gli ebrei e la gente in fuga dagli oppressori, o addirittura tornare indietro fino ai primi secoli dopo Cristo quando i pagani perseguivano i primi cristiani; ma restando in linea con i temi che tratto solitamente, vi parlerò dei misteri paranormali, che anche in questa cittadina sembrano essere molto intensi e frequenti.
Tra le entità che si muoverebbero nei vicoli della cittadina c’è lo spirito di un povero garzone molto conosciuto che fu trovato morto nel 1874 in via Fonte Magna. Era chiamato Bombetta per il cappello che era solito portare e fu ucciso con diverse pugnalate. Il suo spirito inquieto sembra che appaia di tanto in tanto sul luogo del delitto nei pressi della fontana monumentale o lungo le mura della città.
Ci sarebbe anche la “paora”, descritta come una vecchietta dall’aspetto spaventoso che apparire là dove sono nascosti tesori per terrorizzare i ladri e i profanatori di tombe. Non a caso la si vedrebbe spesso di notte nel cimitero a sorvegliare le cappelle dai tombaroli; ma a quanto pare sarebbe piuttosto comune incontrarla nei vicoli e nei sotterranei di Osimo, intenta anche a far scappare i malintenzionati.
Un altro spirito tipico della zona sarebbe lo “sprevengolo”, molti simile agli incubi che secondo la tradizione si siederebbero sul petto di un dormiente per paralizzarlo e impedirgli di respirare mentre gli risucchierebbero le energie. Lo sprevengolo però ha in testa un cappello di oro zecchino e gusci di noce ai piedi e si comporterebbe più come un folletto dispettoso, con scherzi in casa e la “sola” oppressione durante il sonno. Si dice che agisca tra l’una e le tre di notte e preferisca tormentare coloro che a cena hanno mangiato troppo.
Se poi vogliamo parlare di edifici infestati, Osimo non si fa mancare nemmeno quelli: il più conosciuto è Palazzo Balleani-Baldeschi, una dimora cinquecentesca situata all’interno delle mura di fronte al municipio. Si dice che i vecchi proprietari avvertissero rumori strani, lamenti e pianti di donna provenire dall’interno di una parete, così decisero di farla abbattere e scoprirono un piccolo vano murato da moltissimo tempo; al suo interno fu rinvenuto lo scheletro di una ragazza, forse l’amante di un precedente padrone del palazzo. Il fantasma della sfortunata si aggirerebbe ancora all’interno del palazzo, ma i proprietari hanno deciso di lasciare la finestra di quella camera sempre aperta nella speranza che l’anima sfortunata si decida a compiere il suo viaggio verso l’Aldilà.
Tra folclore, leggende e spiriti inquieti, Osimo è ritenuta una delle più misteriose di Italia.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere