I segreti del lago Baikal

Esistono luoghi a questo mondo che sembrano essere alieni, non tanto per il loro aspetto quanto per le specie che vi vivono e per gli eventi che li caratterizzano. Spesso nei miei articoli scrivo di luoghi e nomi quasi sconosciuti, ma questa volta vi parlo di un lago che tutti hanno sentito almeno nominare: il lago Baikal, una delle zone più misteriose della Terra.

Il lago Baikal è intriso di mistero e i fenomeni anomali sono tantissimi e di varia natura: avvistamenti UFO e USO, creature mostruose, incidenti inspiegabili, fenomeni naturali insoliti, morti misteriose, creature sconosciute e un ambiente unico al mondo.

Partiamo dalle solite informazioni di base. Il Baikal si trova nel sud della Siberia e la città più vicina è Irkutsk a 80 km; giusto per capirci, se voleste da Mosca raggiungere il lago con la ferrovia Transiberiana ci mettereste cinque giorni.

Il lago Baikal è il secondo lago di acqua dolce al mondo come estensione (dopo il lago Tanganica), ma il primo come quantità di acqua: si allunga per 636 km da nord a sud, è largo in media di 48 km è la sua profondità media è di 744 m (ma arriva a 1.642 m nella parte centrale). Tutti questi dati indicano principalmente una cosa: contiene circa un quinto di tutta l’acqua dolce non congelata presente sulla Terra!

Non mi soffermo molto sulle particolarità ambientali, ma vi assicuro che sono tantissime: la sua età si aggira intorno ai 25-35 milioni di anni, facendone uno dei laghi più antichi del mondo, le sue acque sono talmente pure e limpide che la visibilità arriva a 40 m di profondità, le specie animali e vegetali endemiche (cioè che esistono solo in questo lago) sono oltre 1400 e il suo habitat è molto più simile a quello del mare che un lago: pensate che nel Baikal ci sono addirittura delle spugne e molte specie evolute parallelamente alle “cugine” marine.

Qui vi parlo di misteri che con la ragione sembrano avere ben poco a che fare. Innanzi tutto pare che il lago sia al centro di un’intensa attività UFO: il Baikal dagli ufologi viene spesso paragonato al deserto dell’Arizona per i moltissimi avvistamenti di strane luci nel cielo e di oggetti non identificati che lo sorvolano. Alcuni documenti declassificati risalenti all’epoca sovietica parlano di incidenti inspiegabili che hanno coinvolto la Marina russa molte volte e che si sono protratti fino ad oggi non solo a danni dei militari, ma anche dei civili.

Un rapporto del 1958 parla di un aereo russo Tupolev Tu-154 che si inabissò nelle gelide acque del lago dopo essere stato inseguito da un presunto UFO. Molte testimonianze giungono anche dai pescatori che affermarono di aver visto strane luci galleggianti sulla superficie del lago e sotto il livello dell’acqua. Molte persone hanno anche riferito di aver osservato degli strani oggetti volanti scendere rapidamente dal cielo e rimanere immobili in aria come se pattugliassero la superficie.

Questo ci introduce ad un altro mistero: gli USO. Durante diverse ricerche condotte dalla Marina nelle acque del Baikal negli anni ’80 e ’90 i subacquei militari russi hanno affermato aver avuto incontri ravvicinati con degli USO (oggetti subacquei non identificati) che si muovevano nel buio dei suoi fondali.

Uno dei casi più strani che sembrano testimoniare creature aliene negli abissi del lago ha avuto luogo nel 1982 durante un’esercitazione militare di 7 subacquei russi. Il rapporto fu reso pubblico da Alexey Tivanenko, un docente di storia russa, che ha dichiarato:

«Ad una profondità di 50 m sono stati avvistati degli strani esseri alti circa 3 m, tutti vestiti con abiti argentei molto aderenti. Non avevano alcun dispositivo da immersione, ma solo dei strani caschi sulla testa».

I sommozzatori ricevettero l’ordine di catturare uno di quegli esseri, ma quelle creature si mostrarono ostili e attaccarono i subacquei, che dovettero riemergere velocemente rischiando di morire di embolia per la mancata decompressione. I sommozzatori non poterono essere ospitati tutti in un’unica camera iperbarica perché poteva contenerne solo 4 e 3 di loro morirono sulla spiaggia per via degli effetti provocati dall’embolia.

Tivanenko ha accostato le descrizioni di quegli esseri alle antiche incisioni rupestri in cui si possono osservare delle misteriose creature munite di casco che molti attribuiscono alla visita sulla Terra di antichi alieni.

Questi “alieni” mi portano a passare il successivo mistero: gli Ihtiander. Il folclore russo parla di creature molto aggressive che vivrebbero nei grandi laghi russi e nel mare a nord della Russia; vengono descritte come metà uomo e metà squalo.

Da qui passiamo anche a parlare di veri e propri mostri che si nasconderebbero sui fondali del Baikal: come il mitico mostro Loch Ness anche il Baikal celerebbe un mostro chiamato “Pesce Drago”, che avrebbe un collo molto lungo e sarebbe simile ad un plesiosauro; di tanto intento farebbe capolino in superficie per spaventare i curiosi e seguire le imbarcazioni.

Ma i misteri non finiscono qui: uno dei più criptici è quello della sparizione di alcune imbarcazioni, a volte perfino di navi. Pare che nel lago ci siano zone anomale in cui le condizioni climatiche cambiano repentinamente e addirittura apparirebbe una fitta nebbia nel giro di pochissimi minuti; a queste zone sono associate la scomparsa di barche, soprattutto pescherecci. Una di queste si trova nel pressi della sponda occidentale ed è conosciuta col nome di Capo Ryty. L’ultima sparizione anomala risale al 16 giugno 2011, quando la nave Yamaha, salpata da un villaggio nella regione di Buriazia Kabansk con un equipaggio di quattro esperti, scomparve misteriosamente tra le acque del lago e non fu più ritrovata.

Infine da qualche anno è stato registrato il fenomeno dei cerchi nel ghiaccio. Sono stati avvistati la prima volta nel 1999 e fino al 2009 erano dei cerchi perfetti di dimensioni variabili tra i 30 e i 100 m sulla superficie ghiacciata del lago che in alcuni punti resta coperta dal ghiaccio per oltre otto mesi. Nel 2009 fu addirittura la stazione spaziale ISS a segnalarne due di ampiezza di circa 4 km. Non se ne conosce l’origine e perché appaiano in tempi diversi (non tutti gli anni) e in posizioni diverse.

Il lago Baikal sembra nascondere molti incredibili misteri e oggi è oggetto di interesse di centinaia di studiosi. Sicuramente i suoi segreti sono molto affascinanti e sia la scienza che le pseudoscienze avranno in futuro molto materiale su cui lavorare e ragionare.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere