giphy4. Movimenti notturni
Durante il sonno cambiamo spesso posizione, di solito durante qualche breve risveglio in cui siamo coscienti, ma di cui non serbiamo ricordo il mattino dopo. Alcune persone però si muovono anche durante la fase REM, quella in cui sogniamo e che l’organismo gestisce inducendo una paralisi dei muscoli per evitare che ripetiamo dal vero i movimenti che stiamo sognando di fare. In queste persone la paralisi non funziona a dovere e mentre sono a letto scalciano, urlano, muovono le braccia, si aggrappano alle lenzuola e in alcuni casi si alzano. Da sveglie ricordano spesso il sogno che ha indotto quei movimenti, ma non si ricordano di essersi mosse. Un ciclo del sonno, che comprende diverse fasi oltre a quella REM, dura tra i 90 e i 120 minuti, quindi in una notte si possono avere circa quattro episodi di movimenti notturni. Le persone che ne soffrono rischiano di farsi del male e di farne ai loro partner, se non dormono da sole.
Le cause dei movimenti notturni nella fase REM sono dovute a disfunzioni del sistema nervoso centrale, ma possono anche essere di tipo ereditario. Per chi ne soffre in modo cronico ci sono farmaci che assunti prima di dormire, e su base regolare, tengono sotto controllo il fenomeno.