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SANTI E SACERDOTESSE. La maggior parte di chi pratica il vudù, crede in un essere supremo, e in numerosi spiriti minori, i “loa”, che in alcuni casi si sono fusi con santi cattolici dopo l’incontro col cristianesimo europeo. Il caso più famoso è quello di Papa Legba, il guardiano del passaggio tra il mondo dei vivi e gli altri regni, che viene spesso identificato con San Pietro. Per comunicare con i “loa” i vudù usano la preghiera, il sacrificio degli animali, il tamburo, la danza. Sacerdoti (ourgan) e soprattutto sacerdotesse (mambo), nella foto, tengono le relazioni tra gli spiriti e la comunità.
Nella foto, vicino all’antica città reale di Abomey in Benin, la culla della religione vudù, quattro novizie (Vodunsis) posano per il fotografo davanti la facciata decorata del convento. Le “Vodunsis“ sono consacrate alle divinità per circa 2 anni, imparano i riti e poi tornano alla vita normale.