miniera-di-diamanti-aperta-a-tuttiLa miniera di diamanti aperta a tutti

Sembra un frottola, vero? Eppure è tutto vero. Prendere pale e picconi che si va a cercare i diamanti!
Certo, non si trova dietro l’angolo, ma per chiunque voglia tentare la fortuna c’è una buona prospettiva di guadagno e lo dimostrano diverse persone che i diamanti li hanno trovati sul serio.
I diamanti che potete andare ad estrarre liberamente, al prezzo di una piccola tassa di entrata ( perchè sono in una riserva naturale) si trovano nel Crater of Diamonds, una miniera a cielo aperto vicino a Murfreesboro, in Arkansas.
Queste gemme si sono formate nel mantello terrestre tra i 100 e i 150 km sotto la superficie della terra e poi portate in superficie dall’eruzione di un vulcano ormai addormentato che ha formato un cratere di circa 35 ettari. I diamanti oggi si trovano spesso nascosti nel terreno eroso dai ruscelli insieme ad altre gemme semi preziose come l’ametista, agata, e diaspro e non è affatto raro trovare gemme anche piuttosto preziose.
Chiunque può cercare i diamanti e trattenere quello che trova. Certo, c’è un motivo per cui nessuno estrae privatamente e chiude l’accesso al pubblico, ma tutto sommato i visitatori ogni anno trovano circa 600 diamanti di varie forme e gradazioni.
Ma partiamo dall’inizio.
Nel 1906 da un contadino di nome John Huddlestone, che aveva i terreni proprio all’interno del cratere, trovò due piccoli oggetti lucidi e ne dedusse che fossero dei cristalli. Essendo piuttosto ignorante e non conoscendo nulla di gemme, li mostrò ad alcuni amici mentre beveva una birra in un pub.
Uno di loro, che di professione era banchiere, si mostrò subito molto interessato e offrì 50 centesimi a John per entrambe le pietre. John rifiutò dicendo che le avrebbe tenute come ricordo e di fronte alle insistenze dell’uomo iniziò a nutrire il sospetto che valessero qualcosa di più di qualche centesimo. Il contadino le inviò ad un gioielliere di New York, che gli confermò che erano diamanti e non appena si seppe in giro John venne soprannominato “Diamond John”.
Dapprima dai paesini limitrofi, poi da tutto l’Arkansas, iniziarono ad arrivare a migliaia curiosi e cercatori di diamanti, dando inizio ad una “corsa ai diamanti” in tutta la zona di Murfreesboro. Campi devastati, risse e perfino omicidi iniziarono ad essere una costante, tanto che le autorità dovette usare le maniere forti per scacciare tutti gli sciacalli. Ci fu un lungo periodo di tensione e Huddleston fu più volte minacciato di morte perchè si credeva volesse sfruttare lui unicamente il terreno; stanco di quelle pressioni e di investire denaro in piantagioni costantemente distrutte, decise di vendere il terreno ad un gruppo di investitori per la somma di 36.000 $.
Gli acquirenti tentarono un’estrazione commerciale di diamanti, ma le cose non sono andarono molto bene: i diamanti erano pochi e il loro valore non era sufficiente a sostenere i costi dell’estrazione. Nel 1952 allora si pensò di aprire la miniera ai gruppi di cercatori al pubblico, facendo loro pagare una quota per poter scavare, ma nemmeno quella trovata permise di aumentare le entrate in maniera apprezzabile.
Fu così che nel 1972 la miniera venne acquistata dallo Stato che ne ha fatto un parco nazionale con migliaia di visitatori ogni anno. Chi vuole può sfruttare la visita naturalistica per mettersi a cercare le ambite pietre preziose, ma c’è da dire che la maggior parte dei diamanti trovati sono per lo più piccoli e del valore di qualche centinaio di dollari. Ogni tanto però qualche fortunato torna a casa con gemme anche di cinque carati, del valore di qualche migliaio di dollari.
Ci sono poi le eccezioni: nel Crater of Diamonds è stato trovato il famoso “Zio Sam”, di 40 carati, il più grande diamante mai scoperto negli Stati Uniti.
Secondo i funzionari da quando è diventato un parco statale sono stati trovati oltre 31.000 diamanti nel cratere e sono ancora in molti che ogni anno si portano un setaccio e una pala sperando nella fortuna.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere