LechuguillaLechuguilla, la grotta delle meraviglie

Quando sentiamo parlare di “grotta delle meraviglie” la nostra mente va al famoso rifugio di Alí Babà e i quaranta ladroni, che era celata alla vista di tutti e che solo con la formula magica «Apriti, Sesamo!» permetteva l’accesso ai favolosi tesori dei briganti.
In realtà le meraviglie del mondo sono ben altre e consistono negli spettacoli che la natura ci offre gratuitamente con originali e inconsuete formazioni. Negli ultimi decenni sono stati scoperti dei veri reami sotterranei costellati di cristalli, di acqua limpida, di cascate e di formazioni rocciose uniche al mondo, ma tra tutti c’è una grotta considerata la più bella del mondo.
La grotta di Lechuguilla è scavata nelle montagne del New Mexico e fa parte del Carlsbad Caverns National Park. Con i suoi 223 km di estensione è la quinta grotta più lunga del mondo e i suoi 489 m di profondità ne fanno la più profonda degli Stati Uniti.
Fu scoperta nei primi anni del ‘900 e inizialmente si pensò di sfruttarla per uso minerario; tuttavia la sua particolare conformazione rese molto difficile l’estrazione e venne presto abbandonata. Fu soltanto nel 1984 che un gruppo di speleologi del Colorado Grotto, guidati da Dave Allured, riuscì ad ottenere il permesso per l’esplorazione dal National Park Service.
Ciò che rende unico questo luogo è la sua straordinaria conformazione geologica: la grotta offre una varietà incredibile di formazioni minerali, tra cui bellissimi depositi di zolfo color giallo limone, veri e propri ‘lampadari’ di gesso, palloncini di idromagnesite, formazioni di helictite, perline di calcare, ghiaccioli di ossido di ferro, sculture di aragonite, stalattiti tubolari e laghetti dall’acqua limpidissima. Per la loro bellezza unica al mondo queste formazioni hanno preso nomi originali e fantasiosi, come la grotta Lacrime di Tartaruga, la Sala da ballo Chandelier e la Camera di Atlantide.
Lechuguilla possiede un elevato numero di concrezioni composte da cristalli di gesso lunghe fino a 6 m e ramificate come i coralli; in alcune delle sale più profonde ci sono stalagmiti di quarzo che si rispecchiano in un piccolo lago sotterraneo dall’acqua limpidissima e colonne di calcite alte più di 15 m, ma talmente fragili che l’intrusione degli speleologi ogni volta ne danneggia l’ecosistema.
La grotta di Lechuguilla prende il nome dalla “lechuguilla agave”, una pianta trovata vicino al suo ingresso.
Per preservare la bellezza unica e in gran parte incontaminata della grotta di Lechuguilla attualmente l’ingresso è riservato solo a ricercatori scientifici approvati dal National Park Service e solo un massimo di due volte l’anno.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere