malocchioMalocchio: tra superstizione e credenze popolari

Malocchio: chi di voi non ne ha mai sentito parlare? Si tratta di una delle tradizioni popolari più radicate che tratta la superstizione del potere dello sguardo di produrre effetti sulla persona osservata. Con Altrarealtà.com approfondimento della tematica che si ricollega in qualche maniera con il mondo dell’occultismo.

Il potere di uno sguardo che può avere effetti negativi, al punto da invocare per il soggetto coinvolto effetti nefasti che sono frutto di invidie, rancori o gelosie. Più raramente si dà a tale pratica un senso positivo, come a voler proteggere la persona amata.

Pensare vi possa essere una validità scientifica per il malocchio è un po azzardato. Gli effetti che tale pratica porterebbe è il verificarsi di disgrazie che in un breve lasso di tempo o addirittura all’improvviso, accadrebbero alla vittima prescelta, la quale potrebbe cadere anche vittima di motivate suggestioni.

Il Malocchio secondo diverse tradizioni popolari

Nella maggior parte delle lingue, il termine si traduce letteralmente dall’inglese come occhio cattivo o semplicemente come l’occhio. E’ singolare osservare che in paesi diversi dal nostro il concetto assume terminologie differenti che riportano alla medesima sostanza.

Come viene definito il Malocchio in altri paesi? In greco si usa il termine mati che sta ad indicare l’occhio utilizzato per maledire o anche vaskania che si riferisce alla fattura. In spagnolo si usa il termine mal de ojo o male dell’occhio ossia male proveniente dall’occhio stesso. In arabo il termine utilizzato è ain al hasoud o l’occhio dell’invidia.

In molti di questi casi chi lancia il malocchio non ne è consapevole, ma alle volte chi lancia questi influssi si avvale di pratiche di magia volte a causare tale danno; arte che nell’antica Roma veniva chiamata fascinus. In quest’ ultimo caso il Malocchio può risultare più forte e difficile da eliminare. L’ammaliatore si avvale del proprio sguardo per inviare le energie negative e completare le opere a danno della vittima; uno sguardo intenso e ossessivo, accompagnato da lusinghe o insuti è spesso il segno caratteristico di quest’arma.

Possibili rimedi contro il Malocchio

I sintomi del Malocchio possono essere: mal di testa, sonnolenza, un senso di svutamento e perdita di energie, pensiero fisso, nervosismo immotivato. Quando si tratta di un malocchio a scopo di amore, la persona proverà un pensiero fisso, quasi ossessivo verso colui o colei che lo sta affascinando; avrà litigi e contrasti con il partner attuale e spesso le notti potranno essere accompagnate da sogni che riconducono al suo ammaliatore. Il malocchio viene inviato sia attraverso rituali di magia nera e rossa, sia attraverso suggestioni telepatiche. In quest’ultimo caso il pensiero viene proiettato direttamente nella mente attraverso gli occhi.

E’ possibile evitare le conseguenze presunte derivanti da questa pratica attraverso l’utilizzo di amuleti portafortuna, secondo la credenza popolare che variano in relazione alle culture e alle tradizioni. In Italia sono molti gli oggetti utilizzati per tenere lontani influssi negativi derivanti da questa pratica malevola. I più noti che poi si possono riportare a modi di dire sono il gesto di fare le corna, toccare ferro, toccarsi i genitali, portare addosso un corno di corallo o anche oggetti sacri, per i devoti credenti, nella forma di santini o di crocefissi.

Nel sud Italia c’è una pratica popolare per svelare se la persona è vittima di Malocchio. Si usa versare delle gocce d’olio in un piatto di porcellana pieno d’acqua. Se l’olio forma un cerchio, allora l’autore del Malocchio è un uomo. Se la forma risulterà allungata allora l’autrice è una donna. Se invece l’olio riempie l’intera superficie del piatto non vi è alcuna presenza negativa. Fatto questo, si prega e si segnano 3 croci sulla fronte con olio per 7 volte e alla fine si getta via l’acqua lontano da casa.

Alcune tradizioni prevedono che al soggetto colpito venga lavata la testa con latte; altre utilizzano invece miscele di erbe da strofinare sul corpo o portare con sé. Erbe considerate efficaci sono ruta, aneto, iperico e verbena.

FONTE: http://www.altrarealta