Margorie Mc CallMargorie Mc Call, Vissuta una volta, sepolta due

Nell’Inghilterra del ‘700 le città erano sovraffollate e nei quartieri più poveri delle grandi città per poter mangiare ci si doveva ingegnare. Un modo per sopravvivere qualche tempo era rubare, ma era noto che la vigilanza inglese non andava molto sul sottile quando acciuffava qualche ladro e spesso anche i giovani ladruncoli venivano ritrovati senza vita sulle sponde del Tamigi.
Erano tempi duri e la gente era disposta a tutto pur di tirar su anche solo un centesimo, perciò bisognava scendere a qualsiasi compromesso: gli schizzinosi erano solo i ricchi e i futuri cadaveri. ecco quindi che uno dei modi per sopravvivere più diffusi allora era quello del tombarolo: i cadaveri non urlavano, non si dimenavano quando li si derubava dei vestiti e dei gioielli e soprattutto non potevano riconoscere il loro aggressore.
Dopo qualche anno di predazione smodata delle tombe più ricche anche la gente benestante si fece furba e iniziò a far costruire mausolei sigillati o tombe a prova di ladro; era necessario cambiare di nuovo mestiere, o meglio: modificarlo leggermente.
Fu verso la metà del 1700 che iniziarono la carriera i “ladri di cadaveri”, anche noti come “resurrezionisti”: come ho detto non era un periodo adatto per gli schizzinosi e con le conoscenze giuste quel “mestiere” diventava una fonte di ingente guadagno e difficile da essere scoperto.
Bastava un piede di porco, una pala e un telo dove avvolgere la salma, poi si andava a scoperchiare una tomba di pochi giorni ( tre, quattro giorni al massimo dopo la tumulazione) e si portava il cadavere ad una delle numerose scuole mediche private del Regno Unito, che pagava subito ed in contanti. L’attività fu un vero boom: gli studi scientifici di anatomia erano talmente diffusi e c’era talmente competizione tra i luminari del tempo che le richieste di nuovi corpi su cui lavorare erano moltissime.
Probabilmente i più famosi che si dedicarono a questo commercio furono Burke e Hare, la cui infame notorietà sopravvive ancora oggi. La loro popolarità era dovuta alla loro “fornitura di cadaveri su ordinazione”. Ogni richiesta veniva quasi sempre esaudita: serviva la salma di un bambino? Una donna morta ancora incinta? Un giovane ragazzo straniero? Loro sapevano come procurarli! Il loro commercio avveniva quasi solo ad Edimburgo, anche perchè gli studenti di anatomia sembravano avere un costante bisogno di nuovi cadaveri su cui lavorare. Burke e Hare però non erano i soli resurrezionisti di Edimburgo. Anche i chirurghi erano disposti a pagare bene per un cadavere fresco e questo forniva opportunità di lavoro praticamente a chiunque.
A quei tempi Margorie McCall era sposata con un medico e viveva felicemente a Church Place, a Lurgan. Un giorno Margorie iniziò ad accusare una forte febbre e si ammalò velocemente, finendo a letto senza forze per molti giorni.
Suo marito John sapeva bene che anche le malattie considerate non gravi potevano rivelarsi fatali e la febbre era un sintomo che accomunava tutte queste patologie. Tentò ogni sorta di unguento del tempo e chiese pareri medici a tutti i suoi colleghi nel tentativo di trovare rimedio al male che affliggeva la sua compagna, ma fu tutto vano: Margorie morì in séguito alla febbre.
Nonostante la malattia la donna aveva conservato la sua rara bellezza e il marito, deciso a ricordarla intatta e sorridente, la fece seppellire in fretta e furia nel cimitero di nel Shankill, non lontano dalla sua casa a Church Place.
La storia avrebbe dovuto concludersi con la sua sepoltura e con il marito distrutto dal dolore, ma in qualche modo sollevato per aver messo a riposo al sua amata prima che la morte avesse deturpato il suo bellissimo viso, ma Margorie era destinata a diventare una delle donne più famose di Lurgan.
La donna al momento della sepoltura indossava un bellissimo anello d’oro che il marito le aveva regalato in occasione delle loro nozze: John cercò invano di toglierle l’anello per evitare che qualcuno dissacrasse il luogo di riposo di Margorie per rubarlo, ma le dita della donna si erano gonfiate e non volle infierire sul suo corpo tagliandole il dito. Così Margorie venne sepolta con ancora indosso il suo prezioso anello di nozze, unico nel suo genere perchè fu lo stesso medico a disegnarlo.
La notizia della morte della donna, ritenuta da tutti bella ricca, si sparse velocemente e i ladri di cadaveri ne vollero approfittare per trarne un cadavere fresco da offrire ai chirurghi. La sera dopo la sepoltura i tombaroli scavarono fino alla bara e la aprirono. L’anello era ancora al dito, ma le dita continuavano ad essere troppo gonfie e furono vani i loro tentativi di rimuoverlo. A differenza del marito della donna però loro non potevano permettersi scrupoli e decisero di tagliarle il dito per poter guadagnare qualche extra rivendendo il prezioso
Ora credo che chiunque, anche spietati uomini d’affari come i tombaroli, sarebbero svenuti dalla paura nel vedere un cadavere riprendere vita. E infatti così accadde: non appena il sangue cominciò ad uscire dal dito di Margorie lei si riprese dallo stato di coma in cui era caduta, si alzò a sedere di scatto e iniziò a gridare terrorizzata.
A questo punto della storia ci sono diverse versioni sul comportamento dei ladri: qualcuno afferma che uno degli uomini morì di infarto sul posto, terrorizzato; qualcun altro sostiene che entrambi scapparono a gambe levate e abbandonarono per sempre la città e probabilmente anche quel lavoro redditizio. in ogni caso è certo che non dimenticarono mai quella loro disavventura.
Per quanto riguarda Margorie, lei riuscì a tirarsi fuori dalla tomba e a trascinarsi sconvolta lungo la breve distanza che la separava da casa sua.
John era in casa con i figli e i parenti piangendo ancora la scomparsa della moglie e quando sentì bussare per tre volte alla porta ebbe un sobbalzo.

<<Se vostra madre fosse ancora viva, giurerei che è il suo modo di bussare>>.

E infatti, aprendo la porta, John si ritrovò di fronte la sua “defunta” moglie, vestita col suo abito funebre e grondante sangue dal dito quasi reciso. Anche sulla reazione di John ci sono molte controversie, ma la maggior parte delle versioni della storia concordano sul fatto che cadde morto sul pavimento. Possiamo immaginare, anche se a fatica, la gioia e la tristezza che travolsero contemporaneamente il resto della famiglia: Margorie viva e relativamente in salute e John più morto di quanto Margorie non fosse mai stata. L’uomo venne sepolto nella tomba che Margorie aveva da poco lasciato libera.
Margorie si risposò ed ebbe altri bambini; la donna morì il suo corpo venne restituito al cimitero di Shankill, questa volta definitivamente. La sua tomba è ancora lì e sulla lapide si legge:

<<Vissuta una volta, sepolta due>>

I cittadini di Lurgan la ricordano ancora oggi e pare che ogni tanto venga vista vagare per il cimitero, forse in cerca di coloro che tentarono di tagliarle il dito.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere