Oscar, il gatto che assiste i morenti

Eterno dilemma: cani o gatti?
Beh, a meno di allergie particolari, credo non sia importante quale amico scegliamo perché entrambi sanno trasmettere emozioni e soprattutto provare un grande affetto per i proprio padroni. Ci sono poi casi (non direi particolari perché succede molto spesso) in cui cani e gatti si dimostrano socievoli anche con persone che non conoscono e questo li rende migliori di molti esseri umani a volte.
Io qui però vi parlo di un gatto speciale, un vero e proprio assistente di malati che fa compagnia perfetti sconosciuti nelle ore prima del trapasso.
Oscar, questo è il suo nome, affascina non solo i parenti dei degenti, ma lo stesso personale medico dell’ospedale Steer House di Providence (è in realtà una casa di cura con annesso un centro di riabilitazione). Ha un bel mantello soffice di colore grigio-bianco, è un po’ sovrappeso, ma le sue zampine sono candide e vellutate. Ma non è questo che attira tutti gli sguardi su di se, bensì il fatto che ormai da oltre 11 anni è un visitatore assiduo dell’ospedale. Certo, ora potremmo disquisire se sia il caso di permettere ad un gatto di vagare per i corridoi di un un luogo tanto importante, ma il fatto è che Oscar è un “therapy cat”, ovvero un gatto appositamente addestrato per portare un po’ di allegria ai malati dell’ospedale. Nessuno si è mai lamentato della sua presenza, se non per il fatto che solitamente è un presagio nefasto.
Il bel micione crea inquietudine tra i pazienti nella casa di cura perchè sembra che riesca a prevedere la morte dei malati. Non si tratta di una o due coincidenze: dal 2005 ad oggi Oscar ha predetto quasi un centinaio di morti. Il fenomeno è stato descritto anche dalla rivista medica New England Journal of Medicine: strano per una rivista scientifica, ma tutti i medici che hanno avuto modo di osservare questo gatto nelle sue giornate hanno dovuto constatare che riesce sempre ad apparire nel luogo qualche ora prima che un paziente muoia e si sofferma sempre diverso tempo nella sua camera, spesso salendo sul letto del malato e facendogli compagnia fino a che non spira.
Oscar è stato allevato e addestrato sin da quando era ancora un cucciolo ed è cresciuto nel reparto per demenza del centro di cura e riabilitazione. In questo istituto vengono principalmente assistiti i malati di Alzheimer, Parkinson e altre malattie degenerative.
Sin da quando aveva solo 6 mesi il micio il personale medico si è accorto che il gatto era solito fare un giro quotidiano nei corridoi e nelle stanze dei ricoverati, esattamente come dottori e infermiere. Controllava spesso i residenti della casa, li annusava, li osservava e si soffermava per diverso tempo vicino alle persone la cui morte avveniva nel giro di poche ore. In 5 anni di osservazioni i medici hanno constatato che Oscar ha “previsto” la morte di oltre 50 pazienti, arrivando a concludere che non poteva più trattarsi di coincidenze.
Oggi, quando il gatto si sofferma più di 10 minuti nella stanza di un ricoverato, il personale dell’ospedale passa direttamente ad avvertire i congiunti perchè questo significa, solitamente, che il malato ha solo qualche ora di vita.
Il dottor David Dosa, geriatra dell’istituto, al New England Journal of Medicine ha spiegato così il suo parere:
«Non fa mai errori. Proprio come un sensitivo sembra che riesca a capire quando un paziente è vicino a morire. Molti parenti trovano conforto in questo e sono contenti se il gatto tiene compagnia ai propri cari. Sembra che Oscar prenda molto sul serio il suo lavoro, anche perchè di solito si tiene a distanza dalla gente. La sua non è una razza che si lega molto alle persone.»

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere