Thomas Sancomb

Thomas Sancomb, morto da due giorni si risveglia in obitorio, poco prima dell’autopsia.

Thomas Sancomb, un uomo di 46 anni del Wisconsin, poco prima dell’autopsia è “tornato in vita”.  Non è la scena di un film , ma è quello che è realmente accaduto a Milwaukee.

Per oltre 48 ore la sua findazata ha tentato di contattarlo, ma non ha avuto alcuna risposta. Cosi preoccupata a chiamato la polizia. Una pattuglia si è recata presso l’abitazione dell’uomo, cercando di entrare ma tutto è stato invano, la porta era chiusa e nessuno rispondeva. Cosi i vigili del fuoco chiamati dalla polizia, appena arrivati sul posto sfondano la porta e trovano l’uomo disteso sul letto, “senza vita”

“Era in rigor mortis” si legge nel rapporto, così non è neanche stata effettuata la chiamata d’emergenza. I paramedici giunti sul posto hanno confermato il decesso e trasferito il corpo negli uffici dei medici legali al Milwaukee County Medical Examiner’s Office, dove sarebbe stato presumibilmente sottoposto ad autopsia.

Poco prima di “incidere” il corpo di Thomas, i medici legali hanno notato un impercettibile movimento del braccio sinistro. Poi l’uomo ha mosso anche la gamba. Infine, anche se non c’era traccia di battito cardiaco, è tornato a respirare.

Il fratello del “morto tornato in vita” ha spiegato che “Thomas sta meglio”. Nessun commento sull’accaduto dall’ospedale: “La legge sulla privacy non ci consente di fornire particolari”, ma una cosa è certa: “I vigili del fuoco e i paramedici non avevano dubbi. Era morto”.