Il fantasma di una donna in abito scuro è stato fotografato nelle sale di un’antica biblioteca

Alcuni testimoni affermano che si potrebbe trattare del fantasma di una delle due anziane sorelle inglesi, che nel 1912 a Stafford si rifiutarono di cedere il terreno per far posto ad una biblioteca, costruita nel 1913 con i finanziamenti del filantropo Andrew Carnegie e chiusa al pubblico nel 1999.

La foto è stata scattata da Chris Healey, poco prima che iniziasse un concerto di musica, mostra una figura misteriosa che appare alle spalle del cantante Jonathan Watikiss.

Per tutta la durata del concerto, il testimone ha scattato diverse fotografie, sen mai notare nulla di strano. Una volta tornato a casa, si è reso conto che aveva fotografato il fantasma di una donna.

Haley ha commentato; “Ero già disteso a letto quella sera, quando ho guardato le foto che avevo scattato. Così mi sono accorto di questa strana figura. In un primo momento ho pensato si trattasse solo di polvere, perché l’edificio era molto vecchio. Non credo che ci fosse qualcosa di soprannaturale, ma quando ho messo la foto su internet per vedere quello che pensava la gente, molti hanno cominciato a sostenere che avevo ripreso un fantasma. Se si guarda attentamente, sembra una figura umana in piedi appoggiata sul gruppo.”

Investitori privati sono interessati all’acquisto dell’edificio e alcuni attivisti stanno cercando in tutti i modi di impedire la vendita. Le autorità hanno concesso 6 mesi di tempo per trovare una soluzione.

Jonathan Watkiss, l’artista che ha cantato fino a tarda notte in quell’edifico, ha ammesso di aver avuto un’esperienza paranormale, mentre era lì.

“Stavo per prepararmi per il concerto di quella sera, quando improvvisamente qualcuno mi ha scompigliato i capelli. Mi sono sentito come una mano sulla testa – racconta il cantanta – come se fosse uno zio affettuoso, ma accanto a me non c’era nessuno. Non ci pensavo più fino a quando Chris Healey mi ha mostrato questo foto e mi ha fatto capire che poteva essere stato questo fantasma a spettinarmi. L’immagine mostra chiaramente la figura di una donna che si appoggia su di noi, mentre lavoriamo.”