castello di calvadosIl poltergeist del castello di Calvados

Il castello di Calvados, tra il 1875 ed il 1876, fu oggetto di presenze di poltergeist, con fenomeni cosi violenti che i proprietari furono costretti ad abbandonare il castello. Secondo molti la causa dell’infestazione è da ricercarsi nella proprietaria precedente, una donna morta in solitudine, che oggi infesterebbe il castello.

Nelle memorie raccolte sull’infestazione, i nome delle persone sono indicati con le iniziali.

Il Castello di Calvados, fu costruito sulle fondamenta di una precedente costruzione, venne venduto dalla famiglia B. , caduta in disgrazia, al Monsieur e Madame X. Già durante la prima notte, i nuovi inquilini sentirono forti rumori provenire dalle mura del castello. L’intensità di questi disturbi andò aumentando dall’Ottobre del 1875. In quel periodo nel castello vi erano M. e Madame de X, il figlio, il tutore del figlio e quattro domestici.

Le infestazioni continuarono a ritmo sempre più crescente, gli oggetti sui mobili cadevano all’improvviso, si udivano colpi sul pavimento e sul tetto, talmente forti da rimbombare per tutto il castello. Gli inquilini inoltre dichiararono di sentire di notte, un “qualche essere” percorrere su e giù le scale a forte velocità.

Una notte, Madame de X. scrisse nel suo diario:

-“Sono le 2 di mattina, e una qualche “cosa” ha corso sulle scale di casa dalla sala di ingresso fino al primo piano, emettendo terribili suoni che nulla avevano di umano… tutti l’hanno sentito! Era come se due gambe, private dei piedi, corressero sbattendo con forza sul pavimento gli arti monchi!”

Diverse notti gli abitanti del castello ebbero modo di udire pianti lontani, come di una donna in miseria che cercava aiuto. Si cercò ripetutamente in tutto il circondario, senza trovare niente e nessuno.

Dalla fine del novembre del 1875, le urla ed i suoni misteriosi iniziarono ad essere uditi anche durante le ore del giorno. Le parole “Demone dei dannati” vennero chiaramente udite in più occasioni. Il tutore del giovane figlio vide con i propri occhi, mentre si trovava nella biblioteca del castello a leggere, più di cento libri spinti a terra dalla libreria, lasciando al suo posto solo la Bibbia. Il poltergeist inoltre amava suonare l’organo durante la notte, anche quando lo strumento veniva chiuso sotto chiave.

Monsieur de X. Inizialmente ritenne che il tutto fosse opera di esseri umani, che volevano terrorizzare la propria famiglia, per poi rilevare la proprietà ad un prezzo molto basso. Comprò quindi diversi cani da guardia, che però si rivelarono di nessun aiuto. Uno di essi ringhio inoltre per tutta la notte verso un punto vuoto del giardino, per poi tremare di paura e fuggire via.

Alla fine ci si convinse che vi era qualcosa di soprannaturale tra quelle mura. Monsieur de X. decise di chiedere aiuto alle autorità ecclesiali.

Il 5 gennaio del 1876 il reverendo Fr. H.K. si recò nel castello per investigare. Praticò per molti giorni diversi riti religiosi all’interno delle stanze e, per tutto il periodo della sua permanenza, il poltergeist restò in silenzio. Quando, il 17 gennaio, il religioso lasciò la proprietà i fenomeni tornarono ancora più violenti, di prima.

Il 28 gennaio, la famiglia, si recò a Lourdes per pregare e ordinò che, durante la loro assenza, si praticasse un rito di esorcismo nella casa. I sacerdoti intervenuti dichiareranno alla fine del rito che in quella casa vi era qualcosa di “diabolicamente soprannaturale”.

A seguito dell’esorcismo le attività soprannaturali cessarono per tre giorni.

Una notte di settembre dello stesso anno, Monsieur de X, venne svegliato da forti rumori che provenivano dalla sala da pranzo. Con sua meraviglia trovò tutte le suppellettili prelevate dai mobili e disposte in terra, a formare un enorme ferro di cavallo. Nelle stesso momento, nei corridoi del castello, si udì il suono di un harmonium che suonava ininterrottamente una melodia, identica a quella sulla quale Monsieur de X, si era esercitato il giorno prima.

Alla fine la famiglia non ne poté più e il castello venne venduto. Da allora, comunque, non vi sono più memorie di infestazioni del castello.