Joe Benson: il fantasma tornato a riprendere il suo cane

Joe Benson era un uomo molto anziano e abitava nei pressi di Wendover,nello stato dello Utah. Era un vecchio buono e saggio e venne insignito del titolo di capo spirituale degli indiani Goshute, una tribù discendente dai più famosi Apaches.
Oltre alla moglie e alla figlia nella sua famiglia c’era un altro componente, il suo cane Sky, che egli trattava come fosse un secondo figlio.
Poco dopo i 60 anni Joe fu colpito da un virus molto aggressivo, che lo rese semicieco e lo debilitò nel fisico. Sky, un superbo pastore tedesco, da allora si prese cura di lui divenendo suo protettore e guida e accompagnandolo ovunque andasse il suo padrone.
Ma la salute di Joe Benson era compromessa e negli anni a seguire continuò a peggiorare. Un giorno, verso la fine del 1962, all’età di 75 anni, egli annunciò a sua moglie Mable che sentiva che il suo tempo stava per finire e spese le sue ultime energie a mettere da parte il denaro necessario a permettere alla sua famiglia di continuare una vita dignitosa. Vendette le sue proprietà e infine, al posto del testamento, scrisse alla moglie una lettera di ringraziamento per avergli dato una vita felice e una figlia di cui era fiero.
Dopo aver consegnato alla moglie la lettera andò a sdraiarsi nel suo letto e da quel momento il suo corpo sembrò svuotarsi delle energie rimaste. L’uomo da quel giorno non riuscì più nemmeno a scendere dal letto, ma sul suo volto c’era sempre un largo sorriso. Egli diceva di aver fatto tutto ciò che era giusto fare nella vita e per questo era pronto a raggiungere i suoi avi.
La moglie Mable, che era anche molto saggia e buona, avvertì i parenti più cari a Joe, dicendo loro che era suo desiderio che facessero al marito un ultimo saluto.
Alla sera stessa accorsero tutti e furono al suo capezzale, ma avendo abbandonato le tradizioni indiane da tempo per la vita di città, insistettero perché egli venisse portato all’ospedale. Nonostante le proteste del suo cane Sky, il vecchio Joe venen ricoverato nella vicina città di Owyhee, nel Nevada.
Benson rimase all’ospedale solo per poche ore: quando i medici videro che non c’era più niente da fare, lo rimandarono a casa dove due giorni dopo, nel gennaio del 1963, morì.
Dopo le cerimonie funebri, rigorosamente secondo el tradizioni indiane Goshute, parecchi degli amici e dei parenti di Joe chiesero di poter avere Sky, ma la signora Benson, vedendo che il cane sembrava ancora più prostrato di lei dal dolore, sentì che non era giusto cederlo, e così lo tenne con sé.
Dieci giorni dopo, mentre faceva le faccende di casa, guardò per caso dalla finestra e vide che qualcuno stava dirigendosi verso la casa.
Essendo sempre stati molto generosi e aperti a tutti, i coniugi Benson ricevevano sempre molte visite di vicini e amici, così, non badando molto a chi fosse quella figura, accese la stufa e mise a preparare del caffè.
Quando alzò gli occhi comparve sull’uscio un uomo che riconobbe subito: era il suo defunto marito. Ora, chiunque si sarebbe spaventato alla vista un una persona defunta, anche del proprio marito. Ma il credo indiano è ben consapevole della presenza degli spiriti ed ella sapeva che se il marito era tornato, era per un buon motivo: o per un messaggio o per qualcosa che non aveva portato a termine.
Fedele alle tradizioni del suo popolo, la donna lo fece entrare con molta calma e gli disse gentilmente che era morto e che non aveva niente da fare in questo mondo.
Joe annuì e si limitò a dire:

<<Me ne vado subito, ma prima devo farmi perdonare per averti dato così tante preoccupazioni. E poi sono tornato a prendere il mio Sky. Ho bisogno di lui ancora una volta. E lui ha bisogno di me.>>

Fece un fischio e Sky, scodinzolando gioioso arrivò di corsa nella cucina.

<<Dammi il mio guinzaglio…>> disse Benson.

Sua moglie lo staccò dal solito gancio a cui lo appendeva alla sera e glielo porse, badando bene a non toccare il fantasma: gli indiani credono che toccare un’anima persa nel mondo terreno possa costringerla a rimanere bloccata in questa dimensione senza trovare la giusta pace.
Joe allacciò il guinzaglio al collare di Sky e uscì dalla cucina, scese i tre scalini dell’ingresso e si avviò per il sentiero che circondava la collina.
Dopo qualche minuto di stupore e di esitazione la signora Benson corse dall’altra parte della collina per poter vedere un’ultima volta il suo caro marito. Di Joe e Sky non c’era neanche l’ombra, ma la donna trovò a terra, alla base di un albero, il guinzaglio di Sky.
Urban, la figlia di Joe e Mable, che abitava alla porta accanto, fu testimone della strana visita e lo confermò in una dichiarazione scritta e giurata.
Nei giorni che seguirono i giovani del luogo cercarono il cane, ma senza risultato. Era come se Sky fosse svanito, col suo amato padrone, in un altro mondo… 

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere