la-fontana-del-ducaLa fontana del duca e il suono fantasma

Quando si paRla di fantasmi molti di noi pensano a dame bianche evanescenti, globi di luce fioca che attraversano muri, ombre nere lungo le pareti e figura spaventose che appaiono in luoghi abbandonati per poi sparire all’improvviso. In effetti la maggior parte dei casi di presunti fantasmi si riferiscono a testimonianze oculari, ma c’è anche un piccolo gruppo di casi che riguarda altre esperienze sensoriali, come voci, sensazioni tattili e perfino odori di origine sconosciuta.
Questa sembra essere una di quelle vicende in cui i testimoni abbiano avvertito solo un leggiadro suono di un flauto, una leggenda che in qualche modo sembra avere riscontri reali ancora oggi.
Siamo nella provincia di Viterbo, lungo la strada Cimina che congiunge la città al paesino di Vitorchiano. Qui in un bosco a alto della strada, c’è la cosiddetta “Fontana del Duca”, una fonte che ha origini antichissime e nei pressi della quale accadrebbero cose fuori dal comune.
La leggenda parla di una bellissima ma povera ragazza che molto tempo fa abitava nella zona e per guadagnarsi di che vivere portava al pascolo il suo gregge e vendeva latte e formaggi. Per impegnare il tempo era solita suonare con suo flauto leggiadre melodie che si propagavano nle vento e nelle vallate.
Quel soave suono un giorno arrivò alle orecchi di una vecchio e brutto signorotto poco distante, che cercò in tutti i modi di convincerla a diventare sua moglie. La fanciulla però lo rifiuto sempre, così come rifiutò la vita agiata che lui le prometteva; era una fanciulla che amava la libertà e la natura e la libertà era tutto ciò che voleva.
Tutti i contadini, gli artigiani, i cacciatori della zona erano affascinati dalla splendida melodia del suo flauto e molti si soffermavano ad ascoltarla perchè in qualche modo rendeva meno pesante le loro giornate.
Un giorno però il signorotto, deciso ad averla a qualunque costo, la fece rapire dai suoi sgherri e la fece imprigionare nelle segrete minacciandola di morte se non avesse accettato la sua proposta di matrimonio. Anche all’ora, messa alle strette e ridotta quasi all’impotenza, la giovane ragazza rifiutò e dalle fondamenta ogni notte si udiva il suono del suo flauto, una melodia triste, ma comunque soave alle orecchie della gente che passava da quelle parti.
La gente del luogo capì che l’uomo l’aveva rapita e una folla si munì di fiaccole e andò a protestare davanti al castello del signorotto. Nuovamente l’uomo cercò di convincerla a sposarlo, ma la ragazza lo rifiutò.
Per non scatenare una rivolta e per fare in modo da apparire dalla parte della ragione, l’uomo la violentò e fece stendere sul balcone un lenzuolo macchiato di sangue; poi si giustificò con la folla dicendo che era lui a voler ripudiare la fanciulla perchè l’aveva trovata a letto con una della sue guardie.
Per punizione ( ma in realtà per vendetta) l’uomo si avvalse delle leggi allora in vigore per abbandonarla senza viveri in mezzo alla fittissima vegetazione, proibendo a chiunque di aiutarla, pena la morte. L’unica cosa che concesse alla ragazza fu il suo flauto. al quale lei era molto legata.
La ragazza alla fine morì di freddo e di fame in quel bosco. Da allora si dice che di tanto in tanto sia ancora possibile udire una lontana melodia di un flauto riecheggiare nella vallata, che è possibile ascoltare anche lungo la strada Cimina.
Dagli anni ’80 la storia tornò ad essere raccontata dopo che diverse persone che passavano davanti alla Fontana del Duca, giurarono di aver sentito suonare un flauto. A queste testimonianze si unirono altre, forse persone che volevano ricamarci su, che raccontavano di nebbioline vaganti, di orbs, di una figura misteriosa che osservava le auto passare dalla boscaglia e perfino di una dama bianca dal volto triste nei pressi della fonte.
A ottobre del 2008 un gruppo di ricercatori del paranormale, il gruppo PRISMA (Progetto Indagini e Studi di Manifestazioni Anomale), ha indagato sul caso e hanno effettivamente sentito delle note chiare e distinte, una melodia suonata con grande maestria. Esplorando l’area nei dintorni scoprirono numerose fabbriche e risalirono ad un’azienda di articoli igienico-sanitari dalla quale si avvertiva un rumore provocato da alcuni carrelli metallici sospesi che a causa del vento ondeggiavano e producevano uno strano suono nell’aria.
Per loro il caso è chiuso: il suono del flauto è in realtà quello di alcuni carrelli di metallo sospinti dal vento. Per molti altri invece nei pressi della Fontana del Duca ci sarebbe realmente un’anima in pena che suona la sua triste melodia per un destino non voluto.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere