La foto maledette di Cork, una delle storie sul paranormale più famosa

foto maledetta di Cork

Quello spettro che si muove nella foto – La storia della foto maledetta di Cork fantasia o verità?

Ci sono storie così assurde e lontane da ogni possibile spiegazione che diventano vere e proprie ossessioni per la nostra mente; la neccessità di cercare una logica diventa un bisogno. Questa non è per niente una sfida ma, una reazione di auto-tutela dalle nostre paure più profonde.

Ci troviamo nella provincia di Cork, nel nord-ovest dell’Irlanda tra distese verdi, borghi agricoli e panorami industriali. E’ il 1997, Rory D’Onoghue lavora presso un laboratorio fotografico ma la sua è soprattutto una passione. Decide allora di mettersi in proprio e rileva un laboratorio fotografico che era rimasto chiuso per anni. Durante la ristrutturazione del locale,  nel rimuovere un macchinario che era inchiodato al pavimento, Rory D’Onoghue, trova una busta con all’interno una scatola di un rullino fotografico; e’ un Agfa IR120, sulla scatola è a malapena leggibile e scritto a penna c’è una data “July ’65” (luglio 1965). Il rullino è stato utilizzato. Per curiosità, allora, lo sviluppa. Ed ecco fin da subito la prima stranezza, il rullino contiene una sola foto. Sembra un cottage, uno dei tanti delle campagne di Cork. In un certo senso è la costruzione tipica e tradizionale di questi luoghi.

E’ già sera ma, Rory D. decide di  stampare ugualmente il negativo e fare un ingrandimento. Il pensiero era quello di metterla in cornice e regalarla alla moglie che in quel momento era fuori città. La foto non era nulla di eccezionale ma nella sua apparente normalità aveva qualcosa di magnetico. Finita la stampa la mette in una busta e fa rientro a casa.

Intorno a mezzanotte ripone la foto sul tavolo e si dirige verso la camera da letto. Ma qualcosa non torna. Qualcosa in quella foto gli sembrava “diverso”. Alora torna indietro, accende la luce proprio sulla foto e comincia ad osservarla con attenzione. Ed ecco che ha un sobbalzo. La foto non è più la stessa. Nella foto è apparsa una figura umana che prima non c’era.

Incredulo all’accaduto corre a prendere la sua macchina fotografica e fa delle istantanee sullo strano effetto.

Guarda e riguarda la foto, cercando di ricordare il momento in cui aveva sviluppato il negativo. Era possibile che gli fosse sfuggita quell’immagine che gli sembrava strisciare sull’erba davanti alla casa?

Avrebbe ricontrollato il giorno dopo confrontando le due foto.

Ritorna a letto ma a questo punto dormire era proprio un’impresa. si gira e si rigira nel letto con quell’immagine negli occhi. Dopo qualche ora, quindi, decide di alzrsi pre prendere qualche farmaco che gli concili il sonno. Passando accanto al tavolo da un’altra occhiata alla foto e sobbalza nuovamente.

La figura si è mossa nuovamente assumendo le sembianze di una donna vestita di nero vicino alla finestra.

Non ci sono dubbi, la foto si muove. Cambia. Sempre più incredulo  e meravigliato, continuò a scattare istantanee per tutta ma notte. La figura umana nella foto si muove, molto lentamente, stabilizzandosi ogni ora circa.

La figura scavalca la finestra per entrare in casa.

La figura esce dalla porta d’ingresso con qualcosa in mano.

La figura è in primo piano sulla sinistra della foto.

E con quest’ultima apparizione la foto completò la sua trasformazione.

Era stata una notte davvero inquietante per Rory D., al punto da spingerlo a raccontare tutto alla moglie e a qualche familiare stretto nel timore di non essere creduto.

Da quella casa non uscì ne il racconto dell’accaduto ne la foto originale e le istantanee scattate durante la notte.

Solo nel 2007, il nipote di Rory D. che si trovava in gita nelle campagne di Cork, accando ad un Chiesa medievale ed un cimitero abbandonato vide una costruzione che aveva qualcasa di familiare.

Ricordò, allora, la storia raccontata più volte dallo zio e la foto nel quadro.

Era proprio davanti al cottage della foto.

Fece così delle domande in giro e venne a sapere che era stata la residenza di una famiglia molto nobile, i Brandville. Nessun discendente della famiglia era ancora in vita. L’ultimo erede maschio, ancora in fasce, era misteriosamente scomparso in piena notte della sua culla. La madre si suicidò proprio in quella casa mentre il padre, impazzito, rimase chiuso nel cottege fino alla sua morte.

Il cottage è ancora lì, nelle campagne di Cork in totale stato di abbandono e il quadro è ancora in bella vista su una parete di casa D’Onoghue.

Da quella notte non ha più subito nessun’altra trasformazione.