Raymond Robinson

Raymond Robinson, aveva solo 8 anni quando la sua vita cambio a causa di un terribile incidente che gli cancello la faccia.

Raymond Robinson, all’età di 8 anni si recò presso il ponte di Wallace Run, per giocare insieme ad i suoi amici, quel giorno la sua vita cambio a causa di un tragico incidente che lo rese completamente sfigurato. Quando le voci cominciarono a circolare nacque una delle più famose leggende metropolitane: la leggende di Charlie No Face.

Un pomeriggio del 1918, Raymond, esce di casa per andare a giocare con i suoi amici. Si recano nei pressi del ponte di Wallace Run, dove l’anno precedente si era consumata una tragedia: un bambino era rimasto folgorato toccando alcuni cavi scoperti dell’alta tensione.

Gli amici di Raymond gli lanciano una sfida che consisteva nell’arrampicarsi su un traliccio, afferrare un nido e portalo a terra. Il piccolo Raymond Robinson, accetta.

Il bambino accidentalmente tocca gli stessi cavi che avevano ucciso l’anno precedente un suo coetaneo, uno della potenza di 1.200 volt continui, e l’altra di 22.000 volt di corrente alternata il suo corpo prese letteralmente fuoco prima di staccarsi dai cavi e precipitare giù.

Raymond, viene trasportato all’ospedale in fin di vita, resta ricoverato per diversi mesi ma riesce a salvarsi. Sta bene, il suo corpo funziona normalmente, tutti gli organi sono in buone condizioni ed il cervello non è stato danneggiato.

Il volto del piccolo Raymond Robinson, però, rimane irrimediabilmente sfigurato dalla scossa elettrica: non ha più l’orecchio sinistro, il naso e gli occhi, la bocca e gli zigomi si sono fusi in un’unica parte.

La sua vita è stravolta, Raymond Robinson, passa le sue giornate chiuso in casa, aiutando i genitori e fumando qualche sigaretta. I vicini ed i conoscenti lo descrivono come una persona buona e gentile, a cui piaceva ridere e scherzare. Amava molto i bambini specie la sua piccola nipotina.

A causa del suo aspetto però, molti erano terrorizzati da Raymond. Il quale non usciva mai di giorno perchè temeva di spaventare la comunità.

Charlie No Face 2

Amava la notte, quando tutti dormivano, infatti, l’uomo usciva spesso a fare una passeggiata, molto tardi quando nessuno lo poteva vedere.

Non si allontanava mai molto da casa, se udiva qualche auto passare o qualche voce si nascondeva velocemente. Gli capitava di incontrare dei ragazzi che gli offrivano delle birre o delle sigarette per scambiare due parole, o per potersi fare una foto assieme a lui. Più di una volta tornò a casa ubriaco, sconvolgendo la madre perché in casa sua non si era mai consumata nemmeno una goccia di alcol. Le passeggiate notturne di Raymond divennero una vera e propria attrazione ad un certo punto, tanto che la fila di macchine sulla statale 351 alcune sere aveva addirittura richiesto l’intervento della polizia. Fu più o meno in questo periodo che vennero coniati i nomignoli Charlie No Face e Green Man. La sua famiglia non era affatto d’accordo con queste uscite notturne: accadeva spesso che l’uomo veniva investito da qualche auto o trovato privo di sensi in un fosso.

Charlie No Face

Raymond continuò a passeggiare quasi ogni notte, dagli anni ’50 fino alla fine degli anni ’70, incurante della leggenda che si stava creando attorno alla sua figura.

Nel 1985, il signor Robinson morì all’età di 74 anni, dopo aver vissuto l’ultimo periodo della sua vita in una casa di cura. Data l’età, suo malgrado fu costretto ad interrompere le passeggiata notturne che tanto amava.

Raymond Robinson, fu sempre considerato un essere soprannaturale, una figura spaventosa, una creatura mostruosa, un uomo senza faccia che si aggira di notte lungo le strade meno battute, alla ricerca di una vittima a cui rubare il volto che gli manca. Molti affermavano che in realtà fosse la reincarnazione dello spirito di un operaio impiegato presso una centrale elettrica e morto a causa di un’incidente sul lavoro.  

Ancora oggi la leggenda su Charlie No Face oscura la tragica realtà dell’incidente di Raymond Robinson