La leggendaria Thule e gli Ariani

Questo è un concetto piuttosto articolato e richiederebbe interi libri per poter essere completamente chiarito. Io qui in poche righe non posso certamente illustrare tutte le teorie, le scoperte, le deduzioni e le credenze che stanno alla base, quindi mi limiterò ad accennare i principi alla base di tutto e a chiarire perché i tedeschi nazisti parlavano così tanto della razza ariana.
Come mio solito non entro nel merito della guerra, né della politica perché sono argomenti che non tratto per principio, perciò vi parlerò dell’aspetto magico e misterioso che ha caratterizzato tutta la campagna di Hitler.
La maggior parte di noi quando sente parlare di “ariani” pensa alla razza bianca idolatrata e ricercata dai nazisti, la razza pura che volevano riportare a comando del mondo intero. Questo pensiero, come vedrete, è vero solo in parte: gli Ariani erano un popolo extraterreste che sarebbe all’origine dei diversi ceppi di razza umana nel mondo.
Gli Ariani, intesi come razza superiore, sono stati presi come input per lo sviluppo di ideologie razziste, ma inizialmente gli stessi tedeschi intendevano la “razza dello spirito” e non letteralmente razza umana.
Tra i molti studiosi che hanno ricercato le origini delle credenze sugli Ariani c’è Julius Evola, che maggiormente ha sviluppato la teoria di Thule. Thule sarebbe una sorta di Atlantide, un’isola nel mare a nord della Svezia in cui vivevano gli Iperborei, un popolo di intelligenza superiore dei quali noi saremmo i discendenti.
Secondo Erodoto gli Iperborei erano un popolo che viveva in una terra lontanissima situata a nord della Grecia dove il sole splendeva per sei mesi all’anno (si riferiva al Circolo Polare Artico). Iperborea era la terra di un’antichissima civiltà nordica che diede origine al genere umano moderno perché lentamente si spostò verso sud influenzando tutte le civiltà allora presenti (i cinesi, gli indiani, gli egizi e tutti i popoli antichi).
Solo dal 1700 in poi si iniziò a parlare di Thule e non di Iperborea, ma il concetto è identico: un popolo dai poteri immensi, dalla conoscenza superiore e dalle capacità sovraumane discese da nord per mischiarsi con gli umani e renderli migliori nello spirito e nella conoscenza.
Secondo gli storici è possibile (da qui in poi dovrei usare sempre il condizionale perché si fanno ipotesi) che sia esistita una primitiva razza nordica nel periodo interglaciale tra il 40.000 ed il 28.000 a.C: molti dati geologici, climatici e botanici dimostrano che in quel periodo tra i 70 e gli 80 gradi di latitudine nord (dove il giorno dura veramente 6 mesi) c’era una temperatura media annua attorno a 10 °C (oggi a quelle latitudini si parla di almeno -20 °C). Detto più semplicemente, l’Islanda, la Groenlandia e molte isole del nord erano a temperature miti e non erano coperte di ghiaccio tutto l’anno. Thule era forse a 6 giorni di navigazione dall’odierna Scozia e gli studiosi tendono ad identificare l’isola con l’Islanda o con la Groenlandia.
Thule e la sua civiltà rimasero isolate fino all’arrivo di una fortissima glaciazione (chiamata scientificamente “Wurm”) che costrinse gli abitanti a migrare verso sud per sopravvivere. Alla fine del Wurm l’innalzamento dei mari e le molte catastrofi naturali fecero sprofondare Thule analogamente alla mitica Atlandite e gli Iperborei si divisero in due grandi tronconi: i primi scesero in Europa, l’Africa settentrionale e America, i secondi colinizzarono l’Asia.
Gli Iperborei quindi sarebbero i maestri primordiali delle civiltà indoeuropee e di tutti i popoli che si generarono successivamente. Ok, ora arrivo agli Ariani.
Gli Iperborei che colonizzarono l’Asia e la Russia erano gli “Arya”, ovvero i nobili, quelli più saggi e colti; la maggior parte di loro si stabilì nell’odierna India gettando le basi per il Buddismo e le altre religioni orientali. Gli insegnamenti di questa popolazione “superiore” sarebbero ancora scritti in documenti custoditi nei monasteri del Tibet.
Nel 1938 Hitler inviò una spedizione in Tibet con l’intento di scoprire le origini della razza ariana; la stessa svastica utilizzata dai nazisti era il simbolo ancestrale della razza Arya, quindi della razza superiore, sovraumana e perfetta. Hitler inoltre, ancora prima di salire al potere, era membro della società iniziatica “Thule” che professava la distinzione dell’essere umano in due civiltà distinte: quella Aristocratica degli Ariani e quella Ginecocratica dei popoli mediterranei, che con loro sommo dispiacere aveva nel tempo preso il sopravvento e aveva reso impura tutta l’umanità.
Concludendo la famosa “razza ariana” ricercata dai nazisti non era, almeno originariamente, pensata per forza di razza bianca, ma una razza intellettualmente superiore andata perduta, una razza che Hitler e i suoi volevano ricreare partendo dai ceppi meno “contaminati”. Successivamente il delirio di onnipotenza e le molte influenze che segnarono le sue scelte lo portarono a tramutare il pensiero e a porre in primo piano la razza tedesca: la razza bianca nordica tedesca era geograficamente una di quelle più vicine a Thule e agli Iperborei e quindi più pura di quelle a sud, al contrario degli ebrei che erano non solo più a sud, ma si erano originati dalla parte iperborea meno colta e più deleteria per l’umanità.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere