Dead women Crossing, una cittadina infestata

No, non ho scritto una citazione (Dead Women Crossing significa “Passaggio delle donne morte”): è proprio il nome di una cittadina dell’Oklahoma. Dead Women Crossing è una piccola comunità nei pressi di Weatherford, di circa 950 abitanti e in tutto lo stato è additata come infestata da almeno due anime inquiete.
Sulle origini del nome quanto meno bizzarro ha indagato una studentessa dell’Università di Weatherford di nome Susan Woolf Brenner che nel 1982 ha portato alla luce una storia molto affascinante.
Tutto ebbe inizio il 6 giugno del 1905, quando a Custer City, una cittadina poco distante, una donna decise di chiedere il divorzio dal marito e andarsene di casa. Lei si chiamava Katie DeWitt ed era una delle maestre della scuola elementare del luogo; suo marito si chiamava Martin James ed ere un proprietario terriero di tutto rispetto, ma che spesso sfociava in episodi di violenza domestica gratuiti.
Il 7 giugno Katie prese la loro bambina di 2 anni, Lulu Belle, e andò in stazione con l’obiettivo di raggiungere alcuni parenti nella città di Ripley. Dopo l’ennesima sfuriata del giorno precedente, il marito della donna non si degnò nemmeno di salutarla e in paese non si fece vedere per tutto il giorno; ad accompagnarla al treno fu il padre di lei, Henry DeWitt.
Katie disse al padre che non appena fosse giunta a destinazione avrebbe fatto sapere sue notizie, ma dopo due settimane l’uomo non aveva ancora ricevuto alcuna lettera o notizia. Preoccupato per la situazione andò dallo sceriffo e gli chiese di investigare sulla questione e di fargli sapere se sua figlia e sua nipote stavano bene. In tutta risposta lo sceriffo gli disse che non aveva tempo per occuparsi di simili sciocchezze e gli consigliò di affidarsi ad un detective privato di nome Sam Bartell, molto noto nella zona.
Il detective investigò lungo la tratta ferroviaria e seguì attentamente le vicende di quei giorni nelle cittadine tra Custer City e Ripley. Fece molte domande in giro, ma nessuno aveva visto una donna con una bambina come lui le descriveva. Le prime notizie sulle due le ebbe 2 mesi dopo, quando venne a spere che il 28 luglio Katie e sua figlia avevano trascorso una notte nella casa di un certo William Moore a Weatherford.
La sorella di Moore era conosciuta anche come la “Signora Ham” e faceva di professione la prostituta; secondo William la mattina del 29 luglio Katie e sua figlia uscirono in carrozza insieme alla sorella, ma dopo due ore lei tornò a casa da sola.
Dopo molte altre domande in giro, Bartell scoprì che Katie e sua figlia furono avvistate nella città di Deer Creek e qui la donna iniziò a comportarsi in modo molto strano: secondo le testimonianze di alcune donne di Weatherford, la giovane Katie fu vista una mattina dei primi di agosto muoversi guardinga tra le strade del borgo di Deer Creek (quello che poi divenne Dead Women Crossing) e con il terrore in volto affidò sua figlia ad un ragazzo seduto nella piazza prima di scappare di corsa.
Bartell nei giorni successivi riuscì a rintracciare il ragazzo e a recuperare la bambina: venne così a sapere che quando Katie gliela affidò la piccola fosse illesa, ma con i vestiti coperti di sangue. Bartell a quel punto andò dallo sceriffo e lo informò della vicenda, così verso metà agosto gli agenti e molti abitanti del luogo si misero alla ricerca di Katie. L’investigatore decise di andare parlare con la Signora Ham per chiederle se avesse maggiori notizie, ma lei negò di ave4rci avuto a che fare. Lo stesso giorno la donna si suicidò ingerendo del veleno.
Le ricerche furono fruttuose il 31 agosto 1905, quando il cadavere di Katie venne trovato sulla riva del torrente che costeggiava Deer Creek. La donna era stata decapitata e la sua testa non venne mai rinvenuta.
La vicenda e le due morti portarono a ribattezzare il borgo di Deer Creek come Dead Women Crossing e ad avvolgerlo nel mistero. Sono molte le domande irrisolte sulla morte Katie e Fannie Norton ( così si chiamava la Signora Ham), ma soprattutto ci si è chiesti perché Katie sia scesa dal treno prima della sua fermata, perché abbia chiesto aiuto ad una prostituta, se c’entri il marito di Katie (magari abbia voluto ucciderla per riprendersi la figlia).
E ora veniamo ai fantasmi. Ci sono voci sin dagli anni ’30 secondo cui nelle notti di primavera ed estate lungo le strade dalla cittadina e soprattutto lungo le sponde del torrente si manifestino due figure femminili che urlano e si disperano. Negli anni le manifestazioni paranormali sono state centinaia e sia residenti che turisti hanno raccontato, anche di recente, di aver visto nebbioline condensarsi sotto le luci dei lampioni o ombre vagare nei vicoli per poi sparire all’improvviso.
La stessa studentessa che ha riportato alla luce la storia di Katie DeWitt, Susan Woolf Brenner, pare sia stata testimone di un’apparizione luminosa nei pressi del torrente dove fu trovato il cadavere di Katie: un’intensa luce bluastra si è sollevata dall’acqua per poi dirigersi verso di lei. Lei, spaventata, è corsa in città ma ricorda di aver chiaramente udito un pianto di disperazione alle sue spalle.
Che le due donne morte a Deer Creek vaghino ancora sul luogo della loro dipartita?