casa-dalle-100-finestreLa casa dalle 100 finestre

Ogni città ha un certo numero di storie su fantasmi e luoghi infestati, ma questa è decisamente insolita e diversa dalle solite.
Appena fuori Modena, lungo la via Vignolese che la congiunge alla frazione San Damaso, c’è Villa Buonafonte, una costruzione risalente al XVIII secolo e attualmente sottoposta a restauro da parte del comune. Molti però la conoscono meglio come la “Casa dalle 100 finestre”, un luogo ricco di misteri ed eventi paranormali.
In realtà si tratta di un complesso di tre edifici costruiti nella prima meta del 1700 e già presenti sulle carte del 1779. Le famiglie che si susseguirono nel complesso erano tra le più facoltose e altolocate della società modenese e a dimostrarlo sono i magnifici decori degli interni, la cui qualità pittorica è eccezionale. Tra gli ultimi proprietari della villa c’erano i conti Bentivoglio che la usarono come residenza estiva.
All’interno si possono osservare decori che vanno dal romantico ottocentesco al neoclassico al liberty, in maggior parte su soffitti voltati e lungo i muri. Da la buona conservazione gli arazzi, gli affreschi e i particolari architettonici il comune ha deciso di esaltare la bellezza del complesso con interventi di ripristino e renderlo nuovamente abitabile dopo molti anni di abbandono.
Tuttavia la Casa delle 100 finestre è da anni al centro dell’attenzioni di molti curiosi che ogni anno cercano di avvicinarsi ed intrufolarsi tra le mura per indagare sulle dicerie che la vogliono infestata, magica ed ingannatrice. Su di lei si raccontano tre storie intriganti quanto inquietanti.
La prima vuole che durante l’estate del 1962 una dei figli del proprietario, poco più sedicenne, fece una ragazzata che le costò la vita: si mise a camminare lungo la statale, dove però fu travolta da una Maserati condotta dal suo collaudatore ad oltre 140 km/h. Il padre dopo quell’incidente avrebbe seppellito la figlia dietro la casa per averla sempre vicino a se e da quel giorno la sua anima abiterebbe il complesso. Oggi chi si avventura nei tre stabili che fanno parte della Villa Buonafonte afferma che di notte si sentono sussurri, risate e voci lontane di ragazza e che si intravedano di tanto in tanto figure che si rincorrono nel giardino sotto i raggi della luna.
La seconda storia identifica la villa come un luogo dove il tempo si allunga di almeno 6 o 7 volte il normale: alcuni testimoni parlano di sensazioni extratemporali, cioè una volta entrati nell’abitazione il tempo si rallenterebbe e una volta usciti si accorgerebbero che in realtà sono passate ore invece che minuti. Alcuni Ghost Hunters che si sono introdotti negli edifici di Villa Buonafonte hanno affermato che per esplorare tutti gli interni ci hanno impiegato 6 ore e mezza.
L’ultima storia è forse la più originale, pur non riguardando il paranormale: molti modenesi si sfidano l’un l’altro nel contare le finestre degli edifici ( che appunto sono 100, per questo la villa ha preso il nome di Casa dalle 100 finestre) e l’incredibile sta che contando più volte le finestre il loro numero cambia. Chi si mette a contare le finestre la prima volta ne conta 100, ma se cerca di ricontarle saranno 99, poi di nuovo 100 e così via.
Indubbiamente la Casa dalle 100 finestre nasconde molti segreti e misteri e richiederebbe un approfondimento almeno su alcuni di essi.