casa maledetta di Nettuno

La casa maledetta di Nettuno

Nel comune di Nettuno, a pochi chilometri dalla bellissima costa frequentata dai turisti, c’è un antica casa fatiscente, che mal si adatta alla zona rimodernizzata dopo la guerra. Ciò che resta della costruzione è una vecchia casa diroccata, con il tetto sfondato e ormai dimora solamente di erbacce e piccoli animali in cerca di rifugio. Si trova in una traversa di via Veneto e sin dall’esterno è evidente il suo stato di abbandono, che si può notare attraverso le fessure di un cancello arrugginito.
Arrampicandosi sul muro di tufo che la circonda si possono intravedere tra le macerie dell’edifico alcune fessure nel terreno che portano a profondi e intricati cunicoli sotterranei: dopo la ristrutturazione eseguita nell’area negli anni ’50 si è scoperto che sotto la città c’è un enorme labirinto di cunicoli e gallerie risalenti ad epoche medievali, utilizzati anche come nascondiglio durante la Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni ’80 Nettuno era diventata un borgo dal turismo sempre crescente, una cittadina moderna da inquadrare in una cartolina con il suo bellissimo mare. Tutto era cambiato dall’epoca della guerra, ma quella casetta era ancora lì, disabitata, abbandonata e dall’aspetto davvero inquietante.
In effetti il comune tentò più volte di spronare i proprietari ad eseguire le ristrutturazione della casa, ma loro non furono mai inclini a spendere dei soldi in quel rudere; proprio negli anni ’80 venne stanziato un fondo a perdere con cui il comune si accollava le spese della facciata (in modo da celare almeno in parte la casa ai turisti), ma i lavori si interruppero in seguito a tre episodi molto strani.
Due di questi furono incidenti capitati agli operai: uno si ruppe un gamba cadendo da tetto e disse che la scala si era mossa da sola impennandosi, l’altro fu colpito sulla testa da una pietra lanciata dalle fondamenta da… nessuno, perchè in quel momento era l’unico sul luogo di lavoro. Il terzo episodio fu quello che fece spargere la voce che la casa fosse maledetta: dopo nemmeno due settimane dall’inizio dei lavori il capocantiere e i suoi operai scapparono dicendo che nei sotterranei della casa c’erano creature mostruose che avevano cercato di assalirli; da allora vollero più tornarci. Furono allora realizzati anche dei lavori per portare alla luce le grotte sotterranee, ma la copertura in cemento crollò miseramente e anche il secondo gruppo di operai inspiegabilmente interruppe i lavori.
Nel 1997 sui giornali apparve l’inquietante notizia di un senzatetto che venne ritrovato nel cortile della casa: era uno straniero e venne ucciso, scorticato e infine arso.
Più di uno provò ad acquistarla, ma misteriosamente, dopo pochi giorni di ispezione della casa, i nuovi inquilini l’abbandonavano senza portare a termine il contratto. Ora della casa è rimasto un unico vecchio proprietario, che non ha intenzione di avvicinarsi alla casa nemmeno per mostrarla a possibili acquirenti.
Oggi sono in molti a ritenere questa casa infestata o maledetta, anche se nessuno ama parlarne. Chi si riferisce alla zona di via Veneto ( e indirettamente alla casa abbandonata) parla di una leggenda secondo cui si nasconderebbero nelle viscere di quel terreno strane e maligne creature che non vorrebbero assolutamente che la casa ritornasse ad essere abitata, e che il proprietario lo sospetterebbe o ne sarebbe a conoscenza. Gli scettici invece sostengono che il passato della casa non sia altro che una lunga serie di coincidenze sfortunate e tragiche.
Sta di fatto che negli ultimi anni non è stato affisso neanche un cartello che ne indicasse la vendita. Si preferisce evitare il discorso, indicando il rudere come “quella casa di via Veneto”, forse custode di orribili memorie e segreti che nessuno ha saputo o voluto svelare.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere