casa stregata di Hex HollowLa casa stregata di Hex Hollow

La caccia alle streghe, ovvero la ricerca e la persecuzione di individui (per lo più donne) sospettati di compiere sortilegi e malefici, ebbe grosso modo luogo in Occidente dal XV agli inizi del XVIII secoli a causa di un pressante fanatismo religioso. In America però la psicosi durò oltre e si dilungò fino a quasi metà del secolo scorso.
Restando nel Nuovo Mondo, chi non ha mai sentito parlare del processo alle streghe di Salem che si svolse nel Massachusetts? Certo, è il più famoso processo americano contro la stregoneria, ma non di certo l’unico. Al pari della dura repressione europea anche negli Stati Uniti la caccia alle streghe e stregoni era aspra e violenta e spesso bastava un semplice sospetto su una persona a scatenare atti di violenza efferati.
Nel 1928 ne fu vittima un uomo della Pennsylvania di nome Nelson Rehmeyer. Nel piccolo paesino di Hex Hollow c’è una casa come tante altre: interamente costruita in legno, con un giardino retrostante, immersa nel verde e adagiata a lato di una stradina di campagna frequentata allora da non molte persone. Ma quella casa oggi non ha inquilini e viene evitata come la peste da chiunque si trovi a passare nei suoi pressi: essa infatti è al centro della leggenda e legata ad un episodio infamante per la contea di York ed è da tutti considerata una casa stregata sede di poteri occulti e malvagi.
Ma andiamo ai fatti. Nella casa in questione agli inizi del 1900 viveva un uomo calmo e tranquillo, Nelson Rehmeyer, un commerciante che amava trascorrere il tempo libero facendo passeggiate nei boschi e leggendo qualche libro in giardino. Se la passava piuttosto bene Rehmeyer, facendo una vita tranquilla e senza problemi.
Al contrario John Blymire, un suo vicino, non se la cavava molto bene: era particolarmente sfortunato sia nella vita amorosa che nel suo lavoro nei campi, che venivano costantemente invasi dalle acque di un torrente poco distante o devastati da animali selvatici in cerca di cibo.
Forse per l’invidia, forse per qualche discussione che andò oltre i canoni, si convinse che Nelson Rehmeyer fosse la causa di tutte le sue sventure.
Era il 1928 e dopo una lunga, inspiegabile malattia, John Blymire cominciò a sospettare che tutti i suoi guai fossero causati dal suo vicino di casa, che al contrario anche in pieno inverno sembrava essere immune persino al raffreddore. Troppo sospetta come cosa: non poteva che essere lui la causa dei suoi guai e gli aveva sicuramente lanciato una maledizione!
L’uomo andò a trovare una giovane donna di nome Nellie Noll, che con Rehmeyer aveva intrattenuto una relazione per qualche tempo e che era stata cacciata in malo modo dalla casa dopo un aspro litigio. La donna, forse a causa dell’ amore non corrisposto ( c’è che addirittura parla di un figlio illegittimo non riconosciuto da Rehmeymer), decise di infamare Rehmeyer pubblicamente accusandolo di stregoneria e affermando di averlo visto scagliare una maledizione su Blymire.
La donna era considerata “strana” da tutti gli abitanti di Hex Hollow per alcuni suoi comportamenti bizzarri e per la sua fede animista. Si curava con strani intrugli preparati da se, viveva ai margini di un bosco e usciva solo nelle ore serali: insomma, molti credevano fosse un strega e proprio per questo diedero molto peso alla sue parole accusatorie nei confronti di Rehmeyer.
Ella stessa consigliò a Blymire di liberarsi del maleficio bruciando il libro degli incantesimi che Rehmeyer possedeva, perchè da che mondo è mondo ogni strega o stregone ha un libro di incantesimi con cui lancia le sue fatture sulla povera gente. Dopo aver trovato e bruciato le pagine del grimorio Blymire avrebbe dovuto raccoglierne le ceneri e seppellirle, assieme ad una ciocca dei capelli dello stregone, in un luogo benedetto: seguendo questi semplici passi tutte le sfortune di Blymire sarebbero sparite e lo spirito del malvagio Rehmeyer non avrebbe potuto più nuocergli.
Un libro di incantesimi? Come poteva sapere Nellie Noll che in casa di Rehmeyer c’era un libro di incantesimi? Lo sapva bene essendoci vissuta per diverso tempo e si riferiva a “The Long Lost Friend”, un volume conosciuto anche come “Pow-wow” scritto dal tedesco John George Hohman nel 1870, che conteneva una serie di antichi incantesimi tedeschi, alcuni antichi rituali di guarigione e ricette conosciute dagli abitanti di origine olandese della Pennsylvania.
Era certa che quel libro era in possesso di Rehmeyer e sapeva benissimo che l’uomo custodiva gelosamente ogni tomo acquistato anche se letto decine di volte. Fu così che Blymire, assieme a due suoi amici creduloni, andò a cercare il libro a casa di Rehmeyer. Non sapeva però che Rehmeyer custodiva parte dei suoi libri in una bacheca in cantina assieme ai vini perchè credeva che l’umidità del luogo conservasse meglio i libri pregiati. Non trovando il libro dello stregone decise di mettere fine una volta per tutte alle sue sciagure ricorrendo all’estremo rimedio: uccidere Rehmeyer e bruciare tutta la casa!
I tre tornarono a casa di Rehmeyer di notte con un fucile, delle corde e una lampada ad olio; Sfondarono al porta della casa, lo immobilizzarono, lo legarono a una sedia e quindi gli diedero fuoco. In quel modo non solo l’autore delle maledizioni, ma anche il libro maledetto che doveva essere nascosto da qualche parte, sarebbero stati distrutti.
Ad interrompere lo scempio dei tre intervenne un gruppo di soldati che pattugliava la zona e che riuscì a spegnere l’incendio in tempo per salvare parte della casa. Per Rehmeyer però era troppo tardi… Blymire, dopo essere stato portato dinnanzi alle autorità assieme ai suoi compagni, affermò che sebbene Rehmeyer avesse preso fuoco e fosse ricoperto di olio, il suo corpo rimaneva praticamente integro, senza carbonizzarsi, dandogli conferma che Rehmeyer fosse effettivamente uno stregone dedito alla magia nera. I tre uomini furono processati, ma tornarono presto in libertà.
Il punto esatto in cui Nelson Rehmeyer morì è ancora stranamente carbonizzato dal fuoco dopo quasi un secolo: normalmente si sarebbe dovuto deteriorare e disfarsi in poco tempo, ma sembra che il tempo si sia fermato su quelle assi di legno.
La casa di Rehmeyer oggi è ancora di proprietà della famiglia Rehmeyer e i discendenti affermano che al suo interno avvengano fenomeni quanto meno bizzarri. Pare infatti che la casa sia perseguitata dallo spirito dell’uomo ucciso, che si manifesta spostando oggetti, con folate di vento anche quando le finestre sono chiuse e lamenti sommessi durante la notte. In una delle stanze è possibile ammirare l’orologio a pendolo che si fermò esattamente alle 12:01 del 1928, ora in cui i soldati confermarono di aver trovato l’uomo in fiamme e i tre mascalzoni davanti alla sua casa. La leggenda narra che fu il minuto esatto in cui Nelson Rehmeyer tornò al suo padrone oscuro e per questo è ora conosciuto come ” orologio della morte”.
Pur essendo disabitata oggi i parenti di tanto intanto occupano la casa per le vacanze e permettono anche visite ai curiosi che si interessano della storia del luogo.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere