La palazzina maledetta di Doberdò del LagoLa palazzina maledetta di Doberdò del Lago

A Doberdò del Lago, in piazza San Martino al numero 9 c’è una piccola palazzina che mette davvero i brividi: due neonati gemelli morti, un tentato omicidio finito in suicidio, uno schianto mortale, un impiccato.

Nel 2009 tra quelle mure, nel giro di pochi giorni si sono pianti 3 morti. La prima è stata Annamaria Ferletic, un’infermiera di 51 anni, che il 4 luglio, senza un’apparente motivazione, ha accoltellato il figlio Cristian di 28 anni. Credendo di averlo ucciso, si è recisa l’arteria femorale, morendo dissanguata. Fortunatamente il figlio si è salvato.  I colleghi hanno sempre affermato che fosse una donna gioviale e allegra, mentre i medici hanno affermato che si è trattato dell’ultima scelta di chi è affetto da un grave stato depressivo.

Tredici giorni dopo, il 17 luglio, Kevin Ponzetta di 17 anni decide di fare un giro in moto con l’amico Michele Visintin sulla Provinciale 15. D’improvviso Kevin perde il controllo della moto che va dritta in una curva, poi lo schianto. Kevin, padre di un bimbo di un anno, muore poco dopo. Già a quel punto a molti è apparsa una tragica coincidenza. Passano altri 4 giorni e la lista delle vittime della casa maledetta si allunga ancora. Un 42enne si è suicidato impiccandosi nella propria abitazione: era lo zio di Michele Visintin, l’amico di Kevin Ponzetta. La famiglia Visintin vive proprio al pianoterra dell’immobile di piazza San Martino 9, esattamente sotto l’appartamento di Kevin Ponzetta.

Gli abitanti di un paese cosi tranquillo come Doberdò, costretti ad assistere tre tragedie in soli 17 giorni, la cosa agghiacciante è che hanno tutti a che fare con la stessa casa: una palazzina di due piani accanto alla chiesa. La signora Ferletic e i Ponzetta erano dirimpettai, mentre sotto, al piano terra, abita la famiglia Visintin. E non finisce qui: c’è chi sospetta che la palazzina sia addirittura maledetta, questo perchè le morti del 2012 non sono le uniche. Al suo interno nel 1959 morirono due gemelli di pochi giorni, uccisi secondo i medici dalla polmonite. Erano i figli dell’ex proprietario dell’immobile, dimessi da pochi giorni dall’ospedale assieme alla madre. Giunti a casa iniziarono a star male e ad indebolirsi. Deboli e ammalati non riuscirono a superare le rigidi notti invernali.