15181524_1179839965436733_7938690461360069860_nAngel, il delfino che cambia colore.

Da tempo immemore l’uomo ama catturare animali selvatici per esporli ai propri simili. Spesso li uccide e li imbalsama, ma altrettanto spesso invece li costringe ad una vita da reclusi, in spazi limitati e in ambienti ben diversi dal loro luogo di origine; tutto per il proprio divertimento.
Oggi la scusa di zoo e riserve è quella di “salvare” alcune specie dal’estinzione: certo, si salva un essere vivente strappandolo dal suo habitat, confinandolo, legandolo con catene e obbligandolo a mostrarsi alla gente da dietro una rete o una gabbia…
Ok, mi sono riproposto di fare meno polemica possibile, quindi sorvolo sull’argomento. Andiamo al fatto che alcuni animali in natura partono svantaggiati sin dalla nascita: una mutazione svantaggiosa per gli animali è l’albinismo che, oltre a diversi problemi dell’organismo, purtroppo nega a predatori e prede di nascondersi; di conseguenza molti animali albini muoiono prima dei loro fratelli.
Di animali albini ce ne sono di tutte le specie, dai mammiferi ai rettili, dagli uccelli agli insetti, ma in alcune razze l’albinismo è talmente raro da essere un fenomeno più unico che raro.
I cetacei albini, ad esempio, sono tra gli animali più rari al mondo: si pensi che di delfini albini ci sono stati soltanto 14 avvistamenti dal 1962 a oggi e nessuno di loro è stato mai catturato vivo.
Il 18 gennaio del 2014 però, nella baia di Taiji ( in Giappone) è avvenuta una delle più grandi battute di caccia ai delfini e oltre 200 esemplari sono finiti nelle reti dei pescatori con la complicità di delfinari e acquari di tutto il mondo. Il loro destino è stato la cattività o la macellazione (42 sono morti nelle reti o per lo shock subito). La cosa più agghiacciante è che tutto è nato per aver notato che nel branco di delfini c’era un cucciolo ( rivelatosi poi femmina) albino.
La piccola delfina è stata chiamata Angel e ai cacciatori di delfini è stata probabilmente pagata a peso d’oro perché ad oggi risulta l’unico delfino albino in cattività. Nonostante petizioni da tutto il mondo e pressioni da parte delle maggiori associazioni animalistiche, è probabile che verrà detenuta per sempre nel Taiji Whale Museum come attrazione per i turisti.
Angel è stata trasportata ferita, spaventa e senza la sua mamma nella vasca del Taiji Whale Museum e da allora è sotto la supervisione continua del personale. Si tratta di una giovane femmina che al momento della cattura aveva meno di un anno d’età. E la dichiarazione ufficiale di Tetsuya Kirihara, vice-direttore del Taiji Whale Museum è stata questa:
« Gli esemplari albini si notano di più e per questo finiscono più facilmente nelle fauci dei predatori. Noi ce ne prenderemo cura, anche perché ormai è stata separata dalla madre e riimmetterla in libertà comporterebbe gravi rischi e la probabile morte. »
Gli animalisti hanno cercato di sensibilizzare il pubblico e attirare ulteriormente l’attenzione su quella che ritengono sia una pratica di caccia brutale.
Secondo Naomi Rose, esperta di delfini e orche dell’Animal Welfare Institute, la scelta migliore sarebbe di restituire l’esemplare albino alla natura.
« Catturare un animale che dipende dagli altri per la sopravvivenza, come questo, va contro ogni principio di conservazione esistente. È sbagliato eticamente, biologicamente e in termini di gestione ambientale. Sbagliato su ogni livello e semplicemente crudele ».
Angel, per sua sfortuna, ha un’altra caratteristica rara: quella di cambiare colore a seconda delle emozioni che prova. Quando la piccola delfina prova forti emozioni diventa di colore rosa acceso è ciò è dovuto al fatto che i delfini hanno la pelle molto sottile ed i vasi sanguigni possono causare un cambiamento del tono della pelle a seconda dello stato emotivo; nei delfini normali questo cambiamento di colore è quasi invisibile perchè il colore della maggior parte dei delfini è scuro, ma su Angel l’effetto è evidente e ciò è motivo di un turismo enorme e ciò si traduce in ingenti guadagni da parte del museo marino.
Angel è finora l’unico delfino albino che sopravvive in cattività e per fortuna il suo stato di salute è ottimo.
CURIOSITA’: gli scienziati hanno stimato che nei mammiferi l’albinismo si verifica una volta ogni 10.000 nascite. Se parliamo di cetacei ci sono ad oggi altre due creature braccate dalle baleniere e protette dagli animalisti: sono Migaloo, una megattera bianca che vive al largo delle coste australiane e Iceberg, un’orca bianca che fu avvistata nel 2012 nelle acque russe.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere