gloomy-sundayGloomy Sunday di Rezso Seress, conosciuta come la canzone ungherese del suicidio.

Gloomy Sunday è il titolo inglese  della canzone ungherese Szomorù Vasàrnap, composta dal musicista Rezso Seress nel 1933, la traduzione letteraria del titolo è “Domenica cupa”. La canzone racconta del suicidio di un uomo spinto dal profondo dolore causato dalla separazione dalla sua amata.

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Sul mondo della musica, girano tante leggende, aneddoti e curiosità: tracce misteriose, nascoste nelle quali è possibile ascoltare una voce, dei rumori o magari strani lamenti. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di pubblicità architettate ad arte, per vendere di più o magari per non far cadere nel dimenticatoi alcuni brani che, senza quest’operazione di marketing non sarebbero stati ricordati più da nessuno.

Tutto questo però non ha niente a che vedere con Gloomy Sunday, nessuna trovata pubblicitaria, nessuna operazione di marketing, solo una serie di sfortunati eventi o forse, come pensa qualcuno una maledizione che si imbatte su chi ascolta queste struggenti note.

Il testo della canzone fu scritto a Parigi da Seress, dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, a causa dei scarsi successi professionali. La ragazza gli rimproverava la sua ostinazione nel voler continuare a sognare una carriera da musicista, nonostante i fallimenti. Compose tutto di getto, spinto dal dolore del momento, raccontando nel testo come il suicidio possa essere a volte l’unico modo per dimostrare il proprio amore a chi non crede nella sua sincerità. Non è ne il testo e ne la musica  a redere Gloomy Sunday una canzone maledetta ma le strane coincidenze che associarono nel tempo, il suo nome ad una lunga serie di misteriose morti.

Nel 1936 a Budapest si registrò il primo caso di suicidio. Joseph Keller fu trovato morto nella sua casa, la polizia capì subito che si trattava di suicidio, vicino al suo corpo venne ritrovata una lettera d’addio con all’interno molte frasi riprese dal testo di Gloomy Sunday.

Furono circa 17 i casi simili, dove la canzone veniva riportata nelle lettere che accompagnavano i suicidi. La maggior parte delle vittime si tolsero la vita gettandosi nel Danubio e portandosi con se il testo scritto della canzone. Dall’uscita di Gloomy Sunday, in base ai dati riportati dall’organizzazione mondiale della sanità, l’Ungheria ebbe il tasso di suicidi più alto d’Europa. Per questi motivi in tutta la nazione la canzone fu vietata nelle esibizioni pubbliche e nelle trasmissioni radiofoniche. Nonostante il divieto della trasmissione in Ungheria e le strane coincidenze Gloomy Sunday ebbe successo in tutta Europa.

Seress diventato finalmente famoso, decise di ricontattare la sua ex fidanzata, per renderla partecipe del suo successo e tentare una riconciliazione. La ragazza fu trovata morta pochi giorni più tardi, si avvelenò non prima di scrivere in un bigliettino il testo di Gloomy Sunday.

I suicidi legati alla canzone non si fermarono qui.

A Berlino durante un concerto, uno spettatore chiese all’orchestra di suonare Gloomy Sunday, tornato a casa si sparò in testa, lasciando un biglietto dove diceva che quella canzone gli era entrata in testa e lui la doveva “spegnere” Una giovane commessa fu ritrovata impiccata, ancora una volta a Berlino con in tasca il testo di Gloomy Sunday.

La canzone arrivò anche in Italia, a Roma un ragazzo in bicicletta sul lungo Tevere senti la canzone suonata da un vagabondo, scese dalla bicicletta e dopo aver dato tutti i suoi soldi all’uomo si getto nel fiume.

A Londra la polizia fu chiamata da dei condomini perchè disturbati dalla musica ad alto volume proveniente dall’appartamento accanto. Gli agenti una volta entrati , trovarono una donna distesa sul pavimento, suicidata ingerendo una massiccia dose di barbi turici, con lo stereo che suonava a ripetizione sempre la stessa canzone: Gloomy Sunday.

La canzone in Inghilterra fu vietata all’interno dalle trasmissione della BBC e suonata live nei vari locali britannici. Il divieto rimase in vigore fino al 2002, stessa cosa in molti altri paesi europei.

Gloomy Sunday arrivò anche negli Stati Uniti, tradotta in inglese da Sam M. Lewis e cantata da Paul Robertson. Philip Tangier Smith Cooke, studente del Horbart College di Geneva nello stato di New York fu trovato morto la sera del ballo. Il suo compagno di stanza interrogata dalla polizia disse che poco prima il giovane gli aveva detto: “It is a Gloomy Sunday I will tonight (E’ una domenica cupa, lo farò stanotte)”

Dal 1940 in poi Gloomy Sunday fu reinterpretata da molti artisti: Billie Holiday, Ray Charles e più recentemente Bjork. Con le reinterpretazioni dei vari artisti, le parole ed il significato della canzone cambio molto. Il testo non fece più riferimento al suicidio ma fu resa molto più speranzosa, sottolineando come il gesto estremo non si una soluzione reale.

Misteriosamente con le modifiche del testo anche i suicidi legati alla canzone sparirono. Non era più la canzone scritta da Seress. Ma una canzone può davvero trasmettere il dolore in maniera cosi contagiosa? Le parole e le note possono davvero essere cosi intrisechi di dolore da condizionare un’animo a tal punto da spingerlo a commettere l’insano gesto?

L’autore di Gloomy Sunday si suicido nel Gennaio del 1963 gettandosi dal balcone del suo appartamento all’ottavo piano di un palazzo a Budapest, depresso e rammaricato per non essere stato in grado di continuare la sua carriera e scrivere altri brani di successo come Gloomy Sunday