CERCHI FATATI

I cerchi fatati

Chi, come me, vive in zone ricche di vegetazione avrà certamente fatto qualche passeggiata nei boschi o sarà andato qualche volta alla ricerca di funghi. Nei periodi piovosi, ma non troppo freddi, come settembre o ottobre, alle basi di alcuni tipi di alberi nascono spesso decine di funghi, a volte commestibili, a volte velenosi.
Si ritiene che la posizione in nascono i funghi sia casuale, benchè oggi ci siano diverse colture di funghi a scopo commerciale, che cercano di imporre loro un ordine preciso sui tempi e sui luoghi di nascita.
Quelli che noi definiamo funghi in realtà sono il corpo fruttifero di una complessa rete di filamenti sotterranei chiamato “micelio” che costituisce l’intero corpo fungino. Il micelio non ha una disposizione ordinata, ma normalmente è molto vasta e intricata. Similmente alle piante, quando ci sono le condizioni adatte ( umidità, temperature e sostanze nutritive), il fungo dal sottosuolo buca il terreno e genera il” frutto” del micelio, che ha lo scopo di spargere le spore e in questo modo riprodursi.
Prevedere dove e quando un fungo sbocci non è facile e non esiste certezza che lo faccia, specialmente nei funghi di bosco. Ecco perchè a volte, trovandoci di fronte a loro comportamenti bizzarri, rimaniamo perplessi e affascinati. Sicuramente uno di questi comportamenti è il cerchio fungino.
Da migliaia di anni l’apparizione improvvisa di un cerchio di funghi è considerata un segno di presenze ultraterrene. Questi cerchi apparirebbero di notte, oppure viaggerebbero da un luogo all’altro senza alcuna chiara ragione. Queste stupende anomalie sono state tramandate di generazione in generazione, generando così il folklore dei cerchi fatati.
Questi cerchi vengono attribuiti all’opera di fate o folletti: pur sapendo da molti secoli che sono un fenomeno naturale, a volte la loro perfezione è tale che lascia pensare a una distribuzione non casuale. Un fungo crea un cerchio o un arco perfetto nel terreno, influendo sull’erba circostante, e cresce attraverso la vegetazione formando un cerchio di funghi. Questi cerchi, da molti considerati un oscuro presagio, possono estendersi da pochi centimetri fino a oltre cinquanta metri. Si pensa che il cerchio trovato a Belfort in Francia, sia il più grande mai rinvenuto. Ha un diametro di circa seicento metri ed esiste da settecento anni.
A volte ci sono più cerchi sovrapposti in una zona, che creano strani e sinuosi disegni nell’erba. Spesso l’erba all’interno del cerchio è morta e appassita, e quindi ha un colore del tutto diverso rispetto all’erba all’esterno.
Ogni luogo ha la propria credenza sui cerchi fatati, ma per la maggior parte i miti narrano di fate o creature soprannaturali che danzano intorno al cerchio, oppure di portali tra il regno delle fate e il nostro mondo. Si credeva anche che i cerchi si formassero da stelle cadenti o fulmini, o fossero opera delle streghe. Queste credenze invitano a non entrare in un cerchio fatato, se non si vuole essere trasportati nel regno delle fate e affrontare un tragico destino.
I cerchi sono conosciuti in tutta Europa. Erano chiamati ‘i cerchi degli stregoni’ in Francia e ‘cerchi delle streghe’ in Germania, dove sarebbero stati più attivi durante la notte di Valpurga, la vigilia del 30 aprile, quando si credeva che le streghe si incontrassero e tenessero grandi celebrazioni in coincidenza con l’arrivo della primavera.
Nella tradizione inglese, scandinava, celtica e di molti altri Paesi europei, i cerchi erano creati dalle fate o dagli elfi danzanti. Questi eventi erano specialmente associati alle notti di luna piena, e l’apparizione improvvisa dei cerchi al mattino erano la prova di una danza nella notte precedente.
In Scozia si credeva che le fate sedessero sui funghi e li usassero come tavoli per i loro banchetti, mentre in Galles la storia narra che le fate raccolgono i funghi per usarli come parasole o ombrello. Ancora oggi in Galles si crede che i cerchi stiano a significare un villaggio sotterraneo di fate. Il folklore gallese considera i cerchi come luoghi di fertilità e fortuna e afferma che le messi cresciute intorno a essi e il bestiame che pascola nei loro pressi saranno floridi.
Generalmente si crede che i cerchi fatati siano da evitare in quanto luoghi pericolosi, associati a mondi malvagi o comunque letali per gli esseri umani. Chi osa entrare in un cerchio morirà giovane o diventerà invisibile per il mondo mortale e potrebbe essere trasportato nel regno delle fate, dal quale non ci sarebbe ritorno.
Si dice che per entrare nel cerchio senza subire punizioni si debba correre intorno al cerchio durante la luna piena, ma soltanto nella direzione in cui il sole viaggia durante il giorno. Se si fa in maniera corretta si riuscirebbe a sentire e vedere le fate danzare attorno al cerchio.
La scienza oggi tenta di spiegare il fenomeno partendo dal fatto che i miceli si appoggiano e si nutrono spesso dalle radici degli alberi e quindi sviluppino i filamenti non maniera circolare, un po’ come gli anelli di crescita che sviluppano gli alberi.
Si potrebbe contestare la cosa dicendo che se questo fosse vero i funghi dovrebbero sempre creare un cerchio attorno agli alberi e non solo in questi rarissimi casi. La scienza anche qui ha una risposta: i funghi non nascono tutti nello stesso istante, ma in tempi e modalità differenti, anche se appartengono allo stesso micelio. Questo però implicherebbe che se si vuole raccogliere un determinato tipo di fungo, ad esempio i porcini, basterebbe appostarsi vicino ad un albero ( o passare tutti i giorni) e attendere che escano. La cosa farebbe contenti i venditori di funghi, ma non è vero purtroppo, perchè a volte passano decenni prima che un fungo spunti nuovamente nello stesso posto. a diatriba potrebbe continuare a lungo, senza avere risposte certe ne tra gli studiosi ne tra gli amanti delle favole.
Certo è che i cerchi fatati sono davvero affascinanti, un altro spettacolo della natura che, chi è fortunato, può vedere poche volte nella vita.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere