Boleskine HouseI misteri di Boleskine House

A cosa pensereste se vi dicessi “Loch Ness”? Sicuramente quasi tutti penserebbero al mistero di Nessie, il famoso plesiosauro che si aggirerebbe sui suoi fondali. Beh, non posso darvi torto, ma dovete sapere che sulle sponde del lago di Loch Ness ci sono molti altri oscuri segreti, alcuni dei quali decisamente più inquietanti dello stesso mostro.
Le sponde del Loch Ness, nel profondo nord della Scozia, sono quasi disabitate, ammantate di foreste e di nebbie. L’atmosfera è inquietante, oscura e minacciosa. Lo scrittore, artista e occultista Aleister Crowley cercava proprio una dimora remota, lontana dagli occhi del mondo. Fu così che nel 1899 acquistò Boleskine House, che sorge di fronte a un antico cimitero, sulla sponda sud-orientale del lago. Si dice che la casa fosse già infestata: Boleskine House sarebbe stata edificata sul sito di una vecchia chiesa, che avrebbe preso fuoco provocando la morte dei parrocchiani, intrappolati e arsi vivi al suo interno.
Non male come inizio, vero? Ma andiamo avanti…
Aleister Crowley si stabilì a Boleskine House con il proposito di trascorrervi sei mesi di isolamento, che dovevano servirgli per compiere un complesso rituale esoterico, noto come il rito di Abramelin, con il quale Crowley sarebbe riuscito a evocare forze di eccezionale potenza, seminando il panico nella regione. I discepoli di Aleister Crowley ritengono, tuttora, che il rito officiato a Boleskine House abbia scatenato una tale energia da trasformare questo luogo nell’ “omphalos”, il centro spirituale del mondo.
Boleskine House fu acquistata negli anni Settanta da Jimmy Page, il chitarrista dei Led Zeppelin, che era un grande ammiratore di Crowley. L’influenza di Crowley è stata intensa anche sugli Iron Maiden e su Ozzy Osburne, che dedicò all’occultista la canzone “Mr. Crowley”. Negli ambienti dell’esoterismo, Crowley è tuttora considerato come uno dei più grandi, se non il più grande, occultista di tutti i tempi.
In questa splendida villa di colore bianco e dai tetti di antracite Page proseguì a compiere strani culti e riunioni private soprattutto notturne. Jimmy Page era talmente ossessionato da Crowley che trasformò l’antico maniero in un santuario dell’occultismo e di sedute spiritiche, con l’intento di entrare in contatto con “la Grande Bestia 666”. Egli stesso raccontò nella biografia dei Led Zeppelin:
<<Ho impiegato il sistema di Crowley in ogni singolo giorno della mia vita>>
Dal giorno dell’acquisto da parte di Page, la villa vide il via vai continuo della band e del suo entourage che spostarono qui le loro sale prove. Non passò molto tempo. però, che una sorta di maledizione iniziò a colpire i Led Zeppelin e i loro familiari.
Nal 1976 morirono Keith Harwoos, socio del gruppo, la moglie dell’amministratore della tournee e Keith Relf, ex membro della band, che venne fulminato da un corto circuito. Nel 1977 Karnak, il figlio di 5 anni di Robert Plant, morì per un’infezione alle vie respiratorie, mentre lo stesso Plant rischiò di morire in un incidente d’auto a Rodi. Assieme a lui c’era anche la figlia di Page, Scarlet, che fu l’unica ad uscirne miracolosamente illesa. Nel 1980 morì John Bonhan, considerato uno dei migliori batteristi di tutti i tempi. Aveva solo 32 anni e venne ritrovato asfissiato dal suo stesso vomito nella villa di Page: il coroner calcolò che avesse bevuto circa una quarantina di bicchieri di vodka.
Dopo la morte di Bonhan iniziò a diffondersi la voce che una maledizione avesse colpito il quartetto e qualcuno avanzò anche l’ipotesi che dietro alle sciagure che stavano colpendo chi stava loro vicino ci fossero riti satanici che Page e gli amici tenevano nella sua villa a Boleskine.
Dopo la morte del compagno Jimmy Page decise di vendere Boleskine House e sciolse i Led Zeppelin. Le voci dei riti efferati di Page però non si spensero e molti credono che tra le nebbie fitte che salgono dal lago, in quella villa sia ancora in attesa qualcosa di molto molto cattivo.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere